Drop (rugby)
Un drop goal è una delle azioni che frutta punti nel rugby, sia a 15 che a 13. Si segna in una situazione di gioco aperto, calciando il pallone dopo averlo lasciato rimbalzare sul suolo e facendolo passare in mezzo ai pali e al di sopra della traversa.[1]
Il suo valore in termini di punteggio è di tre punti nel rugby a 15 e uno nel rugby a 13, dove è più frequentemente chiamato "field goal". Dopo un drop realizzato, la ripresa del gioco è affidata alla squadra che l'ha subito, con un calcio da centrocampo. Se il tentativo di drop non dovesse andare a buon fine, il gioco continua seguendo le normali regole (drop-out dalla linea dei 22 metri se la palla esce dal campo, viceversa il gioco continua a meno che un difensore non effettui un toccato a terra nella propria area di meta, senza passare l'ovale, in questo caso verrà giocato un drop-out a favore della squadra in difesa).
Un drop può essere tentato in qualsiasi momento, purché il pallone sia in gioco. La squadra difendente può impedirne la realizzazione, o placcando il calciatore prima che questi scagli il pallone tra i pali, o ponendo il proprio corpo tra ovale e pali (chiaramente pochi istanti dopo l'impatto tra pallone e piede del calciatore).
Rugby a 15 modifica
È un'azione non rara da ammirare in una partita di rugby a 15. Tuttavia, qualora una squadra si ritenga più forte della sua avversaria nel gioco aperto, essa prediligerà certamente la possibilità di provare ad andare in meta.
Vi sono scuole rugbystiche che ne fanno ampio uso, dal Sudafrica all'Inghilterra, soprattutto vista la presenza di specialisti assoluti del gesto tecnico (negli ultimi anni, da Jonny Wilkinson a François Steyn). Altre culture rugbystiche, invece, prediligono il gioco alla mano o l'uso del piede solo per calci tattici, punizioni e trasformazioni: la Nuova Zelanda, ad esempio, sotto di due punti a pochi minuti dalla fine del quarto di finale dei Mondiali del 2007 contro la Francia, avrebbe potuto sfruttare il piede di Nick Evans per ribaltare la situazione, ma gli All Blacks preferirono tentare un disperato raggiungimento della linea di meta.
Drop storici modifica
- Joël Stransky, nella finale del Mondiale 1995 contro gli All Blacks, a Johannesburg, segnò il drop che portò il risultato finale sul 15-12 e diede al Sudafrica la Coppa del Mondo;
- Jonny Wilkinson, nella finale del Mondiale 2003 contro i Wallabies, a Sydney, realizza il drop decisivo a pochi istanti dalla fine del secondo supplementare, fissando il risultato sul 20-17;
- Jerry Guscott, con la maglia dei British Lions, nel secondo fondamentale match contro gli Springboks, nel tour sudafricano dei Lions nel 1997;
- Jannie de Beer, nel quarto di finale del Mondiale del 1999 contro l'Inghilterra, realizza ben 5 drop;
- Stephen Larkham, nella semifinale del Mondiale del 1999 realizza un drop da 48 metri che consente ai Wallabies di accedere alla finale, che poi vinceranno;
- Ronan O'Gara durante la partita Galles - Irlanda del Sei Nazioni 2009 realizza il drop che consente all'Irlanda di battere il Galles e realizzare il Grande Slam
- Andrea Marcato durante la partita Italia - Scozia del Sei Nazioni 2008;
- Andrew Miller nella 3ª partita del girone B del Mondiale 2003 contro le Figi realizzò un drop da 52 metri di distanza facendo registrare un nuovo record internazionale per il drop calciato da più lontano nella storia del rugby[senza fonte].
- Gert Peens, al Sei Nazioni 2002 durante il match tra Irlanda e Italia, segnò un drop goal da oltre 50 metri stabilendo un record mondiale, che verrà superato da Andrew Miller nel 2003.
Rugby a 13 modifica
Nel rugby a 13, da quando il suo valore fu ridotto da due a un punto negli anni settanta, il drop viene usato prevalentemente per uscire da una situazione in cui il punteggio è bloccato.
La sua funzione è stata riscoperta in Australia, da quando è stato introdotto nella National Rugby League il golden point, simile concettualmente al golden goal calcistico.
Note modifica
- ^ (EN) Rugby Vocabulary
Voci correlate modifica
Collegamenti esterni modifica
- (EN) Drop kick, su news.bbc.co.uk.