Attilio Basso
carabiniere italiano
Attilio Basso (Pravisdomini, 21 luglio 1901 – Cheren, 16 marzo 1941) è stato un militare italiano, brigadiere dell'Arma dei Carabinieri insignito di medaglia d'oro al valor militare alla memoria e di medaglia di bronzo al valor militare.
Attilio Basso | |
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Nascita | Pravisdomini, 21 luglio 1901 |
Morte | Cheren, 16 marzo 1941 |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Corpo | Arma dei Carabinieri |
Grado | Brigadiere |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Campagne | Campagna dell'Africa Orientale Italiana |
Decorazioni | Medaglia d'oro al valor militare alla memoria - Medaglia di bronzo al valor militare |
Fonte Carabinieri.it | |
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Onorificenze modifica
«Tipico esempio di purissimo combattente, dava le più fulgide prove di coraggio, eroismo, abnegazione, spirito di altruismo. Crivellato da pallottole di mitragliatrici in prolungato combattimento sostenuto dal suo reparto e con un braccio spezzato, non lasciò il posto di combattimento: continuò ad incitare compagni ed inferiori alla resistenza e si trascinò oltre le linee per portare aiuto ad un ufficiale gravemente ferito. Quando le sue forze non gli consentirono più di esplicare azioni che solo elevatissimi spiriti possono compiere, lanciava morente verso il nemico l'ultima bomba di cui era in possesso, gridando: Viva l'Italia! Fintanto che i carabinieri sono qui il nemico non passa.»
— Cheren (Africa Orientale Italiana), 13-16 marzo 1941.
— Decreto del Capo Provvisorio dello Stato - 30 luglio 1947.
— Cheren (Africa Orientale Italiana), 13-16 marzo 1941.
— Decreto del Capo Provvisorio dello Stato - 30 luglio 1947.
«Comandante di una pattuglia di zaptié lanciata all'inseguimento di ribelli, benché ferito al capo, continuava nell'azione sino a che, esaurite le munizioni, fu costretto a disimpegnarsi. Dopo qualche giorno, ancora bendato e sofferente per la ferita riportata, prendeva volontariamente parte ad un nuovo attacco contro i ribelli, combattendo con grande valore fino a che, esaurito di forze, fu obbligato a desistere e ritirarsi[1].»
— Uadi, Viattara, Gebel, 27 maggio - 4 giugno 1924.
— Regio Decreto 25 giugno 1925.
— Uadi, Viattara, Gebel, 27 maggio - 4 giugno 1924.
— Regio Decreto 25 giugno 1925.
Note modifica
- ^ Bollettino Ufficiale dei Carabinieri Reali 1925, pag.343.
Collegamenti esterni modifica
- Scheda sul sito dei Carabinieri, su carabinieri.it.
- Scheda sul sito della Presidenza della Repubblica Italiana, su quirinale.it.
- Carabinieri.it (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2016).