Autobus Atac Fiat 656

Il Fiat 656 è stato un modello di autobus italiano, prodotto dalla FIAT appositamente per la rete autobus di Roma tra il 1933 e il 1942.

Fiat 656
largo di Torre Argentina (1942)
Descrizione generale
Costruttorebandiera  FIAT
Tipoautobus
Allestimentourbano
Produzionedal 1933 al 1942
Dimensioni e pesi
Lunghezza9-12 m
Massa a vuoto8-11 t
Altre caratteristiche
MotoreFiat 356
Potenza105 CV
Vettura con carrozzeria Garavini. La disposizione del posto guida e del motore sono identiche

Le vetture, inizialmente assegnate alla rimessa di Trastevere, sono poi state smistate nei vari depositi della Capitale, prestando servizio fino al 1957. Una vettura, la 3523, è stata riconvertita in autocarro per il trasporto dell'orchestra filarmonica dell'azienda.

 
Vettura con carrozzeria FIAT al capolinea di via Sant'Igino Papa (Primavalle)

Nell'agosto 1933 la FIAT fornisce all'ATAG di Roma un prototipo di autobus, denominato 656-RNL[1], equipaggiato con motore 356 da 105 CV e a 2 assi. Tale prototipo, poi riconsegnato alla FIAT, sarà seguito da altri 37 esemplari (immatricolati dispari 1501-1573), montati su telaio 656-RN la cui carrozzeria è stata prodotta e montata in proprio dall'azienda automobilistica torinese, consegnati a partire dal dicembre 1934.

Viene prodotta anche una versione alimentata a gassogeno a legna con sistema Nostrum nel 1936, tuttavia già nel 1940 queste vetture sono state convertite ad alimentazione diesel come il precedente lotto.

Nell'aprile 1940 un terzo gruppo da 10 esemplari è stato consegnato alla municipalizzata del Governatorato. Questo lotto, immatricolato in numeri dispari tra 1575 e 1593, è composto da 6 vetture su telaio 656-RNL, carrozzate dalla torinese Garavini, che ingloba posto guida e vano motore, mentre le rimanenti 4 mantengono le medesime caratteristiche delle precedenti.

Gli ultimi due gruppi vengono acquistati nel 1940 e nel 1942, mantenendo le caratteristiche dei lotti precedenti, fatta eccezione per il numero di assi che passa a 3, e venendo carrozzate da Viberti e Garavini.

Con l'ingresso dell'Italia nella seconda guerra mondiale nel 1940 alcune vetture sono state requisite dal Regio Esercito, mentre nel 1943 alcune sono state radiate a causa dei danni provocati dai bombardamenti alleati, mentre un gruppo di 21 vetture è stato requisito dall'esercito tedesco. Nel 1944 13 vetture sono state poi restituite all'azienda.[2]

I Fiat 656 sono rimasti in servizio fino al 1957, fatta eccezione per la matricola 3523, riconvertita nel 1956 in autocarro attrezzato per il trasporto dell'orchestra filarmonica dell'azienda. La corsia viaggiatori della vettura fu sostituita da un cassone con coperture rimovibili contenenti le strutture necessarie per allestire il palcoscenico a semicerchio, montato da sei operai nel giro di circa 5 ore.

Tecnica

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Tutti i 656 diesel montano il motore Fiat 356 da 105 cavalli. Le vetture a gasogeno montano inizialmente il motore Fiat 656-G di potenza teoricamente analoga, in seguito sostituito dal 356 delle altre vetture. sono dotati di servofreno a depressione agente sulle quattro ruote; la carrozzeria è dotata di porte anteriore e posteriore a quattro antine a comando pneumatico, l'aria per il quale è fornita da un piccolo compressore azionato dal motore. Le vetture a tre assi hanno doppio ponte differenziale posteriore e freno idropneumatico Marelli (freno ad azionamento idraulico comandato ad aria compressa) agente sulle sei ruote; l'impianto pneumatico è doppio, con compressori separati per il freno e per il comando delle porte anteriore e posteriore a quattro antine.

Versioni

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FIAT 656-RG

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  • Lunghezza: 9,5 m
  • Alimentazione: Diesel
  • Motore: FIAT 656-G da 105 CV
  • Carrozzeria: FIAT

FIAT 656-RN

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  • Lunghezza: 9,5 m
  • Alimentazione: Diesel
  • Massa a vuoto: 8 t
  • Motore: FIAT 356 da 105 CV
  • Carrozzeria: FIAT

FIAT 656-RNA2

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  • Lunghezza: 11,9-12 m
  • Alimentazione: Diesel
  • Massa a vuoto: 12 t
  • Motore: FIAT 356 da 105 CV
  • Carrozzeria: FIAT, Viberti

FIAT 656-RNL

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  • Lunghezza: 9,8-10 m
  • Alimentazione: Diesel
  • Massa a vuoto: 7,9-8,4 t
  • Motore: FIAT 356 da 105 CV
  • Carrozzeria: FIAT, Garavini

Numerazione

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Il primo prototipo, che sembra non sia mai entrato in regolare servizio, è stata immatricolato 1501, tuttavia con la sua restituzione le vetture della prima serie sono state immatricolate a numeri dispari consecutivi tra 1501 e 1573. Stesso criterio verrà adottato per le successive serie, quindi 1501-1593, 1701-1747 e 3501-3577.

Telaio Immatricolazione[3] Lunghezza Motore Carrozzeria In servizio
656-RG 24 1701-1747 9450 mm Gassogeno

FIAT 656-G[4]

FIAT 1936-1957
656-RN 41 1501-1573 9450 mm Diesel

FIAT 356

FIAT 1934-1957
1581-1587 1940-1957
656-RNA2 39 3501-3527 11970 mm Garavini 1940-1957
3529-3577 11900 mm Viberti 1942-1957
656-RNL 7 1501[5] 10000 mm FIAT 1933
1575-1579 9870 mm Garavini 1940-1957
1589-1593
  1. ^ I suffissi letterali degli autobus Fiat, di questo periodo e del dopoguerra, hanno i seguenti significati: R, telaio derivato da autoveicolo da trasporto, ma a pianale ribassato; N, alimentazione a gasolio (motore diesel); L, tipo allungato rispetto alla versione normale; A, presenza di un doppio ponte differenziale posteriore (terzo asse); G, alimentazione a gasogeno.
  2. ^ Dettagli vetture Fiat 656 e 635, su tramroma.com. URL consultato il 9 febbraio 2020.
  3. ^ Solo numeri dispari
  4. ^ Convertite per alimentazione a gasolio per iniezione diretta nel 1940
  5. ^ Prototipo mai entrato in servizio regolare

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Collegamenti esterni

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