Associazione Milanese del Calcio

Associazione Milanese del Calcio
Calcio
A.M.C.
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Avana
Dati societari
Città Milano
Nazione Bandiera dell'Italia Italia
Confederazione FIFA
Federazione FIGC
Fondazione 1913
Scioglimento1915
Stadio Campo di Via Monterosa 63
( posti)
Palmarès
Si invita a seguire il modello di voce

L'Associazione Milanese del Calcio, o A.M.C., è stata una delle molte società calcistiche di Milano che hanno disputato la Prima Categoria negli anni dieci del XX secolo[1]. Non va confusa con la più celebre Unione Sportiva Milanese, né con l'Associazione Calcio Milanese, squadra sorta solo nel 1920, poi diventata "A.C. Milanese Corvetto 1920".[2]

Storia modifica

L'A.M.C., come era spesso abbreviata nelle cronache dell'epoca, fu fondata nel 1913, dall'unione della Società Lambro (affiliata alla F.I.G.C. dal 1908), della Vigor F.C. e del Unitas Club (già in vita nel 1908), tutte e tre di Milano. La Lambro promosse la fusione in quanto aveva conquistato quello stesso anno la promozione in Prima Categoria, ma era in notevoli difficoltà economiche e rimasta priva del campo di gioco dopo le prime partite del campionato di Promozione 1912-1913.

La nuova società, che aveva la sede in via Correggio a Milano, adottò una divisa di colore avana (una tonalità simile al beige) avente uno scudetto con il simbolo di Milano (croce rossa in campo bianco e biscione) e pantaloncini neri. Il campo casalingo era sito in Strada Vercellese al civico 32, alla periferia ovest di Milano.[3][4] All'inizio della stagione 1914-1915 si trasferisce presso il Campo di Via Monterosa (dimensioni: 60x100), all'interno dell'isolato avente numero civico 63, non più esistente.[5]

Nella stagione 1913-1914 si classificò decima ed ultima nel girone lombardo, ottenendo una sola vittoria, 3 pareggi e ben 14 sconfitte. Ripescata, inserita l'anno successivo nel girone Lombardia centrale ed Emilia andò leggermente meglio, con 3 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte su 10 incontri, che tuttavia non bastarono a mantenere la categoria.

Con l'entrata dell'Italia nella prima guerra mondiale nel 1915, la società si sciolse e non fu più ricostituita. Nel 1919 i suoi reduci si unirono a quelli del Racing Club Libertas per costituire l'Associazione Calcio Libertas.

Note modifica

  1. ^ Almanacco dello Sport: La vita sportiva dell'Italia e dell'estero in tutte le Sue manifestazioni, Anno I (1914), Firenze: R. Bemporad e Figlio, 1914, pag.359[collegamento interrotto]. Consultabile presso la Biblioteca digitale dello Sport Archiviato il 2 aprile 2015 in Internet Archive., del CONI. URL consultato il 19 marzo 2009.
  2. ^ AC Milanese Corvetto A.S.D., su acmilanesecorvetto.it. URL consultato il 19 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2009).
  3. ^ Dall'Almanacco del Football 1913-14 a p. 88, conservato dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e dalla Biblioteca Estense universitaria di Modena.
  4. ^ Il Comitato Regionale Lombardo non gli avrebbe concesso di giocare sul campo della Unione Sportiva Milanese come a posteriori qualcuno ha erroneamente male riportato. All'epoca non erano previste concomitanze sul campo di un'altra società disputante lo stesso campionato: di ogni società veniva accettata l'iscrizione al campionato solo se era in possesso di un terreno di gioco omologato per la categoria specifica ed uso esclusivo.
  5. ^ Dall'Almanacco del Football 1914-15 a p. 62, conservato dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e dalla Biblioteca Estense universitaria di Modena.

Bibliografia modifica

  • Guido Baccani, Annuario italiano del football - stagione 1913-14, Novara, De Agostini, 1913.
  • Guido Baccani, Annuario italiano del football - stagione 1914-15, Novara, De Agostini, 1914, pp. 62, elenco anagrafico dei calciatori da pag. 84 a 106.
  • Stefano Pozzoni, Milan. I derby dimenticati. Storia e cronaca di 42 derby dal 1900 al 1922, Milano, Edizioni Bradipolibri, 2017, ISBN 9788899146474.

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