Casasco d'Intelvi
Casasco d'Intelvi (Casàsch in dialetto comasco[4][N 1], AFI: /kaˈzaʃk/) è un municipio[5] di 474 abitanti del comune italiano di Centro Valle Intelvi, in provincia di Como.
Casasco d'Intelvi municipio | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Como |
Comune | Centro Valle Intelvi |
Territorio | |
Coordinate | 45°56′37.25″N 9°04′32.66″E |
Altitudine | 822 m s.l.m. |
Superficie | 4 km² |
Abitanti | 474[1] (31-3-2017) |
Densità | 118,5 ab./km² |
Frazioni confinanti | Castiglione d'Intelvi, San Fedele Intelvi |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 22023 (già 22022) |
Prefisso | 031 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cod. catastale | B942 |
Targa | CO |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona F, 3 237 GG[3] |
Nome abitanti | casaschesi |
Cartografia | |
Fino al 31 dicembre 2017 ha costituito un comune autonomo.
Il suo territorio è diviso in due entità, la maggiore dove è inserito il centro storico, l'altra costituita da boschi e alpeggi, separate tra loro dall'area appartenente al comune di Cerano d'Intelvi.
Storia
modificaGli annessi agli Statuti di Como del 1335 riportano il “comune de Casascho” tra le località facenti parte della pieve d'Intelvi[6]. Pieve di cui Casasco non fece più parte nel 1644, anno in cui il comune risultò invece inserito nel territorio dei “Cinque Comuni della Mezena”, ossia un raggruppamento che, all'interno del Contado di Como del Ducato di Milano, vedeva la partecipazione dei cinque comuni di Cerano, Mezzena, Pigra, Schignano e, appunto, Casasco[6].
Sempre inserito nel territorio dei Cinque Comuni, nel 1751 Casasco risulta comprendere anche i cassinaggi di “Cassina Bresera di sopra”, “Cassina Bresera di sotto” e “Cassina Bresa"[6]. Nello stesso anno, nonostante il 21 giugno 1647 Casasco avesse ottenuto la redenzione dall'infeudazione previo concordato di pagamento quindecennale in denaro, il comune risultava soggetto a una tassa annuale a favore dei conti Andreotti, ai quali la Valle Intelvi era stata concessa in feudo nel 1713[6]. Il motivo alla base di tale annualità rimase tuttavia ignoto[6].
A partire dal 1757 Casasco fece parte della pieve d'Isola, entro cui risultò anche al momento della formazione della provincia di Como della Lombardia austriaca (1786)[7].
Un decreto di riorganizzazione del Regno d'Italia napoleonico datato 1807 sancì l'annessione di Casasco al comune di Castiglione[8], decisione che fu tuttavia abrogata con la Restaurazione[9].
Nel 1863 il comune assunse la denominazione di Casasco d'Intelvi[10], dicitura che assunse anche in seguito all'aggregazione nel neonato comune di Centro Valle Intelvi, avvenuta il 1º gennaio 2018.
Simboli
modificaLo stemma del comune di Casasco d'Intelvi era stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 6 ottobre 2003.[11]
«Semipartito troncato: il primo, di rosso, alle lettere maiuscole C ed I, ordinate in fascia, d’oro, alternate dalla stella di sei raggi, dello stesso; il secondo, d'oro, ai due lupi passanti, di nero, allumati di rosso, uno sull'altro; il terzo, di azzurro, al faggio privo di foglie, al naturale, nodrito nella pianura di verde.»
Il gonfalone municipale era un drappo di giallo con la bordatura di verde.
Monumenti e luoghi d'interesse
modificaArchitetture religiose
modificaGià attestata come sede di una parrocchia della pieve d'Intelvi durante la visita pastorale del vescovo Feliciano Ninguarda alla fine del XVI secolo[12], la chiesa di San Maurizio è di origine romanica[13]. Il suo aspetto attuale si deve ad alcuni interventi eseguiti nel XV secolo[13] e, successivamente, tra il 1853 e il 1931[14].
Collocata alla destra del campanile e in posizione sopraelevata rispetto alla strada, la chiesa si presenta con una facciata rivestita in lastre di pietra grigia nella parte inferiore e con paraste in travertino e specchiature intonacate e dipinte in quella superiore[14].
Internamente, la chiesa è a singola navata, conclusa da un'abside semicircolare orientata verso nord e caratterizzata dalla presenza di quattro nicchie laterali con altrettante cappelle, delle quali la prima a sinistra conserva un dipinto di Fermo da Caravaggio[14][15]. Sempre nella prima cappella a sinistra, l'altare (XVI secolo) proviene dalla chiesa milanese di Santa Maria delle Grazie.[13] La navata si compone di due ampie campate sostenute da colonne in finto marmo e coperte da volte a calotta impostate su pennacchi[15]. Una volta a semicalotta ricopre invece il presbiterio[15].
Oratorio della Vergine del Carmelo
modificaCostruito e rielaborato a più riprese[13] tra la seconda metà del XVI secolo e il Settecento,[16] l'oratorio della Vergine del Carmine si presenta come un edificio barocco[17]. L'unica navata è divisa in tre campate con volte a botte, mentre le cappelle laterali sono rettangolari.[16] Il presbiterio, dietro cui si sviluppa un ampio locale aggiunto successivamente alla realizzazione della zona dell'altare[18], è coperto da una volta decorata da stucchi realizzati da Giulio Quaglio[16].
Dal presbiterio si accede al campanile, torre a pianta quadrata realizzata in muratura che, sui quattro lati esterni del campanile, è lasciata a vista in piccole specchiature situate al di sotto della cella campanaria[16].
Architetture civili
modificaNel centro storico del paese si trovano ancora costruzioni civili databili tra il Seicento e al Settecento.[13][17]
Lungo la strada per Erbonne si trova l'ex-crotto Fuin, fondato nel 1848, teatro della cattura di Andrea Brenta.[19]
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaDemografia pre-unitaria
- 1751: 231 abitanti[6]
- 1771: 209 abitanti[7]
- 1799: 260 abitanti[8]
- 1805: 290 abitanti[8]
- 1809: 295 abitanti (prima dell'aggregazione a Castiglione)[8]
- 1853: 465 abitanti[9]
Demografia post-unitaria
Abitanti censiti[20]
Cultura
modificaMusei
modificaDa ricordare il Museo della Civiltà Contadina.
Note
modificaEsplicative
modifica- ^ sia nell'ortografia moderna che in quella classica
Bibliografiche
modifica- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2017.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 155, ISBN 88-11-30500-4.
- ^ Statuto comunale di Centro Valle Intelvi, su comune.centrovalleintelvi.co.it.
- ^ a b c d e f Comune di Casasco, sec. XIV - 1757 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 30 aprile 2020.
- ^ a b Comune di Casasco, 1757 - 1797 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 30 aprile 2020.
- ^ a b c d Comune di Casasco, 1798-1809 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 30 aprile 2020.
- ^ a b Comune di Casasco, 1816-1859 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 30 aprile 2020.
- ^ Comune di Casasco d'Intelvi, 1859-[1971] – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 30 aprile 2020.
- ^ Casasco d'Intelvi (Como) D.P.R. 06.10.2003 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 21 febbraio 2022.
- ^ SIUSA - Parrocchia di S. Maurizio in Casasco d'Intelvi, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 30 aprile 2020.
- ^ a b c d e TCI, Guida d'Italia [...], p. 317.
- ^ a b c Chiesa di S. Maurizio - complesso, Via Roma - Casasco d'Intelvi (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 30 aprile 2020.
- ^ a b c Chiesa di S. Maurizio, Via Roma - Casasco d'Intelvi (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 30 aprile 2020.
- ^ a b c d Oratorio della Vergine del Carmelo - complesso, Via Madonna del Carmine - Casasco d'Intelvi (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 30 aprile 2020.
- ^ a b TCI, Le province di Como e Lecco [...], p. 78.
- ^ Oratorio della Vergine del Carmelo, Via Madonna del Carmine - Casasco d'Intelvi (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 30 aprile 2020.
- ^ Bartolini, p. 56.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
Bibliografia
modifica- Touring Club Italiano (a cura di), Guida d'Italia - Lombardia (esclusa Milano), Milano, Touring Editore, 1999, ISBN 88-365-1325-5.
- Touring Club Italiano (a cura di), Le province di Como e Lecco: il Lario, le ville, i parchi, Bellagio, Menaggio, Varenna, Touring Editore, 2003, ISBN 978-88-365-2919-3.
- Franco Bartolini, I segreti del Lago di Como e del suo territorio, Cermenate, New Press Edizioni, 2016 [2006].
Altri progetti
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