Aleksandr Kel'ch

nobiluomo russo

Aleksandr Ferdinandovič Kel'ch (in russo Александр Фердинандович Кельх?; ... – ...; fl. XIX-XX secolo) è stato un nobiluomo russo, vissuto a San Pietroburgo a cavallo tra il XIX ed il XX secolo.

Biografia modifica

Sposò la vedova di suo fratello, Varvara (Barbara) Petrovna Bazanova, appartenente ad una facoltosa famiglia di mercanti moscoviti: il nonno, Ivan Bazanov, era il fondatore e l'azionista di maggioranza di varie grandi aziende in Siberia, tra le quali una miniera d'oro, una ferrovia e di una compagnia di navigazione.

Gran parte della fortuna di Barbara Kel'ch fu spazzata via durante la guerra russo-giapponese; nel 1905 si separò dal marito e nel 1915 la coppia divorziò, frattanto Barbara si trasferì a Parigi con tutti i suoi averi.

Aleksandr rimase in Russia e si risposò; disoccupato per anni, nel 1925 finì a vendere sigarette per le strade di San Pietroburgo, anche se Barbara lo aveva invitato a trasferirsi a Parigi. Nel 1930 fu arrestato, processato per sedizione per aver intrattenuto corrispondenza con la sua ex moglie e condannato ai lavori forzati in Siberia[1] dove scomparve insieme alle tante vittime delle Purghe staliniane.

Uova Fabergé per Kel'ch modifica

Aleksandr Kel'ch è oggi noto principalmente per aver commissionato a Fabergé sette uova di Pasqua gioiello, una ogni anno dal 1898 al 1904, per regalarle alla moglie Barbara, anche se fu quest'ultima a pagarle.[2]

Furono realizzate sotto la supervisione di Michail Perchin, all'epoca secondo mastro orafo della Fabergé, che si ispirò a quelle imperiali.[3]

Le sette uova Kelch sono altrettanto belle, se non addirittura più sontuose, di quelle della serie imperiale, hanno maggiori dimensioni e con tutta probabilità, costarono molto di più.[2]

Barbara vendette le uova nel 1920.[1]

Note modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie