Conrad Celtis
Conrad Celtis, o Konrad Celtes, pseudonimi di Conrad Pickel (Wipfeld, 1º febbraio 1459 – Vienna, 4 febbraio 1508), è stato un poeta e umanista tedesco.

BiografiaModifica
Nacque a Wipfeld sul Meno, vicino a Schweinfurt in bassa Franconia, in una famiglia di contadini.
La sua formazione culturale si basò su studi primari effettuati a Colonia e su corsi universitari svolti a Heidelberg, dove ricevette insegnamenti dai docenti Johann von Dalberg e Rodolfus Agricola. Proprio in questa fase, latinizzò il suo cognome in Celtis.[1]
Nell'anno 1486 pubblicò il suo primo lavoro, una poetica intitolata Ars versificandi et carminum ("L'arte di scrivere versi e poemi").[1]
L'anno successivo ricevette riconoscimenti da parte dell'imperatore Federico III di Sassonia, che a Norimberga lo nominò poeta ufficiale di corte e lo ribattezzò poeta laureatus.[2]
Dopo un viaggio a Cracovia svolto nel 1488, che gli consentì di approfondire le sue conoscenze nel campo matematico e astronomico, soggiornò in Italia, a Roma, a Firenze, a Bologna e a Venezia e al suo rientro in Germania s'impegnò a fondare accademie umanistiche simili a quelle presenti nella penisola.[1]
Riuscì nel suo intento nell'anno 1496, realizzando dapprima a Heidelberg la Sodalitas Litterarum Vistulana e poi successivamente in Ungheria, la Sodalitas Litterarum Hungaria.[2]
Nello stesso periodo assunse l'incarico di docente di poetica, di retorica e di filosofia presso l'Università di Ingolstadt e nelle sue lezioni insistette sul ruolo guida che avrebbe dovuto assumere la Germania, necessario sia per tenere viva la tradizione di Roma sia per portarla avanti.[3] Negli anni successivi si trasferì a Vienna, chiamato dall'imperatore Massimiliano I, dove restò fino alla morte, esercitando sempre la professione di insegnante e mettendosi in risalto anche per l'istituzione del Collegium Poetarum (1502).[1]
OpereModifica
Tra le opere più significative, tutte scritte in latino, si annoverarono una Urbs Norimberga e una Germania generalis a tematica storico-geografica, che avrebbero dovuto preparare il terreno a un'opera ancora più mastodontica, intitolata Germania Illustrata, rimasta però solo in fase embrionale. Fu invece completata la mappa delle strade militari dell'Impero romano, intitolata Tabula Peutingeriana.[2]
Di carattere spirituale oltreché umanistico risultò, invece, la Quatuor libri amorum secondum quator latera Germaniae, un genere di romanzi d'amore legati allo spirito germanico. Dello stesso genere risultarono anche i Libri odarum quator ispirati a un modello oraziano.[2]
NoteModifica
- ^ a b c d Conrad Celtis, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 24 giugno 2018.
- ^ a b c d le muse, III, Novara, De Agostini, 1964, p. 193.
- ^ (EN) Conradus Celtis, su britannica.com. URL consultato il 24 giugno 2018.
BibliografiaModifica
- (FR) Pierre Laurens (ed.) Anthologie de la poésie lyrique latine de la Renaissance (Gallimard, 2004)
- (DE) Christopher B. Krebs: Negotiatio Germaniae. Tacitus' Germania und Enea Silvio Piccolomini, Giannantonio Campano, Conrad Celtis und Heinrich Bebel, Vandenhoeck & Ruprecht, Göttingen 2005, ISBN 3-525-25257-9.
- (DE) Jörg Robert: Konrad Celtis und das Projekt der deutschen Dichtung. Studien zur humanistischen Konstitution von Poetik, Philosophie, Nation und Ich, Tübingen 2003. ISBN 3-484-36576-5
- (EN) Catholic Encyclopedia. [1]
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Conrad Celtis
Collegamenti esterniModifica
- Celtis, Conrad, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- I. B.-A., CELTIS, Conrad, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1931.
- (EN) Conrad Celtis, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Conrad Celtis, su Mathematics Genealogy Project, North Dakota State University.
- (EN) Opere di Conrad Celtis, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Conrad Celtis, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
- (DE) Celtis, Konrad scheda da Homepages der Benutzer des Rechenzentrums, sito dell'Università di Heidelberg.
- (LA) Conradus Celtis sulla Bibliotheca Augustana.
- (LA, DE) Conrad Celtis Protucius Università di Mannheim.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 64142723 · ISNI (EN) 0000 0001 0858 1223 · BAV 495/5675 · CERL cnp01302138 · ULAN (EN) 500315638 · LCCN (EN) n83041941 · GND (DE) 118519891 · BNE (ES) XX1611747 (data) · BNF (FR) cb131644122 (data) · J9U (EN, HE) 987007259527005171 · NSK (HR) 000084328 · CONOR.SI (SL) 49773667 · WorldCat Identities (EN) lccn-n83041941 |
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