Azaria, Anania e Misaele

personaggi del libro di Daniele e santi della Chiesa cattolica
Voce principale: Libro di Daniele.

Azaria, Anania e Misaele (in ebraico חנניה, עזריה ומישאל?, Hanania, Azaria vèMishaël), chiamati anche Abdenego, Shadrach e Mesach, sono tre personaggi biblici, la cui storia è narrata nel Libro di Daniele.

Santi Azaria, Anania e Misaele
I tre giovani nella fornace ardente dipinti da Simeon Solomon
 
Venerato daChiesa cattolica
Ricorrenza17 dicembre[1]

Durante il terzo anno di regno di Ioiakim, Nabucodonosor II attaccò il regno di Giuda e deportò parte dei suoi abitanti; ordinò quindi al capo dei suoi funzionari di corte, Asfenaz, di condurgli dei giovani di Giuda di famiglia nobile e intelligenti, così che potessero essere educati nella lingua caldea e servire a corte. Tra questi ragazzi vi erano Azaria, Anania, Misaele e Daniele (che poi sarebbe diventato profeta); Asfenaz decise di cambiare loro il nome assegnandogliene uno caldeo, così "Daniele" divenne "Baltazzàr", "Azaria" divenne "Abdenego", "Anania" divenne "Shadrach" e "Misaele" divenne "Mesach".[2][3]

Daniele, non volendo contaminarsi con i cibi caldei, ottenne da Asfenaz di poter mangiare, assieme ai suoi tre compagni, solo acqua e legumi per una settimana; dopo questo tempo, Asfenaz vide che i quattro erano più in carne di tutti gli altri, e acconsentì a dar loro solo legumi come chiedevano.[2][4] Terminato il loro periodo di educazione, Asfenaz condusse tutti i giovani da Nabucodonosor, il quale trovò che Daniele, Azaria, Anania e Misaele erano più saggi e intelligenti non solo fra tutti i ragazzi, ma anche fra tutti i dotti del suo regno.[2]

Sogno di Nabucodonosor

modifica

Successivamente, Nabucodonosor fece un sogno che lo agitò terribilmente; chiese consiglio ai suoi dotti caldei, che però non seppero dargli spiegazioni. Furioso, ordinò che tutti gli studiosi del regno fossero messi a morte. Daniele, ricercato come tutti gli altri, convinse il capo delle guardie Arioch a condurlo dal re, e promise al re che, se gli avesse dato tempo, gli avrebbe spiegato il suo sogno. Nabucodonosor acconsentì, e Daniele, tornato a casa, spiegò la cosa ad Azaria, Anania e Misaele. I quattro giovani pregarono Dio di rivelare loro il significato del sogno per sfuggire alla morte, e Dio lo svelò a Daniele con una visione notturna. Ritornato dal re, gli svelò il significato del suo sogno; grato, il re fece Daniele governatore della provincia di Babilonia e, su sua richiesta, fece Azaria, Anania e Misaele amministratori di tale provincia.[4][5]

Fornace ardente

modifica
 
Affresco raffigurante i tre giovani con l'angelo nella fornace, nella Çarıklı Kilise ("Chiesa scura"), a Göreme, in Cappadocia

In seguito ancora, Nabucodonosor fece erigere una statua e ordinò che tutti i cittadini del suo regno dovevano prostrarsi e adorarla, pena essere gettati in una fornace ardente; alcuni cittadini andarono dunque dal re a informarlo che Azaria, Anania e Misaele non adoravano la statua. Fattili chiamare, Nabucodonosor chiese loro conto di quanto sentito, ed essi lo confermarono. Il re minacciò di gettarli nella fornace, al che i tre gli risposero che il loro Dio li avrebbe salvati, ma che se anche non l'avesse fatto, loro non avrebbero comunque adorato la sua statua.[6] Nabucodonosor li fece immediatamente legare e gettare nella fornace: gli uomini del re che ve li avevano gettati rimasero subito uccisi dalle fiamme, mentre i tre giovani camminavano nel fuoco senza esserne colpiti, lodando e benedicendo il Signore. Ogni volta che qualche uomo del re attizzava il fuoco della fornace, rimaneva ucciso, mentre un angelo di Dio, che era sceso con Azaria, Anania e Misaele, allontanava da loro le fiamme e per loro nella fornace era come se "soffiasse un vento pieno di rugiada". Nabucodonosor, sgomento al vedere i tre giovani immuni al fuoco e soprattutto accompagnati da un quarto "simile nell'aspetto a un figlio di dèi", li fece uscire e benedisse a sua volta il loro Dio, decretando che chiunque avesse offeso il loro Dio sarebbe stato fatto a pezzi e la sua casa rasa al suolo.[3][4][6]

Influssi

modifica
  Lo stesso argomento in dettaglio: Apocalisse di Sedrach.

I tre giovani furono ammessi alla corte del re Nabucodonosor in Sennaàr e iniziati allo studio della lingua dei Caldei (Daniele 1:1-5[7]). Il profeta ricevette il dono dell'interpretazione di sogni e visioni, che appartiene anche alla tradizione letteraria nota come parafrasi caldea.

Il Trattato sull'Apocalisse di Isaac Newton fece un uso costante della parafrasi caldea per l'interpretazione di sogni e visioni dei profeti e dell'apostolo Giovanni, notando la sua sovrapponibilità con le simbologie bibliche. La parafrasi caldea era considerata una fonte esegetica della Sacra Scrittura anche nell'Italia del settecento.[8]

  1. ^ Santi Anania, Misaele e Azaria (Abdenago, Misach e Sidrach), in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it. URL consultato il 1º aprile 2019.
  2. ^ a b c Libro di Daniele, Da 1, su laparola.net..
  3. ^ a b Holman References, pp. 1, 33, 123.
  4. ^ a b c (EN) SHADRACH, su Bible History Online. URL consultato il 10 gennaio 2015.
  5. ^ Libro di Daniele, Da 2, su laparola.net..
  6. ^ a b Libro di Daniele, Da 3, su laparola.net..
  7. ^ Daniele 1:1-5, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  8. ^ Atti dell'Accademia Italiana di Scienze, Lettere ed Arti, su Internet Archive, Livorno, 1710, p. 50. URL consultato il 13 ottobre 2020 (archiviato il 13 ottobre 2020).

Bibliografia

modifica

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
  Portale Bibbia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Bibbia