Basilica di Santa Maria delle Grazie (Grado)

edificio religioso di Grado

La basilica di Santa Maria delle Grazie è una delle due basiliche paleocristiane di Grado. Si affaccia sul Campo dei Patriarchi, nel centro storico della città, a pochi passi dal Battistero e dalla Basilica di Sant'Eufemia, mentre i resti di una terza basilica (la Basilica della Corte) sono visibili a poca distanza, ai limiti del castrum romano.

Basilica di Santa Maria delle Grazie
La basilica di Santa Maria delle Grazie
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneFriuli-Venezia Giulia
LocalitàGrado
Coordinate45°40′36.41″N 13°23′05.1″E
Religionecattolica di rito romano
TitolareMadonna delle Grazie
Arcidiocesi Gorizia
Consacrazionefine VI secolo
Stile architettonicoromanico

La basilica è stata costruita alla fine del VI secolo per volontà del Patriarca Elia, che negli stessi anni completò la costruzione della Basilica di Sant'Eufemia e avviò i lavori per la prima chiesa di Barbana.

La chiesa venne edificata sul sito di una precedente basilica paleocristiana risalente alla prima metà del V secolo, forse voluta dal vescovo Cromazio.

I due stadi della costruzione risultano evidenti nell'interno, che i restauri dell'architetto Alessandro Rimini nel 1924 hanno ripristinato a due livelli. L'altare e la navata centrale sorgono al livello della basilica eliana, mentre la navata destra e parte dell'abside, coperte da mosaici decorativi con motivi geometrici ed epigrafi, risalgono alla prima edificazione e sono posizionate circa un metro più in basso.

Descrizione

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L'interno

La basilica ha curiosamente una base quadrata sia nella pianta che nell'alzato. L'interno è scandito da tre navate separate da due file di cinque colonne marmoree di provenienza diversa. Di particolare interesse l'altare, l'acquasantiera e la statua lignea della Madonna delle Grazie, tradizionale meta devozionale della popolazione gradese.

L'architettura della basilica è caratterizzata dal forte slancio verticale della navata centrale. La facciata in pietra e mattoni ha tre porte ed è ingentilita da una trifora.

Bibliografia

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  • Guida rossa, Friuli-Venezia Giulia, Milano, Touring Club editore, 1999, p. 508, ISBN 88-365-0007-2.

Voci correlate

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Altri progetti

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