Bagnùn (in grafia genovese bagnon) è il nome dato ad una zuppa di pesce, a base principalmente di acciughe, nata nell'ottocento nella zona di Sestri Levante[1], in provincia di Genova.

Bagnun
Origini
Luogo d'origineBandiera dell'Italia Italia
RegioneLiguria
Zona di produzioneRiva Trigoso, comune di Sestri Levante, provincia di Genova
Dettagli
Categoriaprimo piatto
RiconoscimentoP.A.T.
SettorePreparazioni di pesci, molluschi e crostacei e tecniche particolari di allevamento degli stessi

Preparazione

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Piatto tipico degli ambienti di mare della Liguria, il Bagnun in origine si cucinava, con il bel tempo, a bordo dei leudi con cui i marinai liguri viaggiavano per commerciare tra la Liguria e la Corsica, utilizzando un semplice fornello a carbonella. Con il passare del tempo ha conservato la semplicità originaria: lo si prepara, ancora oggi, con acciughe freschissime, cipolle rosolate, pomodori pelati, olio d'oliva extravergine e gallette da marinaio o pane biscottato.

Un tempo il Bagnun si mangiava quasi solo d'estate, ma con gli anni la pesca delle acciughe si è estesa anche nelle altre stagioni ed oggi quindi può essere preparato pressoché tutto l'anno.[1] Dal 1960 a Riva Trigoso, frazione della città di Sestri Levante, durante i giorni di venerdì, sabato e domenica della terza settimana di luglio, si svolge la Sagra del Bagnun, occasione in cui il Bagnun viene preparato da volontari scelti tra la popolazione locale e distribuito gratuitamente durante la serata del sabato[2]. Il piatto è presente anche tra i cibi offerti durante tutto l'anno da numerosi locali pubblici delle stesse località.

Riconoscimenti

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Il Bagnùn d'acciughe è stato riconosciuto nel 2015 come P.A.T..[3]

  1. ^ a b Annalisa Barbagli, Stefania Barzini, il bagnun, in Cuciniamo il Pesce, Giunti, 2010, p. 20.
  2. ^ AA.VV., Abitare, vol. 405-407, Editrice Segesta, 2001, p. 59.
  3. ^ Supplemento ordinario n. 43 alla gazzetta Ufficiale - Liguria, in Gazzetta Ufficiale, n. 168, Poligrafico dello stato, 22 luglio 2015, p. 38. URL consultato l'8 luglio 2017.

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