Caratteristiche di albedo di Titano

Voce principale: Titano (astronomia).

Segue una lista delle albedo presenti sulla superficie di Titano. La nomenclatura di Titano è regolata dall'Unione Astronomica Internazionale; la lista contiene solo caratteristiche ufficialmente riconosciute da tale istituzione.

Le caratteristiche di albedo di Titano portano i nomi di luoghi mitici in varie culture.[1] Sono state tra le prime caratteristiche della superficie del satellite per cui l'IAU abbia stabilito un nome nel 2006. Sono state individuate grazie alle riprese fotografiche dei primi sorvoli ravvicinati della sonda Cassini.

Prospetto modifica

Albedo Eponimo Latitudine Longitudine Diametro
Aaru Aaru - I campi dei defunti nella religione egizia. 10° N 340° W 0 km
Adiri Adiri - L'aldilà del popoli della Melanesia. 10° S 210° W 0 km
Aztlan Aztlán - Mitica terra d'origine degli Aztechi. 10° S 20° W 0 km
Belet Belet - L'aldilà che per i malesi si raggiunge attraversando un ponte di fiori. 5° S 255° W 0 km
Ching-tu Ching-tu - Il paradiso del Buddismo. 30° S 205° W 0 km
Dilmun Dilmun - Il Giardino dell'Eden per i Sumeri. 15° N 175° W 0 km
Fensal Fensal - La mitica dimora di Frigg nella mitologia norrena. 5° N 30° W 0 km
Mezzoramia Mezzoramia - Leggendaria oasi di felicità nel deserto africano nel racconto Le avventure del Signor Gaudenzio di Lucca di Simon Berington. 70° S 0° W 0 km
Quivira Quivira - Città leggendaria nel sud-ovest degli attuali Stati Uniti cercata da Francisco Vázquez de Coronado e altri esploratori. 0° N 15° W 0 km
Senkyo Senkyo - Reame della serenità nella cultura giapponese. 5° S 320° W 0 km
Shangri-La Shangri-La - Luogo immaginario del Tibet descritto nel romanzo Orizzonte perduto di James Hilton. 10° S 165° W 0 km
Tsegihi Tsegihi - Luogo sacro dei Navajo. 40° S 10° W 0 km
Xanadu Xanadu - Luogo incantato descritto nel poema Kubla Klan di Samuel Taylor Coleridge. 15° S 100° W 3400 km

Note modifica

  1. ^ (EN) Le regole di nomenclatura dal sito dell'UAI., su planetarynames.wr.usgs.gov. URL consultato il 31 agosto 2009.

Collegamenti esterni modifica

  Portale Sistema solare: accedi alle voci di Wikipedia sugli oggetti del Sistema solare