Campionato sudamericano di rugby 2019

41º campionato sudamericano di rugby a 15

Il campionato sudamericano di rugby 2019 (in spagnolo Sudamericano de Rugby 2019; in portoghese Campeonato Sul-Americano de Rugby de 2019) fu il 41º campionato continentale del Sudamerica di rugby a 15. Il torneo, organizzato da Sudamérica Rugby, si tenne in sede itinerante dall'11 al 25 maggio 2019 tra sei squadre, da cui il soprannome di Sei Nazioni sudamericano[1].

Campionato sudamericano di rugby 2019
Competizione Sudamericano
Sport Rugby a 15
Edizione 41ª
Organizzatore Sudamérica Rugby
Date dall'11 maggio 2019
al 25 maggio 2019
Partecipanti 6
Formula A gironi incrociati
Risultati
Vincitore Argentina XV
(35º titolo)
Secondo Uruguay XV
Terzo Bandiera del Cile Cile
Statistiche
Incontri disputati 9
Cronologia della competizione

Il formato di torneo fu quello dell'edizione precedente: le sei squadre furono ripartite in due gironi da tre ciascuno e la squadra di ogni girone incontrò le tre dell'altro girone, e i risultati concorsero a formare una classifica unica. Per la prima volta dal 2013 la vittoria arrise all'Argentina, che vinse il torneo con una propria selezione ai cui giocatori non fu conferita presenza internazionale; per la squadra biancoceleste fu la trentacinquesima affermazione nel torneo e il trentanovesimo titolo continentale, ivi comprese le quattro vittorie nella Sudamérica Cup[2].

Le divisioni inferiori del torneo non ebbero luogo.

Il valore delle marcature, come stabilito da World Rugby nel 2017, è: 5 punti per ciascuna meta (7 se trasformata), 7 punti per la meta tecnica, 3 punti per la realizzazione di ciascun calcio piazzato, idem per il drop[3]. Il sistema di classifica fu quello dell'Emisfero Sud corretto alla francese: per ogni incontro 4 punti per la vittoria, 2 per il pareggio, 0 per la sconfitta più eventuali bonus di un punto per la sconfitta con sette punti o meno, e per la squadra che marchi tre mete più dell'avversaria.

Squadre partecipanti

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Conference “A” Conference “B”
  Brasile Argentina XV
  Cile   Paraguay
  Colombia Uruguay XV

Risultati

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1ª giornata

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Luque
11 maggio 2019, ore 15:30 UTC-4
Paraguay  10 – 66
referto
  BrasileStadio Eroi di Curupaytí
Arbitro:   Francisco González

Medellín
11 maggio 2019, ore 15 UTC-5
Colombia  3 – 79
referto
Argentina XVStadio Cincuentenario
Arbitro:   Gonzalo Ventoso

Santiago del Cile
11 maggio 2019, ore 19 UTC-4
Cile  32 – 39
referto
Uruguay XVOld Grangonians Club
Arbitro:   Pablo de Luca

2ª giornata

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San Paolo
18 maggio 2019, ore 16 UTC-3
Brasile  19 – 38
referto
Uruguay XVStadio José Liberatti
Arbitro:   Damián Schneider

San Miguel de Tucumán
18 maggio 2019, ore 15:30 UTC-3
Argentina XV55 – 3
referto
  CileTucumán Lawn Tennis
Arbitro:   Santiago Altobelli

Medellín
18 maggio 2019, ore 20 UTC-5
Colombia  43 – 13
referto
  ParaguayStadio Cincuentenario
Arbitro:   Santiago Romero

3ª giornata

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Belo Horizonte
25 maggio 2019, ore 16 UTC-3
Brasile0 – 62
referto
Argentina XVStadio Independência
Arbitro:   Francisco González

Montevideo
25 maggio 2019, ore 18 UTC-3
Uruguay XV38 – 24
referto
  ColombiaStadio Charrúa
Arbitro:   Frank Méndez

Luque
25 maggio 2019, ore 15:30 UTC-4
Paraguay  10 – 53
referto
  CileStadio Eroi di Curupaytí
Arbitro:   Juan Pablo Federico

Classifica

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Pos Squadra G V N P PF PS DP BMP Pt
1 Argentina XV 3 3 0 0 196 6 +190 3 15
2 Uruguay XV 3 3 0 0 115 75 +40 1 13
3   Cile 3 1 0 2 88 104 −16 2 6
4   Brasile 3 1 0 2 85 110 −25 1 5
5   Colombia 3 1 0 2 70 130 −60 1 5
6   Paraguay 3 0 0 3 33 162 −129 0 0
  1. ^ (ES) Os Tupis defenderán el cetro regional, su sudamerica.rugby, Sudamérica Rugby, 2 maggio 2019. URL consultato il 9 maggio 2019 (archiviato il 4 maggio 2019).
  2. ^ (ES) Argentina XV, claro campeón, su sudamerica.rugby, Sudamérica Rugby, 26 maggio 2019. URL consultato il 26 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2021).
  3. ^ (EN) World Rugby announce sweeping rule changes to speed up the game, in Irish Independent, Dublino, 18 novembre 2016. URL consultato il 23 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).

Collegamenti esterni

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