Aiguilles de Trélatête

L'Aiguilles de Trélatête (pron. fr. AFI: [eɡɥij de tʁelatɛt]; detta anche Tré-la-Tête) è una montagna di roccia e ghiaccio posta sul confine italo-francese nelle Alpi del Monte Bianco (Massiccio di Trélatête). La cima principale si trova esclusivamente in territorio italiano.

Aiguilles de Trélatête
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Valle d'Aosta
Altezza3 911 m s.l.m.
CatenaAlpi
Coordinate45°47′24″N 6°48′00″E / 45.79°N 6.8°E45.79; 6.8
Data prima ascensione12 luglio 1864
Autore/i prima ascensioneAnthony Adams Reilly e Edward Whymper con le guide Michel Croz, Michel Payot e Henri Charlet
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Aiguilles de Trélatête
Aiguilles de Trélatête
Mappa di localizzazione: Alpi
Aiguilles de Trélatête
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Occidentali
Grande SettoreAlpi Nord-occidentali
SezioneAlpi Graie
SottosezioneAlpi del Monte Bianco
SupergruppoMassiccio di Trélatête
GruppoCatena Trélatête-Dômes de Miage
SottogruppoGruppo delle Aiguilles de Trélatête
CodiceI/B-7.V-A.1.a/b

Descrizione modifica

È composta da quattro cime:

  • la settentrionale o Tête Blanche (3.884 m s.l.m.),
  • la centrale (3.908 m),
  • la meridionale (3.920 m),
  • la orientale (3.892 m).

Le ultime due cime si staccano dalla linea di cresta di confine formando una cresta secondaria verso sud-est che discende in territorio italiano con la cima del Petit Mont Blanc.

La cima più alta ospitò l’antenna di Radio Mont Blanc, con sede a Sarre, ora completamente smantellata.

Prima ascensione modifica

La prima ascensione dell'Aiguille Orientale e Meridionale fu compiuta il 12 luglio 1864 da Anthony Adams Reilly e Edward Whymper con le guide Michel Croz, Michel Payot e Henri Charlet.[1]

La prima salita dell'Aiguille Settentrionale fu realizzata il 23 luglio 1870 da Adolphus Warburton Moore e Horace Walker con le guide Jakob Anderegg e Johann Jaun.[2]

La prima ascensione dell'Aiguille Centrale fu compiuta l'8 agosto 1878 da Martino Baretti con le guide Jean-Joseph Maquignaz, Augusto e Vittorio Sibille.[3]

Note modifica

Bibliografia modifica

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