Comportamento passivo-aggressivo

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Il comportamento passivo-aggressivo è caratterizzato da un modello di ostilità passiva e dall'elusione della comunicazione diretta.[1][2] L'inazione, quando un'azione sarebbe socialmente considerata consuetudine, è una tipica strategia passivo-aggressiva (come presentarsi in ritardo, rimanere in silenzio quando è prevista una risposta).[2]

Esempio di messaggio passivo-aggressivo proveniente da una conversazione online simulata. Il testo recita «Mi sorprende che tu abbia superato l'esame di storia, complimenti!» La frase insulta velatamente l'interlocutore e non senza una nota di sarcasmo.

Sul posto di lavoro, tale comportamento è talvolta soggetto di lamentele da parte dei colleghi, potendo esso portare a una diminuzione della produttività. Le vittime di comportamenti passivo-aggressivi possono provare ansia a causa della discordanza tra ciò che percepiscono e ciò che sta dicendo l'autore del comportamento.[3]

Il comportamento passivo-aggressivo può essere sintomo di difficoltà nell'affrontare le proprie emozioni negative.[senza fonte] È un atto se è occasionale e non interferisce sostanzialmente con la funzione sociale o professionale, o le relazioni; è un comportamento se usato in modo persistente.[senza fonte]

Applicazione modifica

Psicologia modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Disturbo di personalità passivo-aggressivo.

In psicologia, "aggressività passiva" è uno dei termini psicologici più abusati. Dopo qualche dibattito, l'American Psychiatric Association lo ha escluso dalla lista dei disturbi di personalità nel DSM IV perché troppo ristretto per essere una diagnosi conclamata e non sufficientemente supportato da prove scientifiche per soddisfare standard di definizione sempre più rigorosi. Culturalmente, l'ambigua etichetta "passivo-aggressiva" è usata in modo improprio dai professionisti e dai non professionisti. La rimozione della definizione di personalità passivo-aggressiva dal manuale diagnostico ufficiale è stata in larga misura a causa della frequente applicazione errata e delle descrizioni spesso contraddittorie e poco chiare fornite dai clinici nel campo. La maggior parte delle definizioni che seguono (che in precedenza erano state classificate come passivo-aggressive) sono spesso descritte più correttamente come aggressione palese, o aggressione nascosta (che è la definizione corretta per descrivere tattiche sottili, deliberate, calcolatrici e subdole che i manipolatori e altri personaggi usano per intimidire, controllare, ingannare e maltrattare gli altri).

Segue una definizione obsoleta rifiutata dall'American Psychiatric Association: "Il comportamento passivo-aggressivo è caratterizzato da un modello abituale di resistenza non attiva ai requisiti di lavoro previsti, opposizione, scontrosità, testardaggine e atteggiamenti negativi in risposta ai requisiti per i normali livelli di prestazioni attesi da altri. Il più delle volte si verifica sul posto di lavoro, dove la resistenza è esibita da comportamenti indiretti come procrastinazione, dimenticanza e intenzionale inefficienza, specialmente in reazione alle richieste delle figure autoritarie, ma può anche verificarsi in contesti interpersonali".[4]

Un'altra fonte definisce il comportamento passivo-aggressivo come: "Un tratto di personalità caratterizzato da un modello pervasivo di atteggiamenti negativi e caratterizzato da resistenza passiva, talvolta ostruzionista, al rispetto delle aspettative in situazioni interpersonali o professionali. Comportamenti: impotenza, procrastinazione, testardaggine, risentimento, imbarazzo o incapacità deliberata/ripetuta di eseguire i compiti richiesti di cui si è (spesso esplicitamente) responsabili".[5] Altri esempi di comportamento passivo-aggressivo potrebbero essere l'evitare la comunicazione diretta o chiara, eludere i problemi, paura dell'intimità o della concorrenza, inventare scuse, incolpare gli altri, ostruzionismo, vittimismo, fingere il rispetto delle richieste, sarcasmo, complimenti maliziosi e nascondere la rabbia.[6][7]

Teoria del conflitto modifica

Nella Teoria dei conflitti, il comportamento passivo-aggressivo può assomigliare a un comportamento meglio descritto come cattivo, poiché consiste in atti ostili deliberati, attivi, ma attentamente velati che hanno un carattere distintamente diverso dal comportamento non assertivo di resistenza passiva.[8]

Lavoro modifica

Il comportamento passivo-aggressivo di lavoratori e dirigenti è dannoso per l'unità e la produttività del gruppo di lavoro. "Il caso peggiore di comportamento passivo-aggressivo coinvolge atteggiamenti distruttivi come negatività, scontrosità, risentimento, procrastinazione, "dimenticanza" di fare qualcosa, ritardo cronico e inefficienza intenzionale".[9] Se questo comportamento viene ignorato, potrebbe tradursi in una riduzione dell'efficienza e frustrazione tra i lavoratori.[10] Se i manager sono passivo-aggressivi nel comportamento, possono finire per soffocare la creatività della squadra. De Angelis afferma: "In effetti avrebbe perfettamente senso che coloro che sono stati promossi a posizioni di comando siano spesso quelli che in superficie sembrano essere simpatici, diplomatici e solidali, ma che in realtà sono sabotatori disonesti e maleducati dietro le quinte".[11]

Storia modifica

Il comportamento passivo-aggressivo fu inizialmente definito clinicamente dal colonnello William Menninger durante la seconda guerra mondiale, nel contesto della reazione degli uomini al conformarsi alle esigenze della disciplina militare. Menninger descrisse soldati che non erano apertamente ribelli, ma esprimevano la loro disobbedienza civile (quella che lui chiamava "aggressività") "mediante misure passive, come il broncio, la testardaggine, la procrastinazione, l'inefficienza e l'ostruzionismo passivo" a causa di ciò che Menninger considerava una "immaturità" e una reazione allo "stress militare di routine".[12]

Secondo alcune opinioni psicoanalitiche, la non conformità non è indicativa del vero comportamento passivo-aggressivo, che può invece essere definito come la manifestazione di emozioni che sono state represse sulla base di un'esigenza autoimposta di accettazione.[senza fonte]

Note modifica

  1. ^ (EN) 7 Signs You're Dealing With A Passive-Aggressive Person | Definition of Passive–aggressive, su Oxford Dictionaries | English. URL consultato il 28 settembre 2017.
  2. ^ a b (EN) Daniel K. Hall-Flavin, M.D., What is passive-aggressive behavior? What are some of the signs?, su Mayo Clinic. URL consultato il 21 novembre 2020.
  3. ^ (EN) Michael Kinsey, 6 Tips to Crush Passive Aggressive Behavior, su Mindsplain, 12 settembre 2019. URL consultato il 21 novembre 2020.
  4. ^ (EN) American Psychiatric Association, Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders-IV, Washington, DC, American Psychiatic Association, 2000, pp. 733–734, ISBN 978-0-89042-062-1.
  5. ^ (EN) Passive-aggressive personality disorder, su The Free Dictionary. URL consultato il 18 dicembre 2019.
  6. ^ (EN) What is passive aggressive behaviour?, su Counselling directory. URL consultato il 18 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2019).
  7. ^ (EN) 10 Things Passive-Aggressive People Say, su Psychology Today. URL consultato il 18 dicembre 2019.
  8. ^ (EN) George Simon, In sheep's clothing: understanding and dealing with manipulative people, Parkhurst, 2010, ISBN 978-1-935166-30-6, OCLC 1060571685. URL consultato il 18 dicembre 2019.
  9. ^ Passive Aggressive Workplace, su passiveaggressiveworkplace.com. URL consultato il 6 gennaio 2020.
  10. ^ (EN) Kimberly A. Harms, Passive Aggressive Behaviour, 3ª ed., maggio-giugno 2012.
  11. ^ (EN) Paula M. De Angelis, Blindsided: Recognizing and dealing with passive-aggressive leadership in the workplace, CreateSpace Independent Publishing Platform, 2009, p. 3, ISBN 978-1-4421-5920-4, OCLC 794470917. URL consultato il 18 dicembre 2019.
  12. ^ (EN) Christopher Lane, The Surprising History of Passive-Aggressive Personality Disorder (PDF), in Theory & Psychology, 2009-02, DOI:10.1177/0959354308101419. URL consultato il 18 dicembre 2019.

Voci correlate modifica

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