Basilica di Sant'Urbano

chiesa ad Aube, Francia

La basilica di Sant'Urbano (in francese basilique Saint-Urbain) è una grande chiesa situata a Troyes, nella regione francese della Champagne-Ardenne. Rappresenta il capolavoro dell'architettura gotica della regione. La sua costruzione iniziata nel XIII secolo si protrasse, per difficoltà economiche, fino al XX secolo[1].

Basilica di Sant'Urbano
Basilique Saint-Urbain
StatoBandiera della Francia Francia
RegioneGrand Est
LocalitàTroyes
Indirizzoplace Vernier
Coordinate48°17′53″N 4°04′36″E / 48.298056°N 4.076667°E48.298056; 4.076667
Religionecattolica di rito romano
TitolareSant'Urbano
Diocesi Troyes
Fondatorepapa Urbano IV
ArchitettoJean Langlois
Stile architettonicogotico
Completamento1905
Monumento Storico di Francia dal 1840

Storia e descrizione Modifica

 
veduta dell'interno e del coro
 
le vetrate del coro del 1270
 
veduta interna della navata centrale
 
Madonna dell'Uva, primo '500

La costruzione dell'edificio avvenne per volere di papa Urbano IV; nato Jacques Pantaléon, figlio di un ciabattino di Troyes, da chierico della locale cattedrale realizzò una carriera ecclesiastica notevole, divenendo dapprima arcidiacono maggiore di Laon, quindi ambasciatore della Santa Sede, vescovo di Verdun e in seguito patriarca di Gerusalemme. Nel 1261 venne infine eletto papa.

Volle allora edificare, sul luogo della bottega di famiglia, dove era nato, una basilica dedicata a Sant'Urbano, suo patrono.

La chiesa venne progettata dall'architetto Jean Langlois che ne fece una delle maggiori espressioni dell'architettura gotica secondo la variante radiante; stile sviluppatosi a Parigi e nel Nord della Francia a partire dalla metà del XIII secolo. Come dettato dalla Sainte-Chapelle, edificio simbolo di questo stile, anche Langlois volle risaltare la struttura architettonica a discapito delle pareti, e dell'articolarità dell'alzato. Tutti gli elementi portanti sono sottolineati con forza, così i pilastri a fascio salgono dal suolo direttamente, senza interruzioni, fino a fondersi nelle volte, affermando al massimo il senso di verticalità della costruzione. Il triforio scompare, integrato nel cleristorio, che guadagnando sempre più spazio e svuotato delle pareti, lascia ai finestroni una superficie che va dalle volte fino alle arcate. Le spinte laterali e verso l'esterno delle parti superiori dell'edificio sono ritenute da possenti archi rampanti. La chiesa, quindi, appare costituita solo da elementi portanti e da vetri, dando un forte incremento al ciclo delle vetrate su tutto l'edificio.

Importanti somme di denaro permisero di alzare rapidamente la chiesa, tanto che la maggior parte venne costruita in meno di trent'anni, fra il 1262 e il 1286. Alla morte del papa, avvenuta già nel 1264, fu suo nipote, il cardinale Ancher, a proseguirne i lavori. Tuttavia le difficoltà aumentarono. Per il 25 maggio 1266 era prevista la consacrazione dell'edificio, ma la badessa di Notre-Dame-aux-Nonnains ingaggiò degli uomini per saccheggiare il cantiere. Infatti mentre la chiesa dipendeva direttamente dalla Santa Sede, il terreno ricadeva nella sua giurisdizione. Inoltre un incendio, nell'agosto dello stesso anno, devastò il coro causando ancora un inutile dispendio di mezzi. L'anno seguente, 1267, anche l'architetto abbandona il cantiere, la cui continuità era già compromessa da gravi problemi finanziari. Così il cardinal Ancher fa una ultima donazione per proseguire i lavori. Alla sua morte, nel 1286, tuttavia i lavori non erano ancora terminati: la chiesa presentava il coro e il transetto con le relative vetrate, i muri perimetrali e la prima campata. Si dovette attendere la fine del XIV secolo per alzare i pilastri divisori delle navate una copertura provvisoria lignea. Nel 1389 la chiesa fu finalmente consacrata.

Nel XIX secolo i lavori vengono ripresi secondo i piani originali dall'architetto Antoine Paul Selmersheim e un altro architetto, Émile Boeswillwald, inizia contemporaneamente una complessa campagna di restauri. Partendo nel 1839 con l'acquisto, da parte del comune, delle case tutt'intorno all'edificio, si inizia a liberarlo. Nel 1846-48 si pone mano al portico del braccio destro del transetto; nel 1876-86 al coro e nel 1890 alle parti alte, archi rampanti, al portico del braccio sinistro del transetto e alla facciata. Su quest'ultima viene realizzato un triplo-portico atto a proteggere le sculture trecentesche del Giudizio universale che decora il portale. Nel 1901 si prosegue con le coperture del tetto e la realizzazione delle volte. Dal 1901 si realizzano le vetrate della navata e della facciata. Nel 1905 la chiesa è finalmente terminata.

Nel 1935 vi vengono traslati i resti di papa Urbano IV[2]; nel 1964, papa Paolo VI conferisce alla chiesa il titolo di Basilica minore[3]. Sulla sua Tomba posta sulla parete sinistra di chi guarda l'Altare Maggiore vi è questo affresco:

Opere d'arte Modifica

  • Importante affresco del Papa Urbano IV° del "Corpus Domini" (Vedi Foto allegata effettuata dal Prof. Dott.Giancarlo Pantaleoni File:( https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Affesco_sulla_Tomba_del_Papa_del_Corpus_Domini_Urbano_IV,_nella_Chiesa_di_Sant%27Urbano_a_Troyes.png) In questo Affresco unico al mondo, il Papa Urbano IV è in piedi di fronte al Gesù, con il proprio capo chino, mentre Gesu' tiene sulla propria mano destra, l'Ostensorio del Suo "CORPUS DOMINI" e con la Sua sinistra, si complimenta con il Papa Urbano IV° in piedi con il Capo reclinato, mentre la Beata Giuliana di Liegi, in ginocchio nell'Affresco, guarda in Estasi Gesù. Lei ha avuto la Visione di Gesù, ...che mostrandole la Luna con una LInea scura, le fece osservare la similitudine con la Sua Santa Eucarestia presente in Tutti i Tabernacoli del Mondo, ma che purtroppo, era ancora non messa in evidenza da nessun Papa della Chiesa Cattolica Apostolica Romana. Nessuno di Loro infatti, aveva ancora emanato una Bolla papale per onorare efficacemente il Suo CORPUS DOMINI di Salvator Mundi. La Festa del Corpus Domini è di importanza Mondiale, per la Salvezza dell'Umanità Intera. Specialmente oggi anno 2022 con il Pianeta in Pericolo di Gravi Errori Comportamentali Umani con guerre di pericolo distruttivo del Pianeta! Come dice la Storia di queste Visioni della Beata Giovanna di Liegi ,... "a LIegi era appena arrivato l'Arcidiacono Jacques Pantaleon de Troyes, che approvo' subito la Visione della Santa Suora e si prodigo' per far accettare la Festa del Corpus Domini a LIegi , prima che fosse celebrata da un Papa della Santa Chiesa di Cristo a Roma"... Importante segnalazione: ...Omissis: ...."Condannato dal Concilio di Roma nel 1078, la Transustanziazione divenne Dogma di Fede nel 1215 con il IV Lateranense, ma i dubbi nei fedeli erano tutt’altro che fugati. Così, all’inizio del Duecento Cristo apparve in visione alla Santa belga Giuliana da Cornillon, monaca agostiniana del Convento presso Liegi, chiedendole di adoperarsi affinché fosse istituita la nuova festa del Suo Santissimo Corpo e Sangue, per riaccendere la fede nei cristiani ed espiare i peccati commessi contro il sacramento dell’Eucarestia; la Santa si prodigò dunque con solerzia ed insistenza presso numerosi ecclesiastici della regione, tra cui lo stesso Jacques Pantaléon: il futuro Pontefice con il Nome di Urbano IV,...che intercedette a lungo verso il suo Vescovo, finché la festa non venne proclamata."...( https://www.corrispondenzaromana.it/urbano-iv-e-il-miracolo-eucaristico-di-bolsena/) Poi l'Arcidiacono di Liegi divenne Patriarca di Gerusalemme, ma fu poi costretto a fuggire dalla Palestina e passando per Viterbo, fu Eletto Papa con il nome di Urbano IV°. Subito dopo la sua elezione al soglio pontificio, avvenne il Miracolo Eucaristico di Bolsena ("non si muove foglia che Dio non voglia"). Omissis:..."Urbano IV dichiarò la soprannaturalità dell'evento e, per ricordarlo, l'11 agosto 1264 estese a tutta la Chiesa la solennità chiamata Corpus Domini, nata nel 1247 nella diocesi di Liegi per celebrare la presenza reale di Gesù nell'Eucaristia, in contrapposizione alle tesi di Berengario di Tours, secondo le quali la presenza eucaristica di Cristo non era reale, ma solo simbolica"... ( vedi: Miracolo eucaristico di Bolsena).
  • Vetrate. La chiesa conserva nel coro e nel transetto un notevole ciclo di vetrate rappresentanti gli Apostoli realizzate a Troyes intorno al 1270.
  • Madonna dell'Uva. Nella cappella a destra del coro è conservata questa sublime scultura della Madonna col Bambino reggente un grappolo d'uva, risalente al XVI secolo.
  • Lavabo. Alla parete destra del coro si apre uno splendido lavabo di purificazione gotico a intagli e rilievi del 1265.
  • Rilievo del Giudizio Universale, opera trecentesca adornante la lunetta del portale principale.
  • Sculture policrome e rilievi cinquecenteschi.

Note Modifica

Bibliografia Modifica

  • (FR) Alain Erlande-Brandenburg, Histoire de l'architecture française, Parigi, Editions du Patrimoine, Menges, 1995. ISBN 2856203671.

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