Arriva Paperetta Yè-Yè

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Arriva Paperetta Yè-Yè è una storia realizzata interamente da Romano Scarpa e inchiostrata da Giorgio Cavazzano e pubblicata su Topolino n. 577 del 18 dicembre 1966. La storia segna l'esordio del personaggio di Paperetta Yè-Yè.

Arriva Paperetta Yè-Yè
fumetto
Lingua orig.italiano
PaeseItalia
AutoreRomano Scarpa
EditoreArnoldo Mondadori Editore
Collana 1ª ed.Topolino nn. 577
1ª edizione18 dicembre 1966
Albiunico

Zio Paperone riceve una lettera inattesa dalla sua vecchia fiamma Doretta Doremì. Volato a Dollar City, Paperone scopre che Doretta vive in un ospizio per anziani e che ha una nipote, Paperetta Yè-Yè, che sta per uscire dal collegio; non avendo parenti a cui affidarla, Doretta chiede a Paperone di portarla con sé a Paperopoli. Dopo un iniziale rifiuto, Paperone si fa intenerire e i due fanno ritorno a Paperopoli, dove sono accolti dalla famiglia dei paperi al completo, curiosi di conoscere la nuova arrivata. Mentre l'irrefrenabile Paperetta si diverte con Qui, Quo e Qua formando un complesso musicale yéyé, Zio Paperone organizza una festa in maschera di benvenuto.

Alla festa partecipa l'intera banda dei paperi ma Paperetta non si fa viva: i nipotini l'hanno vista fuggire in taxi dopo aver speso in vestiti tutti i soldi guadagnati con il complesso musicale. Ma proprio quando i Bassotti stavano per rovinare la festa derubando Paperone, nella sala irrompe una diligenza con a bordo Paperetta, che non voleva che la nonna Doretta mancasse alla festa, e le aveva donato dei vestiti adatti a partecipare. Prima del festoso finale, avviene un incontro tra Doretta e Brigitta, visibilmente gelosa, in cui l'anziana papera dice di essere troppo vecchia per conquistare il cuore di Paperone e rivela a Brigitta il segreto per essere ricambiata: «fargli credere che adorate la sua taccagneria più di lui stesso».

Doretta e Brigitta

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In questa storia Scarpa riprende il personaggio di Doretta Doremì, creato tredici anni prima da Carl Barks per Zio Paperone e la Stella del Polo. Nella storia è evidente come sia ancora vivo il coinvolgimento emotivo tra i due (al suo ricordo Paperone diventa malinconico, e salvo dissimulare ogni sentimento nelle parole che le rivolge, mostra una malcelata attenzione nei suoi riguardi, mentre Doretta si preoccupa sempre di apparirgli con un aspetto ben curato). Tuttavia, a differenza della Doretta disegnata da Don Rosa nella saga di Paperon de' Paperoni negli anni Novanta, qui appare rassegnata alla vecchiaia e a non essere più desiderabile: Scarpa passa quindi il testimone di amante di Paperone al personaggio di Brigitta McBridge, da lui inventato nel 1960.

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