Centrale idroelettrica di Isola Serafini

Centrale idroelettrica sul fiume Po

La centrale idroelettrica di Isola Serafini è una centrale idroelettrica situata nel comune italiano di Monticelli d'Ongina, in provincia di Piacenza, che produce energia elettrica per una potenza totale di 80 MW sfruttando il dislivello creato da uno sbarramento sul fiume Po presso Isola Serafini, a valle della frazione di San Nazzaro, che intercetta i due rami (uno naturale ed uno artificiale) in cui il fiume Po si divide creando un'isola artificiale. Lo sbarramento, costituito da undici luci di 30 m ciascuna, regolate da paratoie a catene e 6 ventole abbattibili, crea un dislivello variabile da 3,50 a 9 m a seconda della portata.

Centrale idroelettrica di Isola Serafini
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàMonticelli d'Ongina
Coordinate45°05′35.5″N 9°54′17.2″E / 45.093194°N 9.904778°E45.093194; 9.904778
Informazioni generali
Tipo di centraleacqua fluente
Situazioneoperativa
ProprietarioENEL - Enel Green Power S.p.A
GestoreEnel green power
Anno di costruzione1958
Macchinario idraulico
Configurazione4 gruppi turbina/ 4 alternatori
Produttore delle turbineRiva Calzoni, Franco Tosi
Tipologia delle turbineKaplan
Capacità dell'invaso1550000 m³
Salto motore netto nominale3,50 - 7,50 m
Produzione elettrica
Potenza netta80 MW
Elettricità generata nel 1958 GWh
Generatori4 alternatori
Ulteriori dettagli
ArchitettoCarlo Bobbio
Costruttoreex Società Idroelettrica Medio Adige (SIMA)
Sito internet
Mappa di localizzazione: Italia
Centrale idroelettrica di Isola Serafini
Dati aggiornati al maggio 2010

La centrale, costruita a partire dal 1958 dalla Società Idroelettrica Medio Adige (SIMA) e successivamente acquistata dall'Enelm che attualmente la gestisce, utilizza quattro turbine Kaplan di eccezionali dimensioni, di cui due prodotte nel 1957 dalla Riva Calzoni di Milano e due dalla Franco Tosi di Legnano, con una portata unitaria fino a 250 m³/s[1].
Le prime due giranti delle turbine sono a 4 pale e sono realizzate in acciaio al carbonio, parzialmente rivestite in acciaio inossidabile durante le flamizzazioni in seguito all'erosione e del diametro di 8,6 m, mentre le ultime 2 sono a 5 pale in acciaio inossidabile, sostituite nel 1985.

L'energia è prodotta da quattro alternatori ad asse verticale, due da 18 MW e due da 22 MW, i rotori dei quali hanno il diametro di 10 m.

Note modifica

  1. ^ Guido Ucelli, La Riva in cento anni di lavoro 1861-1961

Bibliografia modifica

  • Il macchinario idraulico degli impianti idroelettrici italiani, Roma, 1972, edito dal Comitato Organizzatore del 6° Symposium dell'Associazione Internazionale Ricerche Idrauliche - Sezione Macchine Idrauliche, Apparecchiature e Cavitazione, pp.154-159

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