Il Boschera è un vitigno a bacca bianca italiano autoctono, originario della zona di Vittorio Veneto, in provincia di Treviso.

Boschera
Dettagli
Paese di origineBandiera dell'Italia Italia
Colorebianca
Bandiera dell'Europa Europa
Ampelografia
Degustazione

Questo vitigno produce un'uva a bacca bianca, particolarmente adatta all'appassimento, che era chiamata anche uva del prete[1].

Per la sua particolare qualità, a seguito di ricerche coordinate dall'Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano Veneto, dal 1992 l'antico vitigno è iscritto nel Registro Nazionale delle Varietà di vite e fa parte dei DOC di Colli di Conegliano e Torchiato di Fregona[2].

Nella ampelografia generale della provincia di Treviso del 1870 la Boschera era segnalata coltivata da tempo antico nelle zone di Conegliano e Vittorio Veneto[3].

Viene coltivato in vigne alte a ridosso dei boschi, produce poca uva.

Gli acini hanno una scorza dura e puntinata, un sapore fruttato e una marcata acidità.

Assieme al Glera e al Verdiso viene passito su graticci e vinificato a Pasqua, producendo il Torchiato di Fregona Docg che vanta una storia secolare nel paese di Fregona, ai piedi della Foresta del Cansiglio.

La vinificazione ritardata di uve passite è quasi un obbligo data l'elevata acidicità di questa uva, che altrimenti darebbe un vino povero e facilmente deperibile.

Dal 2003 si cominciano ad avere le prime produzioni di Boschera in purezza, grazie all'evoluzione delle tecniche di vinificazione e a particolari tecniche di raccolta e lavorazione dell'uva.

Il Boschera è un vino bianco di colore giallo paglierino dorato, delicato, leggermente aspro, fruttato con sentori di mela acerba. Luigi Veronelli, famoso enologo italiano, lo ha descritto come "un brivido verde, minerale e vegetale[4].

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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