Arnaldo Ruggero I di Pallars Sobirà

Arnaldo Ruggero I di Pallars Sobirà (in spagnolo Arnal Rogelio, in catalano Arnau Roger, in francese Arnaud Roger; prima metà secolo XIII1288 circa) Conte di Pallars Sobirà dal 1256 alla sua morte.

Arnaldo Ruggero I
Conte di Pallars Sobirà
Stemma
Stemma
In carica1256 - 1288
PredecessoreRuggero II
SuccessoreRaimondo Ruggero I
Nome completoArnaldo Ruggero
Nascitaprima metà secolo XIII
Morte1288 circa
PadreRuggero II
MadreSibilla de la Berga
ConsorteSancha de Villamur
Lucrezia Lascaris
FigliSibilla
Beatrice e
Violante
ReligioneCattolicesimo

Origine modifica

Arnaldo Ruggero, secondo la Gran enciclopèdia catalana, era il figlio secondogenito del visconte di Conserans e Conte di Pallars Sobirà, Ruggero II e di Sibilla de la Berga[1][2], discendente dei visconti di Berga[3][4].
Ruggero I di Pallars Sobirà, secondo Pierre de Guibours, detto Père Anselme de Sainte-Marie o più brevemente Père Anselme, era il figlio del Visconte di Carcassonne e di Couserans, poi Conte di Pallars Sobirà, Ruggero I[5] e di Cecilia di Forqualquier[6].

Biografia modifica

Suo padre, Ruggero II, aveva stabilito che per la successione nei suoi titoli, contrariamente alle disposizioni paterne avrebbero potuto succedergli anche i figli illegittimi e le figlie femmine[3][4]; ma nel 1256, Ruggero II cambiò le sue disposizioni e decise di lasciare i suoi domini ad Arnaldo Ruggero e non al primogenito, Ruggero di Couserans, che era illegittimo, ma che si ribellò, divenendo visconte di Coserans[3][4].

Ancora secondo Père Anselme, Ruggero II morì nel 1256, o poco dopo[5], e Arnaldo Ruggero gli succedette come Arnaldo Ruggero I[3][4][5], come ci viene confermato dal documento nº 258 del El Monestir de Santa Maria de Gerri (segles XI-XV) Collecció Diplomática, II (non consultato), datato 1260, inerente ad una donazione di Arnaldo Ruggero I (Arnaldus Rogerii comes Pallariensis)[7], e associò nel governo della contea il fratello, Raimondo Ruggero[8][9]; infatti sia nel documento nº 259 del El Monestir de Santa Maria de Gerri (segles XI-XV) Collecció Diplomática, II (non consultato), datato 1260, inerente ad una donazione di Arnaldo Ruggero I (Arnaldus Rogerii comes Pallariensis), Raimondo Ruggero viene citato col titolo di Conte (dominus Raimundus comes Pallieriensis)[7], che nel documento nº 262 del El Monestir de Santa Maria de Gerri (segles XI-XV) Collecció Diplomática, II (non consultato), datato 1270, inerente ancora una donazione di Arnaldo Ruggero I (Dominus Arnaldus Rogerii Dei gratia comes Pallariensis ), Raimondo Ruggero viene citato col titolo di Conte (Raimundi Rogerii fratris domini comitis)[1].

Arnaldo Ruggero I, così come aveva fatto suo padre, Ruggero II, dopo aver perso il controllo dei suoi domini transpirenaici, si dedicò ai possedimenti catalani e a migliorare i rapporti con le casate nobili catalane[3][4].

Arnaldo Ruggero I fu tutore di Ermengol IX e Alvaro di Urgell[1][2].

A seguito dell'imposizione dell'imposta sul bestiame dal re d'Aragona, Pietro III il Grande, Arnaldo Ruggero I fu tra i nobili catalani che si ribellarono[1][2]: la rivolta si infiammò soprattutto nelle contee di Urgell, di Foix, di Pallars e di Cardona, oltre che nella Baronia di Erill e condusse, nel 1280, all'assedio di Balaguer, alla cui caduta, l'opposizione feudale catalana fu definitivamente sconfitta, ed in quell'occasione, suo fratello, Raimondo Ruggero, fu fatto prigioniero dalle truppe reali[8][9].

Poi però, Arnaldo Ruggero I collaborò attivamente con Pietro il Grande a Tunisi, nel 1282, e in Sicilia, sempre nel 1282[1][2].

Mentre suo fratello, Raimondo Ruggero, durante l'invasione della Catalogna del 1285[10], combatté dalla parte francese, al seguito del conte Ruggero Bernardo III di Foix, che, dopo Balaguer, era stato imprigionato per quasi quattro anni, e quindi non era grato all'allora scomunicato re d'Aragona, Pietro III[11] che prontamente si era schierato con gli invasori francesi ai quali prima si arrendono Elne, il 25 maggio del 1285[12], e poi, il 7 settembre, Gerona, dopo 10 settimane d'assedio[12], mentre Raimondo Ruggero fece da intermediario tra gli arresi e il conte di Foix[13], Arnaldo Ruggero I rimase fedele a Pietro III, contrastando gli invasori e a Peralada, salvò il principe Alfonso e lo servì lealmente dopo che era divenuto re Alfonso III[1][2].
Nel 1287, Arnaldo Ruggero I fece da intermediario con i nobili aragonesi dell'Unione Aragonese[1][2].

Arnaldo Ruggero I, morì verso il 1288, in quanto in quell'anno, risulta che aveva fatto testamento, come riportato da Sort y comarca Noguera-Pallaresa[14].
Suo fratello, Raimondo Ruggero, gli succedette in quanto tutte le figlie di Arnaldo Ruggero I, Sibilla, Beatrice e Violante erano ancora minorenne[14].

Matrimoni e discendenza modifica

Secondo Sort y comarca Noguera-Pallaresa, verso il 1250, Arnaldo Ruggero aveva sposato, Sancha de Villamur, figlia del visconte Pietro di Villamur e di Sancha Perez[15]; il matrimonio viene confermato dal documento nº 262 del El Monestir de Santa Maria de Gerri (segles XI-XV) Collecció Diplomática, II (non consultato), datato 1270, inerente ancora una donazione di Arnaldo Ruggero I assieme alla prima moglie, Sancha (Dominus Arnaldus Rogerii Dei gratia comes Pallariensis et uxor nostra domina Sanxa Pallierensi comitissa)[7].
Arnaldo Ruggero da Sancha non ebbe figli[7][15].

Dopo essere rimasto vedovo, Arnaldo Ruggero sposò, in seconde nozze, nel 1281[16], Lucrezia Lascaris[1][2][15], figlia del conte di Tenda, Guglielmo Pietro I di Ventimiglia e della principessa bizantina Eudossia Lascaris[7].
Arnaldo Ruggero da Lucrezia Lascaris ebbe tre figlie[7][14]:

Note modifica

Bibliografia modifica

Fonti primarie modifica

Letteratura storiografica modifica

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica