Cielo sulla palude
Cielo sulla palude è un film italiano del 1949 diretto da Augusto Genina, basato sulla vicenda di Maria Goretti.
Cielo sulla palude | |
---|---|
![]() | |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1949 |
Durata | 111 min |
Dati tecnici | B/N |
Genere | drammatico |
Regia | Augusto Genina |
Soggetto | Elvira Psorulla |
Sceneggiatura | Augusto Genina, Suso Cecchi d'Amico e Fausto Tozzi |
Produttore | Renato e Carlo Bassoli |
Casa di produzione | ARX Film |
Distribuzione in italiano | Artisti associati |
Fotografia | Aldo Graziati |
Montaggio | Otello Colangeli e Edmondo Lozzi |
Musiche | Antonio Veretti |
Scenografia | Virgilio Marchi |
Costumi | Adriano Cambellotti e Anna Maria Feo |
Interpreti e personaggi | |
|
Per esso Genina vinse il Leone d'argento ed il Nastro d'argento al miglior regista.[1]
Trama
modificaLa povera famiglia di Luigi Goretti, bracciante agricolo, dopo molto tempo trova finalmente alloggio e lavoro nel casolare abitato dai ricchi coloni Serenelli, padre e figlio, anche se in una malsana zona paludosa, vicino a Nettuno.
In particolare il giovane e instabile Alessandro Serenelli è preso da una passione morbosa per la figlia maggiore di Luigi, Maria: infatti, dapprima cerca di attrarla con qualche gentilezza, poi tentando di usarle violenza e, respinto dalla ragazza, giunge al punto di minacciarla.
All'ennesimo rifiuto, il ragazzo l'aggredisce: come risultato della violenza, durante la quale il ragazzo si rivela in possesso di un coltello, Maria morirà dopo una lunga agonia sopportata con ferma fede e dopo aver addirittura perdonato il suo assassino. Infatti, dopo l'omicidio, quest'ultimo si pentirà immediatamente, pur venendo comunque condannato per il crimine commesso.
Produzione
modificaIl film rientra nel filone melodrammatico comunemente detto strappalacrime, allora molto amato dal pubblico italiano sebbene malvisto dalla critica cinematografica coeva, che solo negli anni settanta rivaluterà tali opere, coniando il termine neorealismo d'appendice.
Nonostante il successo ricevuto, Ines Orsini recitò soltanto in un altro film, Il segreto di Fatima del 1951 del regista spagnolo Rafael Gil.
Riprese
modificaLe riprese si sono svolte durante l'estate del 1949: gli interni furono realizzati presso gli stabilimenti di Cinecittà a Roma, mentre le scene esterne furono realizzate a Nettuno.[2]
Distribuzione
modificaIl film venne distribuito nelle sale cinematografiche italiane dal 24 novembre del 1949.[2]
Accoglienza
modificaCritica
modifica«La storia del martirio di Maria Goretti, narrata in termini agiografici, quasi di esaltazione religiosa, ma con agganci precisi al mondo umano e sociale in cui si è svolta, il mondo contadino gretto e chiuso, del principio del secolo, descritto in termini neorealistici. È il tema di questo film del dopoguerra diretto da Genina, dopo sette anni di silenzio. Ai film fascisti e bellicosi di prima si sostituisce ora un film di ispirazione cristiana, devoto, esaltato ed esaltante, ma il fondo del problema artistico non cambia.
Ora come allora l'interesse precipuo del regista va alla tecnica di ripresa, allo stile della narrazione, al decoro formale e alla cura artigiana, cosicché questo suo film, fin troppo esaltato, non è altro che un decoroso e dignitoso racconto popolare, ben condotto, ma tutto in superficie, tutto risolto nello splendore delle immagini e in un certo gusto realistico che può essere scambiato per approfondimento critico…»
Il film è stato poi selezionato tra i 100 film italiani da salvare.[3]
Riconoscimenti
modifica- 1950 - Nastro d'argento
- 1949 - Mostra internazionale d'arte cinematografica
- 1950 - Premio della Presidenza dal Consiglio dei Ministri per il miglior film italiano[4]
Influenza culturale
modificaDefinito un vecchio film costituito da «qualche sequenza polverosa» in un articolo della metà degli anni Ottanta dedicato al libro di Bruno Giordano Guerri Povera Santa, povero assassino La vera storia di Maria Goretti, dove è documentato che la bambina fu uccisa con un punteruolo dal suo assassino.[5] Nel film l'arma del delitto è chiaramente un coltello, considerato simbolo fallico già dagli antichi, concetto ripreso anche da Freud.[6] Il coltello è lo stesso col quale Alessandro, che in una scena precedente viene preso in giro dagli amici di fronte ad alcune prostitute per il suo rapporto con le donne, si stava trastullando nel tempo in cui matura l'uccisione di Maria. Uccisione che Pietro Bianchi definisce martirio della piccola (era undicenne) che «non volle cedere a un innamorato violento».[7] Gian Piero Brunetta ricorda d'altra parte che in questo film del 1949 «la critica cattolica riconosce come una sorta di bandiera alternativa al neorealismo e, al tempo stesso, come un'evoluzione più matura in direzione regionalistica».[8]
Note
modifica- ^ Mo-Net s r l Milano-Firenze, Cielo sulla palude (1949), su mymovies.it. URL consultato il 15 novembre 2022.
- ^ a b Cielo sulla palude - Film 1949, su Movieplayer.it. URL consultato il 15 novembre 2022.
- ^ Rete degli Spettatori
- ^ Cielo sulla palude Premi vinti e nomination, su ComingSoon.it. URL consultato il 15 novembre 2022.
- ^ Donata Righetti, S.Maria Goretti. Il Vaticano riapre il caso, in Il Giorno, Milano, 2 febbraio 1985.
- ^ Charles Maillant, Il codice dei sogni. Una guida affascinante per interpretare i messaggi dell'inconscio, Gli Oscar, n. 461, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, maggio 1973, pp. 123 e 207.
- ^ Pietro Bianchi, Il vecchio maestro, in Candido, L'occhio di vetro, Milano, Edizioni il Formichiere, 1979, p. 246.
- ^ Gian Piero Brunetta, Storia del cinema italiano. Volume terzo, I Testi, n. 56, Roma, Editori Riuniti, ottobre 1993, pp. 516-517.
Bibliografia
modifica- Fernaldo Di Giammatteo, Dizionario del cinema italiano. Dall'inizio del secolo a oggi i film che hanno segnato la storia del nostro cinema, Roma, Editori Riuniti, 1995, ISBN 88-359-4008-7.
Altri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Cielo sulla palude
Collegamenti esterni
modifica- Cielo sulla palude, su YouTube, 29 dicembre 2019.
- Cielo sulla palude, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Cielo sulla palude, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Cielo sulla palude, su ANICA, Archiviodelcinemaitaliano.it.
- (EN) Cielo sulla palude, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Cielo sulla palude, su AllMovie, All Media Network.
- (EN, ES) Cielo sulla palude, su FilmAffinity.
- (EN) Cielo sulla palude, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Cielo sulla palude, su BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).