Claudia Ruiz Massieu

politica messicana

Claudia Ruiz Massieu Salinas (Città del Messico, 10 luglio 1972) è una politica e avvocata messicana, presidente del Partito Rivoluzionario Istituzionale dal 2018 al 2019, segretaria generale dello stesso dal 2017 al 2018 e segretaria degli affari esteri dal 2015 al 2017.

Claudia Ruiz Massieu
Claudia Ruiz Massieu nel 2015

Senatrice del Congresso dell'Unione
In carica
Inizio mandato16 agosto 2019
PredecessoreMercedes Guillén Vicente

Durata mandato1º settembre 2018 –
16 maggio 2019
SuccessoreMercedes Guillén Vicente

Presidente del Partito Rivoluzionario Istituzionale
Durata mandato16 luglio 2018 –
18 agosto 2019
PredecessoreRené Juárez Cisneros
SuccessoreAlejandro Moreno Cárdenas

Segretaria Generale del Partito Rivoluzionario Istituzionale
Durata mandato4 marzo 2017 –
16 luglio 2018
PresidenteEnrique Ochoa Reza (2017-2018)
René Juárez Cisneros (2018)
PredecessoreCarolina Monroy del Mazo
SuccessoreRubén Moreira Valdez

Segretaria degli Affari Esteri
Durata mandato27 agosto 2015 –
4 gennaio 2017
PresidenteEnrique Peña Nieto
PredecessoreJosé Antonio Meade Kuribreña
SuccessoreLuis Videgaray Caso

Segretaria del Turismo
Durata mandato1º dicembre 2012 –
27 agosto 2015
PresidenteEnrique Peña Nieto
PredecessoreGloria Guevara Manzo
SuccessoreEnrique de la Madrid

Deputata per il Distretto Federale
Durata mandato1º settembre 2009 –
31 agosto 2012

Durata mandato1º settembre 2003 –
31 agosto 2006

Dati generali
Partito politicoPartito Rivoluzionario Istituzionale (dal 1992)
UniversitàUniversità Iberoamericana, Facoltà Latinoamericana di scienze sociali, Università autonoma di Madrid e Università di Granada
Professioneavvocata, docente

Biografia modifica

Nata a Città del Messico da una famiglia di politici, il padre era José Francisco Ruiz Massieu, segretario generale del PRI nel 1999 e governatore del Guerrero dal 1987 al 1993, mentre la madre, Adriana Salinas de Gortari, è la sorella dell'expresidente del Messico Carlos Salinas de Gortari[1]. Claudia si laurea in giurisprudenza presso l'Università Iberoamericana, conseguendo poi un master in politica pubblica alla Facoltà latinoamericana di scienze sociali, un ulteriore master in diritto pubblico all'Università autonoma di Madrid e un dottorato presso l'Università di Granada[2]. Successivamente insegna diritto all'Università Anáhuac[3].

Carriera politica modifica

Entra in politica nel 1992 all'interno del Partito Rivoluzionario Istituzionale[4]. Dopo aver ricoperto cariche minori, nel 2003 è eletta deputata federale per un mandato di durata tre anni[5]. Viene nuovamente eletta tre anni dopo, nel 2009[6], entrando a far parte di diverse commissioni parlamentari, tra le quali quella dell'interno, quella della finanza e credito pubblico e quella del bilancio[7].

Nel 2012 si candida al Senato in rappresentanza dello stato del Guerrero, non risultando eletta[8]. Nello stesso anno viene però nominata dal presidente messicano Enrique Peña Nieto segretaria del turismo, carica in cui rimane fino all'agosto 2015[9], quando si trasferisce al segretariato degli affari esteri in sostituzione di José Antonio Meade[10][11].

Nel 2017, a seguito delle votazioni, viene nominata segretaria generale del PRI. Resta invariata fino al luglio 2018, quando ne diviene presidente, rimanendo per poco più di un anno[12].

Alle elezioni del 2018 è inoltre eletta senatrice[13].

Nel marzo 2023 annuncia la sua possibile candidatura alle elezioni presidenziali del 2024[14][15].

Vita privata modifica

È stata sposata dal 1997 al 2013 con Francisco Ricalde Alarcón, col quale ha avuto tre figli[16].

Onorificenze modifica

Note modifica

  1. ^ (ES) Claudia Ruiz Massieu Salinas, heredó el genio político, su El Universal, 27 ottobre 2003. URL consultato il 27 marzo 2023.
  2. ^ (ES) Claudia Ruiz Massieu Salinas, su web.archive.org, 4 ottobre 2018. URL consultato il 27 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2018).
  3. ^ (ES) Claudia Ruiz Massieu, carrera profesional de la aspirante a la presidencia en 2024, su Data Noticia, 23 marzo 2023. URL consultato il 27 marzo 2023.
  4. ^ (ES) Retrato hablado: Claudia Ruiz Massieu, la política corre por sus venas, su Excelsior, 4 ottobre 2015. URL consultato il 27 marzo 2023.
  5. ^ (ES) Sistema de Información Legislativa-PopUp Legislador, su sil.gobernacion.gob.mx. URL consultato il 27 marzo 2023.
  6. ^ (ES) Mtra. Claudia Ruiz Massieu, su web.archive.org, 20 settembre 2016. URL consultato il 27 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2016).
  7. ^ (EN) Claudia Ruiz Massieu Salinas, su World Economic Forum. URL consultato il 27 marzo 2023.
  8. ^ (ES) Los ideales de Ruiz Massieu luchan por un lugar en el Senado - 2012, su ADNPolítico, 29 giugno 2012. URL consultato il 27 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2012).
  9. ^ Los 45 priistas que forman el equipo de transición de Peña - 2012 - ADNPolítico.com, su web.archive.org, 6 settembre 2012. URL consultato il 27 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2012).
  10. ^ (ES) Claudia Ruiz Massieu toma posesión del despacho de la SRE, su Excelsior, 27 agosto 2015. URL consultato il 27 marzo 2023.
  11. ^ (ES) Andrea Carrillo, Claudia Ruiz Massieu, su Trigésimo sexto período de sessões da CEPAL, 4 maggio 2016. URL consultato il 27 marzo 2023.
  12. ^ (ES) Brenda Yañez, ¿Quién es Claudia Ruiz Massieu, la senadora que aspira a la presidencia en 2024?, su Expansión Política, 23 novembre 2022. URL consultato il 27 marzo 2023.
  13. ^ (ES) Sistema de Información Legislativa-PopUp Legislador, su sil.gobernacion.gob.mx. URL consultato il 27 marzo 2023.
  14. ^ (ES) Ruiz Massieu se ‘destapa’ como presidenciable de la oposición, su El Financiero, 22 marzo 2023. URL consultato il 27 marzo 2023.
  15. ^ (ES) Claudia Ruiz Massieu se destapa como aspirante a la Presidencia, su Animal Política. URL consultato il 27 marzo 2023.
  16. ^ (ES) Claudia Ruiz Massieu, la nueva Secretaria de Relaciones Exteriores, su Quién, 27 agosto 2015. URL consultato il 27 marzo 2023.
  17. ^ (ES) España otorga la Orden de Isabel la Católica a cinco ministros mexicanos, su La Vanguardia, 24 novembre 2015. URL consultato il 27 marzo 2023.

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