Alberto Acquacalda
Alberto Acquacalda (Ravenna, 1º agosto 1898 – Lugo, 11 agosto 1921) è stato un militare e attivista italiano, tenente degli Arditi e decorato al valore.
Alberto Acquacalda | |
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Nascita | Ravenna, 1º agosto 1898 |
Morte | Lugo, 11 agosto 1921 |
Cause della morte | ucciso da un gruppo di squadristi fascisti |
Dati militari | |
Paese servito | ![]() |
Forza armata | Regio esercito |
Corpo | Arditi |
Grado | Tenente |
Guerre | Prima guerra mondiale |
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Biografia
modificaIdeologicamente si formò sul mazzinianesimo e fu un "interventista di sinistra". Da alcune note della Prefettura di Ravenna (fu schedato il 2 agosto 1921)[1] risulta persona proba, ben vista sia in pubblico che in famiglia. Di cultura superiore, avendo frequentato l'istituto tecnico, e in grado di far proselitismo per l'ideologia in cui credeva, era ben conosciuto per la frequentazione di anarchici e comunisti[2]. Durante il biennio rosso, svolse un'"attiva propaganda" rivoluzionaria nel ravennate e nel gennaio del 1921 aderì al Partito Comunista d'Italia; viene specificato, sempre nella schedatura, che da lì in poi partecipò a tutte le iniziative di partito, dimostrando le sue doti di organizzatore e trascinatore dei compagni[2]. Fu nominato istruttore e capo squadra degli arditi del popolo di Ravenna.
L'11 agosto, assieme ad altri tre compagni, tra cui Rodolfo Salvagiani[3], si recò in auto a Lugo per constrastare le violenze squadriste che avevano sconvolto la zona. Proprio la notte precedente, in una serie di sparatorie tra fascisti ed antifascisti nelle vie della cittadina romagnola, erano morti due squadristi ed il comunista Supremo Randi[4][5]. Come il gruppetto giunse nella cittadina fu riconosciuto dai fascisti, che erano affluiti in massa a Lugo, circondato e massacrato a bastonate e pugnalate. Acquacalda fu ferito mortalmente da due coltellate e cinque colpi di pistola[3]. Spirò qualche ora dopo all'ospedale di Lugo. I suoi compagni, seppur gravemente feriti, sopravvissero.
Omaggi
modificaNel secondo dopoguerra Ravenna e Lugo gli hanno intitolato una via della città.[6]
Note
modifica- ^ Acquacalda Alberto, su dati.acs.beniculturali.it. URL consultato il 29 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2016).
- ^ a b ISTITUTO STORICO PROVINCIALE DELLA RESISTENZA DELLA PROVINCIA DI FORLI'-CESENA, Titolo del fascicolo: Vittime del fascismo in Romagna, 1921-1922, in Fondo: Sozzi Gastone, Busta 11, Fasc. 11.
- ^ a b Istoricora Vittime del fascismo in provincia di Ravenna 1921-1923 - Alberto Acquacalda
- ^ Le origini del fascismo in Emilia Romagna - Ravenna
- ^ Istoricora Vittime del fascismo in provincia di Ravenna 1921-1923 - Supremo Randi
- ^ Alberto Acquacalda - Google Maps
Bibliografia
modifica- Eros Francescangeli, Arditi del popolo - Argo Secondari e la prima organizzazione antifascista (1917-1922), Roma, Odradek Edizioni, 2000 ISBN 88-86973-15-2
- Claudio Albonetti, "Le Vittime del fascismo in Romagna 1921-1923: Con un'appendice dal 1924 al 1927", 1973