Biagio Biagetti

pittore italiano (1877-1948)

Biagio Biagetti (Porto Recanati, 21 luglio 1877Macerata, 2 aprile 1948) è stato un pittore italiano.

Biografia modifica

 
Basilica di Santa Croce a Via Flaminia a Roma - Particolare della facciata con al centro il Trionfo della croce, ai lati l’Editto di Milano e la Vittoria di Costantino a Ponte Milvio.

Nel periodo giovanile entrò in contatto con Ludovico Seitz, che al tempo decorava la cappella del coro nella Basilica della Santa Casa a Loreto. Completò gli studi presso l'Accademia di Belle Arti di Roma. Dal 1906 al 1912 fu insegnante di pittura decorativa presso il Museo artistico industriale. Dal 1914 al 1920 fu consigliere comunale di Roma, eletto nella lista dell'Unione Cattolica[1].

Accanto all'attività artistica s'interessò di critica e saggistica collaborando con L'Artista moderno e l'Arte cristiana, univa grandi conoscenze teoriche alla versatilità artistica, compì studi sul simbolismo e sul divisionismo, riuscendo a dare impulso al rinnovamento dell'arte religiosa in Italia.[2]

Nel 1921 divenne il primo Direttore dei Musei Vaticani e fondò nel 1923 il primo Laboratorio Vaticano per il restauro di opere d'arte[3]. Nel 1931 papa Pio XI gli affidò il restauro del Giudizio Universale di Michelangelo nella Cappella Sistina.

Morì a Macerata il 2 aprile 1948.

Opere principali modifica

 
Portale maggiore della Cattedrale di Chieti, con il mosaico di Biagetti
 
Apoteosi di san Pio X, Duomo di Treviso

Note modifica

  1. ^ Biagio Biagetti (voce), su treccani.it.
  2. ^ Pittori&Pittura dell'Ottocento italiano-Dizionario degli Artisti vol.1, De Agostini, Novara, 1997-1998, pag. 71.
  3. ^ Regione Marche - Cultura
  4. ^ Sito della cattedrale di Parma, su cattedrale.parma.it. URL consultato il 26 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2012).
  5. ^ Comune di Macerata - Basilica Santa Maria della Misericordia Archiviato il 2 aprile 2013 in Internet Archive.

Bibliografia modifica

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN52546771 · ISNI (EN0000 0000 6631 3828 · SBN UFIV010506 · BAV 495/135982 · ULAN (EN500026570 · LCCN (ENnr93025989 · GND (DE121488527 · BNE (ESXX1170419 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-nr93025989