Musei Vaticani

polo museale della Città del Vaticano

I Musei Vaticani sono il museo nazionale della Città del Vaticano, a Roma.[2] Fondati da papa Giulio II nel XVI secolo,[3] occupano gran parte del vasto cortile del Belvedere e sono una delle raccolte d'arte più grandi del mondo, dal momento che espongono l'enorme collezione di opere d'arte accumulata nei secoli dai papi: la Cappella Sistina e gli appartamenti papali affrescati da Michelangelo e Raffaello sono parte delle opere che i visitatori possono ammirare nel loro percorso. Benché i musei si trovino interamente in territorio vaticano, il loro ingresso si trova in territorio italiano, in viale Vaticano 6 a Roma.

Musei Vaticani
Ingresso al museo su viale Vaticano, in territorio italiano
Ubicazione
StatoCittà del Vaticano (bandiera) Città del Vaticano
LocalitàCittà del Vaticano
IndirizzoViale Vaticano 6, I-00192, Roma
Coordinate41°54′23″N 12°27′16″E
Caratteristiche
Tipoarcheologia, pittura, scultura, filatelia e numismatica
Istituzione1506
FondatoriPapa Giulio II
Apertura1771
DirettoreBarbara Jatta
Visitatori6,764,858 (2023)[1]
Sito web
L'Augusto di Prima Porta
La volta della galleria delle Carte Geografiche
Il braccio nuovo
Le scale a spirale di Giuseppe Momo decorate con i pannelli bronzei di Antonio Maraini (1932)
La volta della galleria degli Arazzi
La sala della Rotonda del Museo Pio-Clementino
Il Museo Chiaramonti
Il cortile della Pigna con la Sfera di Arnaldo Pomodoro

Il museo ha un'affluenza media annua di circa sei milioni e mezzo di visitatori da tutto il mondo (più di 6 700 000 nel 2018).[4] Dal 1º gennaio 2017 il direttore del complesso è Barbara Jatta, prima donna ad assumere tale incarico.[5]

I Musei Vaticani furono fondati da papa Giulio II nel 1506 e aperti al pubblico nel 1771 per volere di papa Clemente XIV. La scultura che gettò le basi per la costruzione del museo fu il cosiddetto Gruppo del Laocoonte: essa raffigura Laocoonte, il sacerdote che secondo la mitologia greca tentò di convincere i Troiani a non accettare il cavallo di legno che i Greci sembravano aver donato loro. La statua fu trovata il 14 gennaio 1506 in un vigneto nei pressi della basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Papa Giulio II mandò Giuliano da Sangallo e Michelangelo Buonarroti, che lavoravano al Vaticano, ad esaminare la scoperta, e su loro consiglio acquistò subito la scultura dal proprietario della vigna. Un mese dopo l'opera, che rappresenta Laocoonte e i suoi figli stretti tra le spire di un serpente marino, fu esposta al pubblico in Vaticano.

Un clamoroso caso si ebbe nel maggio del 1938, quando Adolf Hitler, capo della Germania nazista, arrivò a Roma, ospite del re Vittorio Emanuele III e di Benito Mussolini. Papa Pio XI non lo volle ricevere, e per evitare ciò si trasferì eccezionalmente, per qualche giorno, nella villa di Castel Gandolfo. Inoltre, caso senza precedenti, stabilì che il museo e la basilica fossero chiusi a ogni visitatore durante il breve periodo della visita del Führer. In tal modo il capo tedesco non sarebbe potuto entrare in territorio vaticano nemmeno accedendo ai Musei.[6]

Apertura del museo

modifica

All'inizio dell'anno santo del 2000 è stato approntato un nuovo ingresso ai Musei, ricavato nelle mura vaticane, subito a sinistra - muro disposto a 90 gradi - del vecchio ingresso, risalente al 1932. Un passaggio è stato destinato all'ingresso, e l'altro all'uscita dei visitatori. Un apposito articolo del Trattato del 1929 stabilisce che la Santa Sede non può alienare i beni contenuti nei musei, può regolare le date e gli orari d'ingresso ma è tenuta a consentire la visita ai turisti e agli studiosi; si tratta quindi di una sorta di servitù internazionale.

I musei sono chiusi in alcune date festive (1º gennaio, 6 gennaio, 11 febbraio, 19 marzo, Pasqua e Lunedì dell'Angelo, 1º maggio, 29 giugno, 15 agosto, 1º novembre, 8 dicembre, 25 dicembre, 26 dicembre). I Musei sono chiusi la domenica, a eccezione dell'ultima domenica del mese (purché non coincida con le precedenti festività). Nell'ottobre del 2006 i musei hanno celebrato il proprio cinquecentesimo anniversario aprendo permanentemente al pubblico gli scavi archeologici di una necropoli che si trovano sul Colle Vaticano.

Descrizione

modifica

I Musei Vaticani, giustamente chiamati al plurale, sono in realtà un insieme di musei e collezioni. Attualmente comprendono: i Musei e gli ambienti visitabili dei palazzi Vaticani.[7]

Musei
Palazzi Vaticani

Arte antica

modifica

Arte medievale

modifica

Arte rinascimentale, barocca e rococò

modifica

Arte moderna e contemporanea

modifica

In occasione dell'Anno internazionale dell'astronomia (2009), si tenne una mostra che intendeva illustrare il percorso evolutivo dell'Astronomia negli ultimi secoli attraverso la selezione di strumenti (dall'epoca pre-galileiana fino ai giorni nostri), volumi e documenti.

Visitatori

modifica
File di persone in coda per accedere ai musei lungo le mura vaticane. I Musei Vaticani sono uno dei musei più visitati del mondo.

Nell’anno Giubilare 1925, i visitatori furono 400.000; nell’anno giubilare straordinario 1933/34 furono 425.000; nell’anno giubilare 1950 1.100.000 con punte di 12.000 persone al giorno. Anche il numero dei visitatori nei periodi ordinari andò crescendo progressivamente; dai 310.000 del 1951 si era giunti ai 600.000 del 1957 fino ai 2.000.000 annui nel 1980, con punte di oltre 18.500 presenze giornaliere.[8] Nel 1994, anno del termine del restauro della Cappella Sistina, i visitatori si attestavano sui 2,5 milioni. Nel 2000, anno del Grande Giubileo, hanno raggiunto i 3 milioni, nel 2007 i 4 milioni, nel 2011 i 5 milioni e nel 2015 i 6 milioni.[9][10] La media dei visitatori giornalieri, secondo la direttrice Barbara Jatta, si attestava a 28.000 nei periodi pre-pandemici.[11]

I Musei sono aperti dalle 9 alle 16 (chiusura delle sale alle ore 18) dal lunedì al sabato; la domenica i Musei, come durante tutte le altre festività dello Stato Città del Vaticano, sono chiusi, eccetto l'ultima domenica del mese quando sono aperti dalle 9 alle 14 con ingresso gratuito.[12]

Trasporti

modifica
  È raggiungibile dalle stazioni Ottaviano e Cipro.
  1. ^ The Art Newspaper, 21 marzo 2024
  2. ^ Vaticano, nel cuore di Roma, su scopriroma.com.
  3. ^ I Musei Vaticani, su inexhibit.com, Inexhibit, 30 Agosto 2017. URL consultato il 30 Agosto 2017.
  4. ^ (EN) Top 10 Most popular art museums (PDF), in The Art Newspaper, XXVIII, n. 311, London, U. Allemandi & Co. Publishing Ltd, aprile 2019, p. III. URL consultato il 17 settembre 2019.
  5. ^ Barbara Jatta, una donna ai vertici dei Musei Vaticani, in la Repubblica, 21 dicembre 2016. URL consultato il 17 settembre 2019.
  6. ^ Pio XII, il Principe di Dio da "La Grande Storia" (1:23 - 2:16).
  7. ^ Guida ai Musei e alla Città del Vaticano, Ed. Musei Vaticani, 2003, p. 7.
  8. ^ Carlo Petrangeli, I Musei Vaticani, cinque secoli di storia.
  9. ^ Musei vaticani superstar Nel 2011 visitatori a 5 milioni, su liberoquotidiano.it (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2015).
  10. ^ Fra cultura, spiritualità e turismo: Musei Vaticani, su autori.fanpage.it (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2015).
  11. ^ BARBARA JATTA: IL BELLO AVVICINA A DIO (PDF), in Famiglia Cristiana, 9 luglio 2020, p. 2.
  12. ^ informazioni per la visita, su museivaticani.va.

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN141443926 · ISNI (EN0000 0001 0807 3165 · BAV 494/7903 · ULAN (EN500356366 · LCCN (ENn81003002 · GND (DE235092-0 · BNE (ESXX128142 (data) · BNF (FRcb12312427s (data) · J9U (ENHE987007594675205171 · NSK (HR000229333 · NDL (ENJA00629518