Associazione italiana coltivatori

L'Associazione Italiana Coltivatori (AIC) è l'organizzazione sindacale che rappresenta e tutela i lavoratori e le lavoratrici del comparto agricolo italiano favorendo la loro attiva partecipazione alla vita democratica del Paese.

Associazione italiana coltivatori
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PresidenteProf. Giuseppino Santoianni
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione9 ottobre 1969
SedeVia Torino, 95 - Roma
AbbreviazioneAIC
Iscritti500000
TestataAvvenire Agricolo
Sito webwww.aicnazionale.com

Storia modifica

L'Associazione Italiana Coltivatori (AIC) si costituisce nel 1969, nello stesso anno in cui, a seguito della scissione avvenuta nel Partito Socialista Unificato della componente socialdemocratica da quella socialista, nasce il Partito Socialista Unitario (PSU) che poi nel 1971, diverrà il Partito Socialista Democratico Italiano (PSDI)[1]. Parallelamente alle vicissitudini politiche, anche una frangia del movimento socialista contadino si stacca dal Partito Unificato per fondare l'AIC.

Negli anni l'Associazione ha continuato a raccogliere le adesioni degli operatori del comparto agricolo e del movimento contadino di matrice socialdemocratica perseguendo, in linea con le battaglie valoriali ispirate dalla figura di Giuseppe Saragat, un ordinato ed equilibrato sviluppo civile della società centrato sul ruolo dell'agricoltura e sulla tutela dei diritti di tutti i lavoratori della terra. Su questo impegno il 14 gennaio 1972 l'AIC costituisce l'Istituto nazionale per l'assistenza ai lavoratori (INPAL), ente di patronato attivo ancora oggi, intendendo così integrare i servizi resi agli associati con l’assistenza e la tutela previdenziale e sociale.[2]

Con la diaspora del PSDI, a cui l'AIC era collegata in quanto ente collaterale del partito, l'associazione ha continuato a operare nel campo dell'equità sociale nei territori, nella rappresentanza delle istanze dei suoi associati e nei servizi di prossimità offerti ai cittadini. In particolare, ai servizi di patronato di INPAL si sono aggiunti nel tempo quelli di assistenza fiscale con il CAF AIC (costituito il 4 agosto 2000), di assistenza agricola con il CAA AIC e di formazione con ENAPAICA.

L'impegno nella rappresentanza del mondo agricolo di AIC ha ricevuto nel 2008 il riconoscimento di EURISPES quale Ente di “Eccellenza” per il lavoro svolto nell’ambito agricolo, nella difesa dell’ambiente e nella salvaguardia della sicurezza alimentare.[3]

Nel corso del tempo l'AIC è stata anche socio fondatore della Confederazione Produttori Agricoli (Copagri) e ha contribuito attraverso un "patto federativo aperto" a determinare nuovi equilibri nel panorama delle rappresentanze agricole.[4] Le altre realtà costituenti della Copagri sono state: l'Acli-Terra delle ACLI, l'Unione Coltivatori Italiani (UCI), l'Unione Generale Coltivatori (UGC) della CISL e l'Unione Italiana Mezzadri e Coltivatori diretti (UIMEC) della UIL. Nel 2014 l'Associazione Italiana Coltivatori (AIC) decide di terminare l'esperienza confederativa e, attualmente, risulta fuoriuscita dalla Copagri così come tutte le altre organizzazioni costituenti.

Il 3 dicembre 2019 l'AIC ha festeggiato a Roma i suoi 50 anni di attività con un evento celebrativo denominato “Radici forti per l’innovazione” svoltosi nella sala della Protomoteca del Campidoglio e che ha visto la presenza della Ministra delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Teresa Bellanova, insieme ai rappresentanti di gran parte delle sedi territoriali.[5]

Il 22 giugno 2022 l’Assemblea degli Aderenti all’Alleanza Italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS) ha ritenuto importante per il conseguimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile l’attività vocata all’equità sociale che l’Associazione Italiana Coltivatori svolge nei territori e ne ha accettato la richiesta d'adesione.[6]

Statuto modifica

Il 9 ottobre 1969 con atto notarile dell’Avv. Ercole Colabucci di Roma, alla presenza di Pietro Longo, Gianmatteo Matteotti e Ferdinando Amiconi è costituita formalmente l'Associazione Italiana Coltivatori. In tale data è stato redatto il primo statuto di AIC che esprime formalmente e solennemente i principi fondamentali dell'associazione.[7]

Servizi sul territorio modifica

L'attività di promozione dei valori del mondo rurale è supportata da Avvenire Agricolo, organo ufficiale di stampa e storica testata dell'Associazione Italiana Coltivatori. Il periodico di AIC, che dal luglio 2021 ha ripreso la sua pubblicazione con una rinnovata veste grafica e conta una tiratura di oltre mille copie, è distribuito nelle sedi istituzionali, fra le imprese agricole associate e in tutte le sedi territoriali dell’associazione.

Oltre alla funzione sindacale di rappresentanza e tutela del mondo agricolo, l’Associazione Italiana Coltivatori (AIC) persegue la propria visione erogando - direttamente o per mezzo degli enti promossi dall'organizzazione stessa - servizi di prossimità agli associati e ai cittadini. In particolare:

  • AICO - Associazione Italiana Consumer
  • CAA AIC SERVICES - Centro autorizzato di Assistenza Agricola
  • CAF AIC - Centro di Assistenza Fiscale
  • ENAPAICA - Ente Nazionale Addestramento Professionale per l’Agricoltura, l’Industria, il Commercio e l’Artigianato
  • FNP AIC - Federazione Nazionale Pensionati
  • Patronato INPAL - Istituto Nazionale Per l'Assistenza ai Lavoratori

Note modifica

  1. ^ PSDI - nome peraltro già in uso nel 1952 all’epoca della Segreteria di Giuseppe Saragat e poi mutato, a seguito dell’alternanza degli avvenimenti politici, negli anni dell’unificazione
  2. ^ INPAL - il sito del patronato, su portale.patronatoinpal.it.
  3. ^ EURISPES - il 3º Rapporto “Nostra Eccellenza”, su eurispes.eu.
  4. ^ Copagri - costituita la quarta confederazione agricola, su www1.adnkronos.com.
  5. ^ Il 50esimo di AIC al Campidoglio, su tgcom24.mediaset.it.
  6. ^ Gli Aderenti all’Alleanza Italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS), su asvis.it.
  7. ^ Lo statuto dell'Associazione Italiana Coltivatori, su aicnazionale.com.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica