Body Language (Kylie Minogue)

album di Kylie Minogue del 2003

Body Language è il nono album della cantante pop australiana Kylie Minogue. È un album con suoni più sofisticati e pacati, rispetto al precedente Fever.

Body Language
album in studio
ArtistaKylie Minogue
Pubblicazione17 novembre 2003
Durata47:51
Dischi1
Tracce12
GenereDance pop[1]
Musica elettronica[2]
EtichettaEMI
ProduttoreSunny Roads, Julian Gallagher, Richard Stannard, Johnny Douglas, Baby Bash, Karen Poole, Cathy Dennis, Chris Braide, Kurtis Mantronik, Rez, Electric J
RegistrazioneMarzo - agosto 2003
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera dell'Austria Austria[3]
(vendite: 15 000+)
Bandiera della Svizzera Svizzera[4]
(vendite: 20 000+)
Dischi di platinoBandiera dell'Australia Australia (2)[5]
(vendite: 140 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[6]
(vendite: 400 000+)
Kylie Minogue - cronologia
Album precedente
(2002)
Album successivo
(2003)
Singoli
  1. Slow
    Pubblicato: 3 novembre 2003
  2. Red Blooded Woman
    Pubblicato: 1º marzo 2004
  3. Chocolate
    Pubblicato: 28 marzo 2004

Descrizione modifica

È stato definito come album Lounge con ampi riferimenti R&B, in cui Kylie toglie i panni della cantante futuristica per far posto a quella della diva sofisticata con chiari riferimenti a Brigitte Bardot. La cantante ha dichiarato di aver pensato a Brigitte Bardot come un ottimo miscuglio di classe e rock and roll, indicandola come una delle più famose pinup della storia.[7] La cantante per quanto riguarda la musica, si è ispirata a grandi nomi della musica americana come Prince, Human League per fondere il suo stile elettro-pop con elementi hip hop.[8] Ottimi i responsi dalla critica. Non ha raggiunto grandi cifre di vendita, nonostante la numero-uno inglese Slow e la nomina ai grammy per Best Dance Record, ma ha venduto circa 2 milioni di copie nel mondo.[senza fonte]

Beat Per Minute è stata omessa dal progetto Body Language, ma è stata rinominata BPM e inclusa successivamente come B-Side del singolo del 2004 I Believe In You. Un'ulteriore traccia omessa è la versione di Chocolate contenente una parte Rap. Non è stata inclusa perché alla cantante non piaceva.

Per Body Language fu offerto alla Minogue un'ulteriore brano, dal titolo Toxic, ma la cantante rifiutò e il brano fu in seguito assegnato a Britney Spears, che lo pubblicò come secondo singolo del suo quarto album In the Zone. Toxic è diventato il secondo singolo di maggior successo della Spears, nonché una delle sue canzoni più conosciute.

Tracce modifica

  1. Slow – 3:15 (Kylie Minogue, Dan Carey, Emilíana Torrini)
  2. Still Standing – 3:40 (Ash Thomas, Alexis Strum)
  3. Secret (Take You Home) – 3:16 (Reza Safinia, Lisa Greene, Niomi McLean-Daley, Hugh Clarke, Paul George, Gerard Charles, Brian P. George, Curtis T. Bedeau, Lucien J. George)
  4. Promises – 3:17 (Kurtis el Khaleel, David Billing)
  5. Sweet Music – 4:11 (Kylie Minogue, Ash Thomas, Karen Poole)
  6. Red Blooded Woman – 4:21 (Karen Poole, Johnny Douglas)
  7. Chocolate – 5:00 (Karen Poole, Johnny Douglas)
  8. Obsession – 3:31 (Kurtis el Khaleel, Mim Grey, David Billing)
  9. I Feel For You – 4:19 (Jason Piccioni, Liz Winstanley, Stefano Anselmetti)
  10. Someday – 4:18 (Kylie Minogue, Emilíana Torrini, Ash Thomas)
  11. Loving Days – 4:26 (Kylie Minogue, Richard Stannard, Julian Gallagher, Dave Morgan)
  12. After Dark – 4:10 (Cathy Dennis, Chris Braide)
Bonus track per l'Australia
  1. Slo Motion – 4:18 (Kylie Minogue, Andrew Frampton, Mark Stent, Wayne Wilkins)
Bonus track per il Giappone
  1. You Make Me Feel – 4:19 (Kylie Minogue, TommyD, Felix Howard, Marius de Vries)
  2. Slo Motion – 4:18 (Kylie Minogue, Andrew Frampton, Mark Stent, Wayne Wilkins)
Bonus track per il Nord America
  1. Cruise Control – 3:55 (Kylie Minogue, Karen Poole, Johnny Douglas)
  2. You Make Me Feel – 4:19 (Kylie Minogue, TommyD, Felix Howard, Marius de Vries)
  3. Slow (Video)
  4. Can't Get You out of My Head (Video)

Tracce non incluse nel progetto modifica

  • I'm Sorry (Kylie Minogue, Peter Gabriel)
  • Trippin Me Up (Kylie Minogue, Peter Gabriel)
  • On The Up (Kylie Minogue, Johnny Douglas, Karen Poole)
  • Beat Per Minute (BPM) (Kylie Minogue, Stannard, Gallagher)
  • My Image Unlimited (Rodrigues, Brisebois)
  • I'm Just Here For The Music (Kylie Minogue, Rodrigues, Brisebois)

Money Can't Buy Live (EP) modifica

Un EP limitato contenente tre tracce tratte dal concerto esclusivo Money Can't Buy, è stato pubblicato nei negozi americani Target. Il disco è stato pubblicato il 10 febbraio 2004 ed è stato venduto gratuitamente con l'acquisto dell'album.

  1. Can't Get You out of My Head (Live)
  2. Slow (Live)
  3. Red Blooded Woman (Live)

Classifiche modifica

Classifica (2003/2004) Massima
posizione
Australian ARIA Albums Chart 2
U.S. Billboard Top Electronic Albums 2
Greek International Albums Chart 3
South African Albums Chart 3
Argentine Albums Chart 6
Official Albums Chart 6
Swiss Albums Chart 8
Belgian Albums Chart 10
German Albums Chart 11
Portuguese Albums Chart 14
Dutch Albums Chart 19
Irish Albums Chart 19
New Zealand RIANZ Albums Chart 23
French Albums Chart 31
Finnish Albums Chart 32
Canadian Albums Chart 38
U.S. Billboard 200 42
U.S. Billboard Comprehensive Albums 42
Japanese Oricon Albums Chart 43
Italy Albums Chart 47
Polish Albums Chart 49

Note modifica

  1. ^ (EN) Chris True, Body Language, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 25 gennaio 2018.
  2. ^ Kylie Minogue: La principessa impossibile, su Ondarock. URL consultato il 29 giugno 2022.
  3. ^ (DE) Kylie Minogue - Body Language – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 5 aprile 2023.
  4. ^ swisscharts.com, http://www.swisscharts.com/search_certifications.asp?search=Kylie+Minogue+Body+Language.
  5. ^ http://www.aria.com.au/pages/aria-charts-accreditations-albums-2003.htm
  6. ^ Certified Awards, su bpi.co.uk.
  7. ^   Minogue, Kylie, Body Language Live, Parlophone, 2003. Body Language Live documentary, album launch press conference.
  8. ^ Brian Ives, Bottomley, C., Kylie Minogue: Disco's Thin White Dame, su vh1.com, 24 febbraio 2004. URL consultato il 21 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2006).

Collegamenti esterni modifica

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