Corso Porta Po
Corso Porta Po, a Ferrara, ha origini rinascimentali ed è una delle arterie principali dell'ampliamento urbanistico noto come Addizione Erculea, voluto da Ercole I d'Este e realizzato dall'architetto Biagio Rossetti alla fine del XV secolo.[1][2][3]
Corso Porta Po | |
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Inizio di Corso Porta Po dalla zona delle Barriere | |
Altri nomi | Via dei Prioni |
Nomi precedenti | Via san Benedetto |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Città | Ferrara |
Informazioni generali | |
Tipo | strada urbana |
Progettista | Biagio Rossetti |
Costruzione | XV secolo |
Collegamenti | |
Intersezioni | Viale Po Via Belvedere Via delle Barriere Corso I Maggio Via della Cittadella Via Bagaro Via Matteo Maria Boiardo Via Ludovico Ariosto Corso Biagio Rossetti |
Luoghi d'interesse | Chiesa di San Benedetto |
Mappa | |
Storia
modificaIl corso è un segmento dell'antico asse viario ideato da Biagio Rossetti che inizialmente fu chiamato via dei Prioni. Gli altri due tratti, proseguendo verso est, sono corso Biagio Rossetti e corso Porta Mare.[3]
L'asse concepito da Rossetti ebbe la funzione di dare una nuova via di attraversamento della città più a nord, al centro della zona dell'ampliamento urbanistico, per unire le aree cittadine ed i nuovi quartieri che si stavano formando dentro le mura dopo essere stati per secoli un'area extraurbana. Non nacque come progetto che comprendesse i classici cardo e decumano e si pose, invece, come nuova strada atta ad unire e separare, offrendo a chi si spostava dalle zone poste nella parte medievale a sud l'apertura ai nuovi spazi che si stavano formando a nord e nello stesso tempo l'impossibilità di proseguire su un percorso rettilineo ed obbligando a deviazioni studiate per aprire a nuove e diverse prospettive.[2]
La parte più occidentale del corso assunse l'aspetto che ci è pervenuto in seguito allo smantellamento definitivo della porta e del baluardo di San Benedetto che iniziarono attorno alla metà del XIX secolo e si poterono considerare conclusi circa un secolo più tardi, dopo le discusse opere di ricostruzione della zona delle Barriere a partire dagli anni cinquanta.[4]
Origini del nome
modificaAnticamente venne chiamata via dei Prioni perché fu lastricata con grosse pietre di Monselice (pietroni, o prioni, in dialetto veneto). In seguito divenne strada di San Benedetto poi, a partire dal 1796, con l'arrivo dell'esercito d'occupazione napoleonico ed il governo repubblicano, la via assunse il nome di corso di Porta Po. Si trova infatti nella direzione del fiume Po e la scelta fu determinata dalle direttive francesi che imponevano di togliere i riferimenti religiosi in campo toponomastico. In seguito conservò tale denominazione.[1]
Luoghi d'interesse
modifica- Chiesa di San Benedetto. L'edificio, principale luogo d'interesse del corso, venne quasi completamente distrutto durante i bombardamenti alleati della seconda guerra mondiale quindi ricostruito fedelmente, anche se gli interni denunciano la perdita delle decorazioni originali. Venne danneggiato fortemente dal terremoto dell'Emilia del 2012 e solo dal 2019 è stato riaperto al culto.[5]
- Al numero civico 24 si trova l'unico ostello presente in città.
Note
modifica- ^ a b Gerolamo Melchiorri, pp. 113-114.
- ^ a b Carlo Bassi, pp. 60-69.
- ^ a b Bruno Zevi, pp. 124-143.
- ^ Paolo Ravenna, p. 35.
- ^ Chiesa di San Benedetto, su museoferrara.it. URL consultato il 17 aprile 2020.
Bibliografia
modifica- Gerolamo Melchiorri, Nomenclatura ed etimologia delle piazze e strade di Ferrara e Ampliamenti, a cura di Carlo Bassi, Ferrara, 2G Editrice, 2009, ISBN 978-8889248218.
- Carlo Bassi, Nuova guida di Ferrara. Vita e spazio nell'architettura di una città emblematica, Ferrara, Italo Bovolenta editore (originario, nel 1981) 2G editrice (per ristampa anastatica del 2012), 2012, ISBN 8889248149.
- Bruno Zevi, Saper vedere la città. Ferrara di Biagio Rossetti, «la prima città moderna europea», Torino, Biblioteca Einaudi, 2006, ISBN 88-06-18259-5.
- Le mura di Ferrara: immagini e storia, curatore Paolo Ravenna, Modena, Panini, 1985, SBN IT\ICCU\VEA\0042366.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Corso Porta Po
Collegamenti esterni
modifica- Baluardo San Benedetto, poi Barriere, su museoferrara.it. URL consultato il 17 aprile 2020.