Pioverno
Pioverno – Veduta
Pioverno – Veduta
La chiesa della B.V delle grazie nel 1966.Scatto di Donato Maieron
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Divisione 1Friuli-Venezia Giulia
Divisione 2Udine
Divisione 3Venzone
Amministrazione
CapoluogoPioverno
Territorio
Altitudine237 m s.l.m.
Superficie2,1 km²
Abitanti191 (2020)
DensitàErrore nell'espressione: carattere di punteggiatura "," non riconosciuto ab./km²
Divisioni confinantiOsoppo,Venzone, Carnia, Campolessi, Ospedaletto
Altre informazioni
LingueItaliano, Friulano
Fuso orarioUTC+1
Cl. sismica1
Nome abitantiPiluveresi
PatronoVergine delle grazie
Giorno festivo6 marzo
Sito istituzionale

Pioverno (Piluver in friulano standard, Pluvèr nella variante locale) è una frazione del comune italiano di Venzone.È situata sulla riva sinistra del fiume Tagliamento, e conta 191 abitanti[1], il cui nome è piluveresi.

Geografia fisica

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Territorio

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Pioverno si trova a 237 metri sul Livello del mare nella Val Tagliamento, a ovest del capoluogo Venzone.L'abitato è situato sotto il Monte Plauris e vienne oscurato spesso dal Monte San Simeone, oltre il fiume.sotto la montagna di Pioverno sono presenti molte piccole colline moreniche create dai piccoli torrenti confluenti al Tagliamento.

Il primo insediamento dell'attuale pioverno risale al 700 d.c , con rsti di piccoli edifici in uratura e un primitiva cappella, e successivamente menzionato in un documento come "paese fluviale a metà della montagna alleato del forte",in volgare friulano "PAISUM FLUVIAL METAT MONT SOCIS DE FUART", in cui la parola forte è riferita al vicino Forte di Osoppo.Nel 1520 è inoltre menzionato nel manoscritto in friulano "Cartufule e curtìs" (Patata e coltello), interessante e misteriosa opera letteraria in cui viene più volte menzionato un certo Egidio Valent da Pioverno, nobiluomo, nel friulano del manoscritto "Źili Valenth di Plòver".Plòver è uno dei vari nomi tradizionali di Pioverno. Il paese ha sempre avuto un ruolo importante negli scambi di merci lungo il fiume Tagliamento, come testimonia la casa Verceni-Valent, di recente ristrutturazione.Di enorme importanza è anche la villa Sedrani-stel, edificio neogotico degli inizi del '900.Fra il 1735 e il 1739 venne eretta la Chiesa della Beata Vergine delle Grazie, poi ampliata nel 1800 e rasa al suolo dal terremoto[2]. Il Terremoto del Friuli del 1976 distrusse il 75% dell'abitato, che in gran parte fu ricostruito nuovo.Qui,come in quasi tutti i paesi del Friuli colpito, venne allestita una tendopoli, ma con le scosse di settembre molti abitanti, a causa dei rischi di crollisia di edifici pericolanti che di parti della montagna, furono trasferiti provvisoriamente a Lignano Sabbiadoro. Dopo la ricostruzione del paese si è accentuato il fenomeno dello spopolamento, con famiglie che andavano a vivere nei comuni limitrofi (Gemona, Forgaria nel Friuli, Trasaghis) o si spostavano nella Bassa.

Monumenti

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Chiesa della beata vergine delle grazie

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Dopo la ricostruzione post-sisma, che aveva interessato parte del campanile e la facciata della chiesa.il campanile precedente, crollato nel terremoto , era alto 39 metri, ma ne rimase solo parte della base, e oggi è alto 19 metri.La facciata si lesionò gravemente e venne riedificata prendendo ispirazione dalle chiesette della zona, come la non lontana Chiesetta di Santa Caterina.Il nuovo edificio è stato riaperto alculto nel 1989, come quasi tutte le chiese danneggiate del Friuli.

  • Sagra del paese a metà agosto, dal 11 al 14 del mese, ogni anno