Basilemys è un genere estinto di tartaruga terrestre vissuta nel Cretaceo superiore, circa 130-65,045 milioni di anni fa (Hauteriviano-Maastrichtiano), in quelli che oggi sono l'Alberta, Saskatchewan, Giappone, Mongolia, California, Colorado, Montana, Nuovo Messico, Dakota del Nord, Texas, Utah, Wyoming e Uzbekistan.[1] Il genere include sei specie: B. imbricata, B. nobilis, B. praeclara, B. sinuosa, B. variolosa e B. gaffneyi.

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Basilemys
Scheletro di B. variolosa, al Royal Tyrrell Museum
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseReptilia
OrdineTestudines
FamigliaNanhsiungchelyidae
GenereBasilemys
Hay, 1902
Sinonimi
  • Compsemys ogmius Cope, 1875
Specie
  • B. imbricaria
    Cope, 1876
  • B. variolosa
    Cope, 1876
  • B. sinuosa
    Riggs, 1906
  • B. nobilis
    Hay, 1911
  • B. praeclara
    Hay, 1911
  • B. gaffneyi
    Sullivan et al., 2012

La Basilemys era una tartaruga di piccole dimensioni il cui carapace poteva raggiungere i 720 millimetri di lunghezza per 551 millimetri di larghezza. Ciò che distingueva la Basilemys, (almeno le forme americane) era la forma del carapace largo, piatto e dalla forma leggermente quadrata. Principalmente conosciuta per frammenti di guscio e di cranio, è una delle tartarughe più diffuse del Cretaceo superiore. La sua nicchia ecologica era molto simile a quelle delle moderne tartarughe terrestri, pascolando placidamente nelle pianure o nei sottoboschi, in cerca di cibo. Le specie scoperte in Asia, invece, vivevano in un ambiente più arido ed erano abituate a vivere nei deserti.[1]

  1. ^ a b Donald Brinkman e Elizabeth L. Nicholls, New Specimen of Basilemys praeclara Hay and Its Bearing on the Relationships of the Nanhsiungchelyidae (Reptilia: Testudines), in Journal of Paleontology, vol. 67, n. 6, 1993, pp. 1027–1031.

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