Concerto per violino e orchestra n. 4 (Paganini)

Il Concerto per violino n. 4 in re minore è un concerto di Niccolò Paganini composto nell'autunno del 1829.

Concerto per violino e orchestra n. 4
CompositoreNiccolò Paganini
TonalitàRe minore
Tipo di composizioneconcerto per violino
Numero d'operaMS 60
Epoca di composizioneautunno 1829
Prima esecuzione26 aprile 1830 a Francoforte sul Meno
Durata media35 min. circa
Organico
Movimenti
  1. Allegro maestoso (Re minore)
  2. Adagio flebile con sentimento (Fa diesis minore)
  3. Rondò galante. Andantino gaio (Re minore)

Storia modifica

Il concerto fu eseguito per la prima volta in Germania, dove era stato composto mentre Paganini era in tournée.[1]. La prima "ufficiale" fu a Francoforte sul Meno il 26 aprile 1830. A detta di Louis Spohr, il concerto "un po' affascina e un po' respinge", e lo considerò un misto di "genio, infantilismo e mancanza di gusto"[1].

Paganini custodiva personalmente il manoscritto, portandolo con sé nei suoi viaggi. Dopo la sua morte, un commerciante acquistò nel 1936 la partitura dai discendenti di Paganini. La partitura orchestrale fu poi acquistata da Natale Gallini, ma nel frattempo la parte del violino solista era scomparsa. Gallini cercò la parte mancante, e alla fine la trovò in una raccolta di musica che era appartenuta a Giovanni Bottesini, il famoso virtuoso italiano del contrabbasso. Gallini consegnò poi la partitura musicale completa al figlio, il direttore d'orchestra Franco Gallini. L'opera ricevette la sua "seconda prima mondiale" il 7 novembre 1954, a Parigi, eseguita da Arthur Grumiaux.

Forma modifica

Il concerto segue la forma standard composta da tre movimenti, veloce - lento - veloce, resa popolare da Antonio Vivaldi tra la fine del XVII e l'inizio del XVIII secolo.

I. Allegro maestoso modifica

Il movimento modula da Re minore a Fa maggiore, a La minore, a Re minore, a Re maggiore. Inizia con un potente tema beethoveniano somigliante in maniera sorprendente al terzo movimento del Concerto per violino n. 6 di Antonio Vivaldi.

 

II. Adagio flebile con sentimento (attacca) modifica

Il secondo movimento è in fa diesis minore. La sezione centrale di questo movimento consiste in un dialogo tra il solista e l'orchestra, seguito da una ripetizione dell'assolo di apertura, poco variato rispetto alla presentazione originale. Il movimento termina con una coda, utilizzando bassi ostinati e terze di violino.

 

Al termine del movimento Paganini scrive "attacca", cioè suona subito il movimento successivo, senza pausa.

III. Rondò Galante. Andantino Gaio modifica

Il finale è in re minore, con una sezione centrale in si bemolle maggiore.

 

Registrazioni modifica

Note modifica

  1. ^ a b c James Leonard, All Music Guide to Classical Music: The Definitive Guide to Classical Music, Hal Leonard Corporation, 2005, p. 971, ISBN 0879308656. URL consultato il 13 maggio 2013.

Bibliografia modifica

  • Tatiana Berford e Philippe Borer, "Capolavoro allusivo", in The Strad, vol. 115, n. 1374, ottobre 2004, pp. 1032-1039

Collegamenti esterni modifica

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