De Nobili di Sicilia

La famiglia Nobili o De Nobili è un'antica casata nobiliare con il titolo di signori e marchesi.

De Nobili
partito: di rosso e d’azzurro, al palo d’argento attraversante, col capo d’oro sostenuto dalla divisa d’argento caricata dall’aquila spiegata di nero, membrata, imbeccata e coronata d’oro
StatoRegno di Sicilia
Titoli
  • Marchesi
  • Signori di Bonagia,
  • Capitani del littorale e delle isole
  • Castellani di Erice
FondatoreGoffredo De Nobili
Data di fondazione1140
Etniaitaliana
Rami cadettiDe Nobili di Catanzaro,

De Nobili di Trapani.

Antichissima famiglia nobile italiana, discende dai De Nobili di Lucca[1]. Fu denominata de Nobili a causa del lungo dominio della Città di Lucca sua patria.

Il primo De Nobili di Lucca a trapiantarsi in Sicilia fu Goffredo De Nobili, che si stabilì a Monte Erice nel 1140 e fu nominato Capitano del litorale e delle isole dal Re Ruggero II di Sicilia[1]. Fece edificare la torre di Santa Sofia.

Nel seguito, molti De Nobili, o solamente Nobili, fiorirono in Sicilia, tra i quali si nota:

  • Baldoino De Nobili, Castellano di Erice nel 1194 e Consigliere della Regina Costanza d'Altavilla (1154-1198)[1].
  • Rodolfo De Nobili, avvocato dell'impero nel 1225[1].
  • Guglielmo De Nobili, 1º Signore di Bonagia[1].
  • Giovanni De Nobili, governatore della Camera Reginale nel 1378[1].
  • Pietro De Nobili, governatore e poi Castellano di Monte San Giuliano nel 1432[1].
  • Pietro II De Nobili, Castellano di Monte San Giuliano e primo a stabilirsi a Trapani, diventando il fondatore dell'ramo dei De Nobili di Trapani[1]. Giurato di Monte San Giuliano negli anni 1480, 1494, 1505 e 1516.
  • Pietro III De Nobili, Senatore cittadino di Trapani nel'1594 e 1605[2]
  • Giuseppe De Nobili, Gran Priore gerosolimitano di Messina nel 1733 e Cavaliere dell'Ordine di Malta[1].
  • Orfeo De Nobili, nipote di Francesco-Caterino De Nobili, ricevitore dell'ordine di Malta. Ottenne il 13 febbraio 1759 il titolo di marchese da lui chiesto e fu senatore di Trapani[2].
  • fra' Giovanni, commendatore e ricevitore di Augusta
  • fra' Giuseppe, gran priore a Messina nel 1733

Partito: di rosso e d'azzurro, al palo d'argento attraversante, col capo d'oro sostenuto dalla divisa d'argento caricata dall'aquila spiegata di nero, membrata, imbeccata e coronata d'oro.
Vedi : De Nobili di Sicilia, su Famiglie Nobili di Sicilia.

  1. ^ a b c d e f g h i Vincenzo Palizzolo Gravina, Il blasone in Sicilia: ossia, Raccolta araldica, Visconti & Huber, 1875, pp. 282-283.
  2. ^ a b Francesco Maria Emanuele Gaetani, Della Sicilia nobile., Parte III, Libro V, Palermo, Pietro Bentivenga, 1759, pp. 383-422.

Collegamenti esterni

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