Simploche
figura retorica, unione di anafora ed epifora
(Reindirizzamento da Communio (figura retorica))
La simploche (dal greco συμπλοκή (symplokē), "intreccio"), indicata anche con vari calchi latini dal greco (complexio, conexio, conexum, communio[1]), è una figura retorica che combina anafora ed epifora, ripetendo parole o gruppi di parole sia all'inizio sia alla fine di ogni frase di una serie.
Di seguito alcuni esempi:
- Quis eos postulavit? Appius; quis produxit? Appius.
- Guàrdate da lodorato, lo qual ène sciordenato, / ca 'l Segnor lo t'ha vetato / guarda! / Guàrdate dal toccamento, lo qual a Deo è spiacemento, / al tuo corpo è strugimento / guarda! (Jacopone da Todi, Laudi, VI, 10-13.)
- ecco apparir Gierusalem si vede, / ecco additar Gierusalem si scorge, / ecco da mille voci unitamente / Gierusalemme salutar si sente. (Torquato Tasso, Gerusalemme Liberata, III, 3, vv. 5-8.)
Così riassume Mortara Garavelli: “Anafora, epifora e simploche sono figure del parallelismo, che è la collocazione ‘in parallelo’ di suoni, di parole, di forme grammaticali, di strutture sintattiche, di cadenze ritmiche: dei componenti, insomma, del discorso a tutti i livelli della sua organizzazione”. [2]
Note
modifica- ^ Bice Mortara Garavelli, Manuale di retorica, Bompiani.
- ^ Bice Mortara Garavelli, Manuale di retorica, Milano, Bompiani, 1997, p. 203.