Dike Aedifica S.p.A. era una azienda pubblica italiana nata per reperire fondi per il finanziamento e la ristrutturazione delle infrastrutture carcerarie, attraverso la vendita di edifici penitenziari storici, mediante gare d'appalto, leasing o project financing. Era controllata dalla Patrimonio dello Stato S.p.A. che poi è confluita nel gruppo Fintecna.[1]

Dike Aedifica
StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà per azioni
Fondazione3 luglio 2003
Fondata daPatrimonio dello Stato SpA durante il Governo Berlusconi II
Chiusura2007
Sede principaleRoma
Settoreedilizia carceraria

Storia modifica

Nata il 3 luglio 2003, con capitale sociale di 1.000.000 euro, controllata al 95% da Patrimonio dello Stato S.p.A., in seguito alla convenzione con il Ministero di Grazia e Giustizia, le vengono conferiti 11 complessi carcerari, con la finalità di valorizzare il patrimonio immobiliare dei penitenziari italiani, per reperire i fondi necessari ai programmi di edilizia penitenziaria e giudiziaria. Successivamente, Patrimonio dello Stato avrebbe dovuto conferirle altre 69 carceri dismesse e non utilizzate. A causa però dell'inattività della Dike Aedifica e ai suoi bilanci in rosso ottenuti in tutti i suoi anni di vita, il 14 giugno 2007 è stata posta in liquidazione.[2]

Progetto modifica

Il progetto iniziale, per la costruzione dei primi 11 istituti, era di 461 milioni di euro e ne prevedeva l'edificazione a Camerino, Sala Consilina, Pinerolo, Paliano, Modica, Avezzano, Sciacca, Lanusei, Nola, Mistretta e Catania,[3] per un totale di 2.955 posti. Altri 90 milioni di euro sarebbero serviti a realizzare nuovi tribunali e carceri minorili, tutti al di fuori dei centri urbani, in prossimità delle strutture dismesse.

Istituti gestiti modifica

Queste strutture avevano un valore di 150 milioni di euro.

Note modifica

  1. ^ Osservatorio Parlamentare
  2. ^ Associazione IL DETENUTO IGNOTO: Giustizia: Dike Aedifica, è fallita la società che ha mai edificato, su detenutoignoto.org. URL consultato il 21 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  3. ^ Castelli - Lunardi: 461 milioni di euro per l'edilizia carceraria, su ristretti.it, Il Sole 24 Ore, 28 giugno 2004. URL consultato il 19 agosto 2021 (archiviato il 9 agosto 2020).

Collegamenti esterni modifica

  Portale Aziende: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di aziende