Chiesa di San Francesco (L'Aquila)
Chiesa di San Francesco | |
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Ricostruzione di parte della facciata su fabbricato in piazza Regina Margherita | |
Stato | ![]() |
Regione | Abruzzo |
Località | L'Aquila |
Religione | Cristiana cattolica di rito romano |
Titolare | Francesco d'Assisi |
Arcidiocesi | Aquila |
Stile architettonico | romanico |
Coordinate: 42°21′10.03″N 13°24′04.44″E / 42.352785°N 13.401232°E
La chiesa di San Francesco è una chiesa scomparsa dell'Aquila, situata nel quarto di Santa Maria.
StoriaModifica
L'edificazione di una chiesa di riferimento dei francescani in città è documentata sin dai primissimi anni successivi alla fondazione dell'Aquila, nella seconda metà del XIII secolo.[1] La chiesa era situata nel locale di Machilone — dividendo lo spazio con la piccola chiesa di Santa Maria ad Civitatem —, orientata parallelamente all'attuale corso Umberto I e con la facciata rivolta sulla piazza del Palazzo; per questo motivo era anche citata come San Francesco a Palazzo.[2] L'edificio era in stile romanico con un impianto a tre navate.[2]
Nel 1444 l'adiacente convento − che occupava una vasta porzione a sud-est della chiesa − ospitò Bernardino da Siena, giunto in città su invito del cardinale Amico Agnifili.[3] Il predicatore morì il 20 maggio nella camera in cui soggiornava, all'ultimo piano del monastero, e le sue spoglie vennero immediatamente trasferite nella chiesa di San Francesco.[4] Successivamente, su pressione di Giovanni da Capestrano si decise di realizzare una più grande basilica in onore di Bernardino; il corpo del Santo vi venne traslato nel 1472.[5]
Qui furono sepolti anche Francesco da Montereale, pittore, morto a L'Aquila nel 1541, e Francesco De Marchi, primo scalatore del Gran Sasso d'Italia, morto a L'Aquila nel 1576.
La chiesa ospitava anche una cappella della famiglia Vastarini Cresi.
L'edificio subì gravi danni dal terremoto dell'Aquila del 1703 e venne radicalmente riedificata tra il 1705 e il 1722.[2] Nel 1879 venne distrutta per far posto al Palazzo del Convitto (1879-1893);[2] il convento, compresa la camera di San Bernardino, rimase in piedi venendo inglobato nei locali della biblioteca provinciale Salvatore Tommasi e dell'attiguo liceo.[1] Dopo la demolizione, parte della facciata di San Francesco venne ricostruita in piazza Regina Margherita, dove oggi è la fontana del Nettuno.
NoteModifica
- ^ a b Abruzzo Cultura, Chiesa di San Francesco, su regione.abruzzo.it. URL consultato il 16 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2017).
- ^ a b c d Stefano Brusaporci, Mario Centofanti, Il Disegno della città e le sue trasformazioni (PDF), su ing.univaq.it. URL consultato il 16 ottobre 2017.
- ^ Orlando Antonini, p. 312
- ^ Touring Club Italiano, p. 97
- ^ Orlando Antonini, p. 313
BibliografiaModifica
- Orlando Antonini, Architettura religiosa aquilana, volume I, Todi (PG), Tau Editrice, 2010;
- Touring Club Italiano, L'Italia - Abruzzo e Molise, Milano, Touring Editore, 2005;