Dauphin Royal (1668)

Il Dauphin Royal fu un vascello di linea francese da 104 cannoni che prestò servizio nella Marine royale dal 1670 al 1698.[2]

Dauphin Royal
Particolare della poppa del vascello Dauphin Royal.
Descrizione generale
Tipovascello a tre ponti
CantiereArsenale di Tolone
Impostazionemarzo 1667
Varo29 marzo 1668
Completamentoaprile 1670
Radiazionenovembre 1699
Destino finaledemolito nel giugno 1700
Caratteristiche generali
Dislocamento1800
Lunghezza50,271 m
Larghezza14,02 m
Pescaggio6,82 m
Equipaggio9 ufficiali, e 640 tra sottufficiali e marinai (780 in tempo di guerra)
Armamento
ArmamentoArtiglieria:
  • 26 cannoni da 36 libbre
  • 28 cannoni da 18 libbre
  • 28 cannoni da 8 libbre
  • 16 cannoni da 6 libbre sul cassero e sul castello di prua
Note
dati tratti da French First Rate ship of the line 'Le Dauphin Royal' (1668) [1]
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La poppa del vascello Le Dauphin Royal.

Il vascello a tre ponti di primo rango da 104 cannoni Dauphin Royal, prima nave con questo nome, fu costruito presso l'arsenale di Tolone sotto la direzione del costruttore navale François Pomet.[1] La nave prendeva il nome dal figlio primogenito di re Luigi XV, il Delfino Luigi.[2] La nave dislocava 1800 tonnellate, era lunga 159,6 piedi francesi, larga 43,6 piedi e con un pescaggio di 20 piedi.[1] L'armamento consisteva in 28 cannoni da 38 libbre, 28 cannoni da 18 libbre, 28 cannoni da 8 libbre e 16 cannoni da 6 libbre sul cassero e sul castello di prua.[1] Il peso totale della bordata era pari a 886 libbre.[2] Impostata nel marzo 1667 fu varata il 29 marzo 1668, e completata nell'aprile 1670, entrando quindoi in servizio nella Marine royale.[1] Assegnata alla Flotta del Levante, era la seconda unità per grandezza dopo la nave ammiraglia Royal Louis che dislocava 2.400 tonnellate. Gli altri vascelli di primo rango costruiti a Tolone nel medesimo periodo come lo Spectre (1.600 t), il Royale-Thérèse e il Lys (1.500 t) erano armati da 76 a 80 cannoni. Dato il nome che portava il Royal Dauphin beneficiava di numerose particolarità come l'armamento composto da cannoni in bronzo, e la ricca decorazione della poppa.[3]

Dopo l'entrata in servizio il Dauphin Royal venne rinominato Royal Dauphin nel giugno 1671 e partecipò, nel corso della guerra dei nove anni, alla battaglia di Beachy Head il 10 luglio 1690.[1] Rinominato Dauphine Royal nel 1691, prese parte alla battaglia di Lagos il 28 giugno 1693, come nave ammiraglia del tenente generale Louis-François de Rousselet, conte di Châteaurenault, sotto il viceammiraglio Anne Hilarion de Costentin de Tourville.[1] La nave venne dismessa nel 1698 o 1699 e demolita nel giugno 1700.[1]

Annotazioni

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  1. ^ a b c d e f g h Threedecks.
  2. ^ a b c Netmarine.
  3. ^ Peter 1995, p.25.

Bibliografia

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  • (FR) Martine Acerra e André Zysberg, L'essor des marines de guerre européennes: vers 1680-1790, Paris, SEDES, 1997, ISBN 2-7181-9515-0.
  • (EN) Alain Boulaire, La Marine française : De la Royale de Richelieu aux missions d'aujourd'hui, Quimper, éditions Palantines, 2011, ISBN 978-2-35678-056-0.
  • (FR) Alain Demerliac, La Marine de Louis XV: Nomenclature des Navires Français de 1715 à 1774, Nice, Oméga, 1995.
  • (FR) Georges Lacour-Gayet, La Marine militaire de la France sous le règne de Louis XV, Paris, Honoré Champion éditeur, 1910.
  • (EN) Andrew Lambert, War at Sea in the Age of Sail 1650-1850, London, Cassell & Co., 2000, ISBN 0-85177-138-6.
  • (FR) Jean Meyer e Martine Acerra, Histoire de la marine française : des origines à nos jours, Rennes, éditions Ouest-France, 1994, ISBN 2-7373-1129-2.
  • (FR) Jean Peter, L'Artillerie et les fonderies de la marine sous Louis XIV, Paris, Economica, 1995, ISBN 978-2-7178-2885-6.
  • (FR) Jean-Michel Roche, Dictionnaire des bâtiments de la flotte de guerre française de Colbert à nos jours 1671-1870. Volume 1, éditions LTP, 2005, ISBN 978-2-9525917-0-6.
  • (FR) Michel Vergé-Franceschi, Dictionnaire d'histoire maritime, Paris, éditions Robert Laffont, 2002, ISBN 2-221-08751-8.
  • (EN) Rif Winfield e Stephen S Roberts, French Warships in the Age of Sail 1626–1786: Design, Construction, Careers and Fates, Barnsley, Seaforth Publishing, 2017, ISBN 978-1-4738-9351-1.

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