L'angelologia è lo studio delle dottrine riguardanti le entità spirituali definite «angeli», la cui esistenza compare in diverse culture, fra cui quella assiro-babilonese, iranica, giudaica e cristiana.

Icona bizantina che raffigura le qualità dei nove ordini di angeli cristiani.

Si affianca alla demonologia che assume significato analogo nel campo di studi opposto, quello relativo ai demòni.

Nella tradizione giudaico-cristiana i demoni sono angeli corrotti dalla superbia e quindi scacciati dal Paradiso, fra tutti Lucifero.[1] L'angelologia giudaico-cristiana, nello specifico, si occupa delle gerarchie angeliche e diaboliche.

La classificazione degli angeli secondo Tommaso d'Aquino, Dottore della Chiesa, è riconosciuta dal magistero della Chiesa Cattolica Romana. Viene insegnato nelle principali università pontificie cattoliche nei corsi di angelologia e demonologia per futuri sacerdoti esorcisti.

Gerarchie angeliche modifica

 
Assunzione della Vergine, di Francesco Botticini (1475), che raffigura le gerarchie degli Angeli nei cieli.
  Lo stesso argomento in dettaglio: Gerarchia degli angeli e De coelesti hierarchia.

L'elaborazione più importante dell'angelologia in ambito cristiano si ha nella Summa Theologiae di Tommaso d'Aquino. Gli angeli sono solitamente suddivisi in schiere, che seguono determinate gerarchie dalle quali traggono caratteristiche peculiari.

La classificazione più antica risale al De coelesti hierarchia dello Pseudo-Dionigi, che li suddivide in tre gerarchie, ognuna delle quali contenente a sua volta tre ordini o cori, per un totale di nove tipologie di angeli:[2]

  1. Serafini, Cherubini e Troni;
  2. Dominazioni, Virtù e Potestà;
  3. Principati, Arcangeli e Angeli.

Dizionari di angelologia modifica

Sotto l'influsso della scuola cabalistica di Gerona, si è sviluppata nel Medioevo un'ampia collezione di informazioni relative alle singole personalità ed influenze di angeli e demoni, le cui qualità sono spesso legate al nome stesso di ciascuna entità, per esempio Michael, "chi come Dio", Gabriel, "forza di Dio", Raphael, "Dio ha sanato", Uriel, "fuoco di Dio", Abaddon, "perdizione", Asmodeus, "spirito del giudizio", Baalzebub, "signore delle mosche", Satan, "avversario", Samael, "veleno di Dio”, Behemoth, "grande bestia". Punti di riferimento in questo senso sono il "Vocabulaire de l'Angelologie" (Paris 1897) di Moise Schwab, il "Dictionary of Angels" (London 1968) di G. Davidson e, in lingua italiana, il "Dizionario delle creature spirituali" contenuto in "I mondi ultraterreni" (Milano 1998) di Giordano Berti.

Questi sviluppi sono stati contrastati e condannati dalla chiesa cattolica, che già nel Concilio di Roma (745), proibì la venerazione di angeli, i cui nomi non compaiano nella Bibbia. Nel decreto Litteris Diei del 6 giugno 1992, il magistero pontificio ha chiarito che "è illecito insegnare e utilizzare nozioni sugli angeli e sugli arcangeli, sui loro nomi personali e sulle loro funzioni particolari, al di fuori di ciò che trova diretto riscontro nella Sacra Scrittura; conseguentemente è proibita ogni forma di consacrazione agli angeli ed ogni altra pratica diversa dalle consuetudini del culto ufficiale."[3] La chiesa cattolica venera il 2 ottobre gli angeli custodi e dopo la riforma liturgica del concilio Vaticano II venera in uno stesso giorno, il 29 settembre, i tre arcangeli biblici (Michele, Gabriele e Raffaele). I sette arcangeli compaiono nella liturgia ortodossa ma non in quella cattolica.

Note modifica

  1. ^ L'etimologia stessa di Lucifero, composto di lux («luce») e ferre («portare»), quindi «portatore di luce», indica come egli fosse in origine un angelo di luce.
  2. ^ Dionigi l'Areopagita, La gerarchia celeste, su Gianfranco Bertagni (a cura di), gianfrancobertagni.it.
  3. ^ Angelo Geretti, Missus est angelus in Angeli. Volti dell'Invisibile, catalogo a cura di Serenella Castri, Umberto Allemandi&C, Torino 2010, p. 24.

Bibliografia modifica

  • Pseudo-Dionigi l'Areopagita, Gerarchie celesti, a cura di Gabriele Burrini, Teramo, Tilopa, 1981.
  • Giorgio Agamben ed Emanuele Coccia (a cura di), Angeli. Ebraismo Cristianesimo Islam, Neri Pozza Ed., Vicenza 2009.
  • Giordano Berti, I mondi ultraterreni, Mondadori, Milano 1998.
  • Marco Bussagli, Storia degli angeli. Raccolta di immagini e di idee, Bompiani, Milano 2003.
  • Massimo Cacciari, L'angelo necessario, Adelphi, Milano 1992.
  • Heinrich Krauss, Angeli. Tradizione, immagine, significato, Einaudi, Torino 2003.
  • Renzo Lavatori, Gli angeli, Marietti, Genova 1991.
  • Franco Manzi, Melchisedek e l'angelologia nell'Epistola agli Ebrei e a Qumran (= Analecta Biblica 136), Roma, Editrice Pontificio Istituto Biblico, 1997.
  • Franco Manzi, “Schiere angeliche: saggio di bibliografia aggiornata sull'angelologia”, in Ephemerides Liturgicae 110 (1996) 51-84.141-164.
  • Franco Manzi, "Si prostrino davanti a lui tutti gli angeli di Dio. Le potenze angeliche e demoniache in Efesini, Colossesi ed Ebrei", in Parola Spirito e Vita 46 (2002) 121-135.
  • Philippe Olivier, Gli Angeli, gli Arcangeli, i Serafini e i Cherubini, 3 volumi, DVE Italia SpA, Milano 2000.
  • Erik Peterson e Franco Manzi, Il libro degli angeli. Gli esseri angelici nella Bibbia, nel culto e nella vita cristiana. CLV - Ediz. Liturgiche 2008.
  • Carlo Saccone, Iblis, il Satana del Terzo Testamento. Santità e perdizione nell'Islam. Letture coraniche II, Centro Essad Bey, Padova 2012.
  • Carlo Saccone, "L'angelologia musulmana" in Allah il Dio del Terzo Testamento. Letture coraniche, Medusa, Milano 2006.
  • Giorgio Benigno Salviati, De animae regni principi, De natura coelestium spirituum quos vocamus angelos, Firenze 1499; De natura angelica, Dubrovnik 1498.
  • Igor Sibaldi, Libro degli angeli, Frassinelli, 2007.

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