Caso Essjay

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Il caso Essjay, conosciuto anche come affaire Essjay o controversia Essjay, riguarda un utente di Wikipedia ben noto all'interno della comunità. Conosciuto con il nickname "Essjay"[1][2], venne in seguito identificato come Ryan Jordan. Jordan ha ricoperto ruoli di fiducia su Wikipedia come quello di amministratore, burocrate e checkuser ed ha lavorato per Wikia.

Il 24 luglio 2006, il critico di Wikipedia Daniel Brandt iniziò una discussione dal titolo Who is Essjay? (Chi è Essjay?), successivamente modificata in Who is Essjay? Probably he's Ryan Jordan, sul forum Wikipedia Review[3]. La discussione che ne seguì portò alla luce contraddizioni in alcune delle affermazioni che Essjay aveva fatto sulla propria pagina utente, relativamente alle sue qualifiche accademiche e sulle sue esperienze professionali.

Jordan sosteneva di aver conseguito un doctoral degree in Teologia e Diritto canonico, vantando inoltre il ruolo di professore presso un'università privata. Cinque giorni dopo, The New Yorker pubblicò un'intervista nella quale Essjay ripeteva alcune di queste dichiarazioni[4]. Wikipedia Review trovò la prova definitiva del fatto che Jordan avesse fatto delle dichiarazioni false sulla propria pagina utente (qualifiche ed esperienze, inclusa quella in cui si definiva professore di ruolo). Nel gennaio 2007, Brandt contattò l'autore dell'articolo sul New Yorker circa le discrepanze nella biografia di Jordan e l'uso delle sue presunte qualifiche accademiche come leva nelle dispute interne sui contenuti di Wikipedia.

La controversia che ne è scaturita si è concentrata sulla falsificazione da parte di Jordan del proprio personaggio e delle proprie qualifiche. Inoltre, la vicenda ha avuto un certo impatto sulla percezione di Wikipedia, con le sue policy e la sua credibilità, sulla qualità delle decisioni prese nella promozione, nel supporto e nell'impiego di Jordan[5][6][7].

Le reazioni alla divulgazione del caso sono state varie. Hanno incluso commenti e articoli su media online, cartacei e radiotelevisivi. La comunità di Wikipedia ha compiuto ricerche sulle modifiche di Essjay per verificare la presenza di errori e ha discusso proposte per migliorare la gestione del progetto per l'identificazione personale. Jordan, durante la sua attività di editing su Wikipedia, ha dedicato meno tempo alla modifica del contenuto delle voci prediligendo il contrasto al vandalismo e la risoluzione delle dispute editoriali[8].

Il cofondatore di Wikipedia Jimmy Wales ha inizialmente espresso il suo supporto a favore di Essjay, dichiarando che «lo considero uno pseudonimo e non ho problemi con questo»[9]. Tuttavia, successivamente, Wales ha ritirato il proprio sostegno chiedendo le dimissioni di Essjay dal proprio ruolo su Wikipedia e Wikia[8][9]. Wales ha dichiarato di aver ritrattato le proprie dichiarazioni iniziali quando ha appreso che «Essjay ha utilizzato le sue false credenziali nelle dispute sul contenuto» di Wikipedia[10].

Timeline modifica

8 febbraio 2005 L'utenza Essjay viene registrata.
2005-2006 Essjay riporta in pagina utente le proprie qualifiche accademiche[11].
26 luglio 2006 Viene aperta la discussione Who is Essjay? su Wikipedia Review[3] che in seguito porterà alla luce le contraddizioni.
31 luglio 2006 The New Yorker pubblica un articolo su Wikipedia scritto da Stacy Schiff; l'articolo contiene un'intervista con Essjay.
Gennaio 2007 Essjay viene assunto da Wikia.
7 gennaio 2007 Essjay pubblica dettagli autobiografici sulla sua pagina utente di Wikia, riportando il suo presunto nome reale (Ryan Jordan), l'età e la storia lavorativa a partire dai 19 anni, includendo i suoi ruoli all'interno dei vari progetti della Wikimedia Foundation. Queste informazioni differiscono nettamente dalle precedenti affermazioni fatte dallo stesso Essjay sulla propria pagina utente di Wikipedia.
11 gennaio 2007 Un membro di Wikipedia Review pubblica un messaggio che contiene un link alla pagina utente di Essjay su Wikia[3]; la discussione che ne segue spinge Daniel Brandt a contattare The New Yorker.
Fine 2007 Come risultato delle discussioni su Wikipedia Review, Brandt contatta l'autore dell'articolo apparso sul New Yorker a proposito delle discrepanze nella biografia di Jordan[5].
2 febbraio 2007 Un altro utente di Wikipedia chiede chiarimenti a Essjay sulla pagina di discussione di quest'ultimo ed Essjay risponde con una spiegazione[12]
23 febbraio 2007 Jimmy Wales annuncia la nomina di Essjay alla Arbitration Committee di Wikipedia. Wales dichiara più tardi che la nomina fu «richiesta e supportata all'unanimità dalla Arbitration Committee»[13]
26 febbraio 2007 The New Yorker pubblica una rettifica al proprio numero del 31 luglio 2006, rettifica che appare nella sezione The Mail della versione cartacea del giornale. Tale correzione viene poi rilanciata da fonti online il giorno successivo[14][15]
1º marzo 2007 Essjay posta sulla propria pagina di discussione su Wikipedia un messaggio in cui afferma che «molto onestamente, è stata una mia impressione che fosse ben noto che io non fossi chi dicevo di essere e che, in assenza di una conferma, nessuna pubblicazione rispettabile avrebbe potuto pubblicarlo»[16].
3 marzo 2007 Jimmy Wales chiede a Jordan di lasciare i propri «ruoli di fiducia». Jordan si ritira immediatamente da Wikipedia e si dimette da Wikia[8].
5 marzo 2007 I fatti vengono pubblicati dal The New York Times .
6 marzo 2007 Il giornale della città natale di Jordan pubblica un articolo che mette in dubbio le sue affermazioni del 2007 riportate sulla pagina utente di Jordan in Wikia, affermazioni secondo cui lui avrebbe lavorato per lo United States Trustee Program e avrebbe svolto inoltre funzioni di paralegale nel Kentucky[17]
7 marzo 2007 I fatti vengono trattati in un articolo della Associated Press[18]
8 marzo 2007 La storia compare su World News with Charles Gibson
Marzo 2007 The New Yorker pubblica le scuse formali di Jimmy Wales[19]

L'intervista sul The New Yorker modifica

Stacy Schiff, giornalista del The New Yorker e vincitrice del Premio Pulitzer, intervistò Essjay quale fonte per un articolo su Wikipedia (Know It All) dopo che questi le fu raccomandato da un membro della Wikimedia Foundation. Secondo The New Yorker, Essjay «era disposto a descrivere il suo lavoro di amministratore di Wikipedia, tuttavia non si sarebbe identificato se non tramite la conferma dei dettagli biografici che apparivano sulla sua pagina utente»[4].

Durante l'intervista, Jordan dichiarò al New Yorker, come aveva già fatto in precedenza sulla propria pagina utente, di aver conseguito un dottorato in Teologia e Diritto canonico e di aver lavorato come professore di ruolo presso un'università privata[11]. In seguito si scoprì che Jordan aveva in realtà 24 anni e che aveva abbandonato il college senza essersi mai diplomato.[17] Il New Yorker pubblicò pertanto una rettifica nel febbraio 2007 che risollevò la questione all'attenzione pubblica[4].

L'articolo riportava che Essjay trascorreva su Wikipedia 14 ore o più al giorno, ma era attento a mantenere segreta, agli occhi di colleghi e amici, la propria vita online. Essjay venne descritto sempre con il computer portatile anche in classe, in modo da poter essere disponibile agli altri wikipediani. Jordan affermò di aver scelto l'anonimato per evitare il cyberstalking[4].

Jordan dichiarò inoltre di aver inviato una e-mail a un professore universitario usando le credenziali del proprio personaggio inventato, garantendo l'accuratezza di Wikipedia. Nel messaggio, Essjay scrisse: «Sono un amministratore del progetto dell'enciclopedia online Wikipedia, sono anche un professore di ruolo di Teologia; si senta libero di dare un'occhiata alla mia pagina utente (linkata sotto) per avere un'idea del mio background e delle mie credenziali»[7].

Note modifica

  1. ^ These Are Wikipedia's Top 15 Moments, su time.com. URL consultato il 10 novembre 2018.
  2. ^ Tricky truths behind Wikipedia, su archive.boston.com. URL consultato il 10 novembre 2018.
  3. ^ a b c Who is Essjay?, Probably he's Ryan Jordan, su wikipediareview.com. URL consultato il 10 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2009).
  4. ^ a b c d (EN) Stacy Schiff, Know It All Can Wikipedia conquer expertise?, in The New Yorker, 31 luglio 2006. URL consultato l'11 novembre 2018.
  5. ^ a b A Wiki web they've woven, su vancouver.24hrs.ca. URL consultato l'11 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2007).
  6. ^ (EN) Noam Cohen, After False Claim, Wikipedia to Check Degrees, in The New York Times, 12 marzo 2007. URL consultato l'11 novembre 2018.
  7. ^ a b (EN) Seth Finkelstein, Read me first, in The Guardian, 8 marzo 2007. URL consultato l'11 novembre 2018.
  8. ^ a b c (EN) Noam Cohen, Wikipedia ire turns against ex-editor, 6 marzo 2007. URL consultato l'11 novembre 2018 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2007).
  9. ^ a b Wikipedia: Why does Essjay need to “protect himself”?, su blogs.zdnet.com. URL consultato l'11 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2007).
  10. ^ EssJay situation, su lists.wikimedia.org. URL consultato l'11 novembre 2018.
  11. ^ a b Una delle versioni del 2006 della pagina utente di Essjay, su en.wikipedia.org. URL consultato il 13 novembre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2006).
  12. ^ Profiles don't mesh..., su en.wikipedia.org. URL consultato il 13 novembre 2018.
  13. ^ Arbcom, su lists.wikimedia.org. URL consultato il 13 novembre 2018.
  14. ^ Essjay disrobed, su roughtype.com. URL consultato il 13 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2012).
  15. ^ Ode to Wikipedia Riddled with Errors, su radaronline.com. URL consultato il 13 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2012).
  16. ^ My response, su en.wikipedia.org. URL consultato il 13 novembre 2018.
  17. ^ a b (EN) Andrew Wolfson, Wikipedia editor who posed as professor is Ky. dropout - Man resigns post after controversy, in Louisville Courier-Journal, 6 marzo 2007. URL consultato il 13 novembre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2007).
  18. ^ (EN) Brian Bergstein, After flap over phony professor, Wikipedia wants some writers to share real names, in Associated Press, 7 marzo 2007. URL consultato il 13 novembre 2018.
  19. ^ Making Amends, su lists.wikimedia.org. URL consultato il 13 novembre 2018.

Voci correlate modifica