Gossypium
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Il cotone (Gossypium L., 1753) è una pianta arbustiva appartenente alla famiglia Malvaceae, originaria del subcontinente indiano e delle regioni tropicali e subtropicali dell'Africa e delle Americhe. Fu importata in Europa dagli arabi.
La pianta allo stato selvatico può raggiungere un'altezza superiore a 1,50 m e ha vita lunga. Viene coltivata in molti paesi per la produzione della fibra di cotone, utilizzata per la produzione di tessuti.
SistematicaModifica
Il nome generico di cotone comprende le seguenti specie, raccolte in quattro sottogeneri:
Sottogenere GossypiumModifica
Sottogenere HouzingeniaModifica
Sottogenere KarpasModifica
Sottogenere SturtiaModifica
Importanza economicaModifica
Le parti della pianta utilizzate sono:
- frutti della pianta;
- i semi (olio);
- la lanuggine attorno ai semi, (chiamata bambagia) produce fibre vegetali per la tessitura ed è, insieme alla lana, la materia più importante per l'industria tessile;
- fusto;
- steli e foglie: composti di humus organico.
ColtivazioneModifica
Le specie coltivate sono:
- Gossypium arboreum - Estremo Oriente, America
- Gossypium barbadense - America settentrionale, quasi il 10% del totale
- Gossypium herbaceum - India, Asia minore, America meridionale
- Gossypium hirsutum - Asia Centrale, Estremo Oriente, America settentrionale, circa il 90% del totale
ProduzioneModifica
Il cotone è in assoluto la prima pianta tessile del mondo. Il cotone cresce nei paesi con una stagione caldo-secca e una stagione umida (Cina e Stati Uniti producono quasi metà del totale mondiale). Le qualità migliori crescono tuttavia in Asia Centrale, dove il terreno viene bagnato con l'irrigazione. Il cotone è una pianta "annuale", con un ciclo vegetativo di circa sei mesi.
Semina, crescita e maturazioneModifica
Sul terreno, arato e pareggiato, vengono disposti i semi del cotone, con una macchina seminatrice. Dopo circa tre mesi le piante sono già cresciute e hanno l'aspetto di arbusti di media altezza. In cima agli steli ci sono grandi fiori di colore giallo pallido. Dopo la sfioritura comincia a maturare il frutto, che è una capsula. Nei tre mesi successivi si sviluppano all'interno della capsula moltissimi peli, attaccati ai grossi semi, che si avvolgono a spirale e rimangono ben compressi. Quando il frutto è maturo, i filamenti si distendono e la capsula "scoppia", cioè si apre liberando una bambagia soffice. Essa resta attaccata ai semi e a cinque "spicchi" dette logge.
Raccolta della bambagiaModifica
La raccolta della bambagia viene effettuata quando le capsule si aprono e il campo è punteggiato di fiocchi bianchi. La raccolta a mano viene praticata nei paesi poveri, dove la manodopera è abbondante. La raccolta a macchina è diffusa negli Stati Uniti e in Russia. Una persona siede alla guida di una macchina "aspiratrice" che avanza nella piantagione e aspira le capsule, che vengono accumulate in un grande cesto.
SemeModifica
Il seme di cotone è estratto dal frutto della pianta. Il seme di cotone contiene un'aldeide ad azione tossica, il gossipolo, a cui risultano sensibili equini, suini, volatili ma non i ruminanti. Nei ruminanti il gossipolo forma un complesso insolubile con la lisina, a livello ruminale, rendendo indisponibile all'assorbimento l'aminoacido legato che quindi viene eliminato insieme al gossipolo. Per questo motivo i semi di cotone vengono comunemente utilizzati solo nell'alimentazione dei ruminanti dopo essere stati privati della bambagia attraverso il processo di sgranatura. Le fibre cortee che residuano sul seme dopo la sgranatura prendono il nome di linter. Il suo utilizzo nella vacca da latte migliora sensibilmente il titolo di grasso nel latte.
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «cotone»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gossypium
- Wikispecies contiene informazioni su Gossypium
Collegamenti esterniModifica
- Gossypium, su thes.bncf.firenze.sbn.it, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
- (EN) Gossypium, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Informazioni sulla pianta, le sue varietà, la sua importanza economica su "Agraria.org", su agraria.org.
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