Biblioteca del Senato
La Biblioteca del Senato della Repubblica "Giovanni Spadolini", comunemente Biblioteca del Senato, è una delle due biblioteche del Parlamento italiano, riunite in Polo bibliotecario parlamentare.
Biblioteca del Senato della Repubblica "Giovanni Spadolini" | |
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Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Città | ![]() |
Indirizzo | Piazza della Minerva, 38 - 00186 Roma |
Caratteristiche | |
Tipo | Pubblica |
ISIL | IT-RM0427 |
Specialistica | Statuti di Comuni e corporazioni, edizioni antiche di diritto comune e canonico, periodici del XIX secolo |
Numero opere | 700.000 volumi, 3.000 periodici, 600 quotidiani |
Apertura | 1848 |
Sito web | |
Storia
modificaIl Senato del Regno di Sardegna nacque il 4 marzo 1848. Due mesi dopo, l'8 maggio, la biblioteca fu istituita nella sede torinese del Senato, Palazzo Madama.
Nel 1865 la Biblioteca si trasferì, con il Senato, da Torino a Firenze e nel 1871 da Firenze a Roma: qui fu ospitata nella torre dei Crescenzi, incorporata nel complesso architettonico di palazzo Madama, e dal 1890 al 2003 i suoi utenti si valsero della Sala Koch, che "è stata per oltre un secolo il luogo centrale, e in un certo senso il simbolo, della Biblioteca del Senato"[1].
Accanto alle collezioni strettamente inerenti all'attività legislativa, la Biblioteca del Senato manifestò progressivamente una specifica, seconda vocazione per la cultura storico-giuridica, sviluppando un patrimonio bibliografico unico nel suo genere[2]. Negli anni intorno all'Unità nazionale iniziarono infatti a confluire nella biblioteca i suoi più peculiari e rari fondi speciali: il Fondo Antico di Storia locale, la Raccolta degli Statuti, le Leggi degli Antichi Stati Italiani.[3]
L'idea di un profondo rinnovamento è da attribuire a Giovanni Spadolini, che progettò lo spostamento della sede in un edificio autonomo, suscettibile di dare accesso al pubblico. Sotto la sua presidenza, il Senato della Repubblica si indirizzò - a tal fine - all'ultimo edificio dell'Insula Sapientiae ancora destinato a sede ministeriale e, nel 1991, acquisì il Palazzo della Minerva.
Negli anni Novanta si svolse la ristrutturazione del palazzo, parallelamente allo svolgimento dei suoi compiti istituzionali, alla pianificazione del trasferimento dell'imponente patrimonio librario, all'elaborazione di un progetto culturale per la biblioteca rinnovata che tenesse conto di un coordinamento con l'ormai adiacente Biblioteca della Camera e della volontà di aprire la consultazione al pubblico.[5]
L'inaugurazione della Biblioteca e l'intestazione a Giovanni Spadolini avvennero il 19 giugno 2003, alla presenza del presidente del Senato Marcello Pera e del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Il 21 giugno dello stesso anno fu aperta al pubblico.[6][7] Il 12 febbraio 2007 il presidente del Senato Franco Marini e il presidente della Camera dei Deputati Fausto Bertinotti hanno inaugurato il Polo bibliotecario parlamentare, che mette in relazione con la generalità del pubblico due biblioteche cui, per più di un secolo, avevano avuto accesso solo utenti interni o autorizzati.
Funzioni
modificaGià i primi regolamenti del Senato regio attestano una specifica attenzione per la biblioteca, nell'ambito dell'amministrazione della Camera alta. Nel regolamento del 1883 fu recepita la proposta del senatore Luigi Cibrario, formulata fin dal 1863, di istituire una commissione di vigilanza sulla biblioteca.
Nel 1892 fu introdotto il primo regolamento interno della biblioteca. Il regolamento del 1900 scorporò dalla Biblioteca le funzioni, che sarebbero poi diventate dell'Archivio storico del Senato della Repubblica.
Presso la Biblioteca del Senato, ha sede la De Statutis Society costituitasi in associazione nel maggio 2018: è l'ente erede del Comitato italiano per gli studi e le edizioni delle fonti normative storiche locali (CISEFN), che era stato fondato nel 1993[8].
Raccolte librarie
modificaAccanto alle raccolte di supporto all'attività legislativa, la Biblioteca del Senato conserva un patrimonio librario e documentario di notevole interesse storico e bibliologico, frutto di acquisti, lasciti e donazioni, che comprende oggi oltre mille manoscritti, circa cento incunaboli e diverse migliaia di edizioni a stampa antiche. Si possono individuare tre categorie principali.
Legislazione preunitaria e fondi di diritto comune
modificaComprende la notissima Raccolta degli statuti e i fondi Leggi degli Antichi Stati Italiani (L.A.S.), Marinuzzi - Antico diritto siciliano, Filippo Vassalli, Ennio Cortese e Diritto comune.
Storia locale
modificaIn particolare il Fondo antico di storia locale e il Fondo dalmata Cippico-Bacotich.
Fondi personali, manoscritti e carte autografe
modificaSono presenti alcuni fondi librari e documentari appartenuti a senatori, studiosi ed esponenti della politica e della cultura italiana dei secoli XIX-XX, una organica raccolta di carte autografe del medesimo periodo, e un fondo eterogeneo di manoscritti non statutari dei secoli XIII-XX. Si distinguono i fondi dei senatori Alessandro Chiappelli, Alessandro D'Ancona[9], Francesco D'Onofrio, Amintore Fanfani, Roberto Ghiglianovich[10] e di altri personaggi celebri come Victor Zaslavsky.
Direttori
modificaDirettori della Biblioteca del Senato dalla fondazione:[11]
- Giovanni Flechia, maggio 1848 - giugno 1863
- Enrico Franceschi, giugno 1863 - febbraio 1881
- Giacinto Menozzi, febbraio 1881 - dicembre 1885
- Antonio Martini, luglio 1887 (fino a giugno 1894 bibliotecario reggente) - aprile 1904
- Fortunato Pintor, 1905 (fino al 1907 come reggente) - gennaio 1929
- Corrado Chelazzi, febbraio 1929 - maggio 1941
- Mario Bori, aprile 1942 (reggente dal 1941) - agosto 1944
- Corrado Chelazzi (incaricato di soprintendere alla Biblioteca), settembre 1944 - luglio 1945
- Carmine Starace, agosto 1945 - marzo 1955
- Giuseppe Pierangeli, giugno 1955 - novembre 1971
- Vittorio Emanuele Giuntella, 1971 - 1973
- Enrico Zampetti, 1975 - 1978[12][13]
- Carlo Chimenti, negli anni ottanta
- Maria Teresa Bonadonna Russo, negli anni novanta
- Paolo De Ioanna, maggio 2000 - gennaio 2001
- Giovanni Corradini, 2004 - 2006
- Sandro Bulgarelli, 2007 - 2013
- Renata Giannella, 2013 - 2014
- Giuseppe Filippetta, 2015 - 2017
Note
modifica- ^ MinervaWeb, numero speciale - marzo 2006.
- ^ "Dal 1870 era stato avviato il progetto – ideato dai senatori Ugo Poggi e Atto Vannucci – di creare una biblioteca «unica e singolare», che raccogliesse tutte le «leggi e le storie dei municipi italiani», cioè le fonti dello ius proprium e la storiografia locale. Era un modo di celebrare l’unità d’Italia rappresentandola come l’insieme dei Comuni italiani": Sandro Bulgarelli, Giuseppe Filippetta, Carlo Chimenti funzionario e bibliotecario del Senato. (Vitalità e destino della burocrazia parlamentare) (PDF), in Nomos. Le attualità nel diritto, n. 2, 2017, p. 12, ISSN 2279-7238 . URL consultato il 2 settembre 2016.
- ^ Biblioteca - Storia e raccolte - Dall'istituzione alla fine del XIX secolo, su Biblioteca del Senato. URL consultato il 19 gennaio 2025.
- ^ Atti parlamentari, X legislatura, Senato della Repubblica, resoconto stenografico, 17 novembre 1991, p. 87. In effetti, l'emendamento 5a.1.Tab.1.10/1 (già 5a-1.Tab.1.20) recava la firma di tutti i capigruppo del Senato (v. X legislatura, Senato della Repubblica, Disegni di legge e documenti, A.S. n. 2944-2944-bis e 3003-A/3-I, p. 7) e fu approvato in Commissione referente con il parere favorevole del Governo (X legislatura, Senato della Repubblica, Giunte e Commissioni, 30 ottobre 1991, p. 32).
- ^ Biblioteca - Storia e raccolte - Il trasferimento a Palazzo della Minerva, su Biblioteca del Senato. URL consultato il 19 gennaio 2025.
- ^ Inaugurazione della nuova Biblioteca del Senato 19 Giugno 2003, su Biblioteca del Senato. URL consultato il 2 settembre 2016.
- ^ Biblioteca - Eventi 2004. Indirizzo di saluto del Presidente del Senato Marcello Pera alla conferenza di inaugurazione di Bibliocom 2004, su Biblioteca del Senato. URL consultato il 2 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2016).
- ^ De Statutis Society, sito consultato il 30 dicembre 2022.
- ^ Egli donò alla Biblioteca del Senato «per lascito testamentario le opere di carattere storico, e in particolare relative alla storia del Risorgimento: questo fondo, prevalentemente composto da edizioni a stampa tra il XVIII e i primi anni del XX secolo, è il più antico, per acquisizione, dei fondi personali posseduti dalla biblioteca»: Senatori ebrei nel Regno d'Italia. Sala Zuccari, 25 novembre 2024, Minervaweb, Rivista online della Biblioteca "Giovanni Spadolini", n. 79 (Nuova Serie), febbraio 2025.
- ^ Biblioteca - Edizioni antiche e fondi speciali, su Biblioteca del Senato. URL consultato il 19 gennaio 2025.
- ^ Alberto Petrucciani (a cura di), Direttori della Biblioteca del Senato dalla fondazione, su AIB-WEB. Materiali per la storia dei bibliotecari italiani, 16 agosto 2015. URL consultato il 2 settembre 2016. «Tratto in parte da: Benedetto Croce in Senato, Soveria Mannelli: Rubbettino, 2002, p. 102-103 (I bibliotecari), con emendamenti e integrazioni».
- ^ Maria Teresa Bonadonna Russo (a cura di), Ricordo di Enrico Zampetti, su Associazione ex Dipendenti del Senato della Repubblica, 2105. URL consultato il 21 dicembre 2017.
- ^ Alberto Petrucciani, Zampetti, Enrico, su AIB. Pubblicazioni. Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari italiani del XX secolo, 15 agosto 2015. URL consultato il 21 dicembre 2017.
Bibliografia
modifica- La Biblioteca del Senato a Palazzo della Minerva, Biblioteca del Senato della Repubblica, Roma 2003
- Maria Teresa Bonadonna Russo, Storia della Biblioteca del Senato (1848-1950), Roma 2005
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su senato.it.
- Sito ufficiale, su senato.it.
- Biblioteca del Senato, su Anagrafe delle biblioteche italiane, Istituto centrale per il catalogo unico.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 124322018 · ISNI (EN) 0000 0001 2107 2394 · LCCN (EN) n79063270 · GND (DE) 1028874-0 · J9U (EN, HE) 987007263376205171 |
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