Discussione:Pubblico dominio

Ultimo commento: 1 anno fa, lasciato da GiovanniFresca in merito all'argomento Aggiornamento tabelle?
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voce "Pubblico Dominio" modifica

Trovo che l'ultima sezione della pagina sul "Pubblico Dominio" non sia equa. Pone il pubblico dominio sotto una luce positiva, e questo e' un parere, non un dato di fatto. Io sono contrario al Pubblico dominio, e mi piacerebbe che la pagina riportasse anche le considerazioni che sono contrarie a questa normativa.

Daniele Tomasi - [rimosso indirizzo mail] - 7 Febbraio 2008

ho inserito il template "Questa voce o sezione non riporta fonti o riferimenti". se hai delle fonti nella quale si espone il punto di vista opposto puoi modificare tu stesso la sezione. --valepert 17:47, 7 feb 2008 (CET)Rispondi
veramente il fatto che il pubblico dominio sia positivo, non solo è indubbio ( tanto è vero che l'idea di proteggere le opere con un copyright molto lungo è recentissima ( dalla fine degli anni 70 ) e molto controversa nei mezzi con cui si è giunti ad essa ), inoltre di chi sarebbero le opere di autori antichi, se non fossero di pubblico dominio? Dei discendenti di Omero, di Hammurabi, dei Babilonesi , di popoli ormai estinti da millenni?? Scusate, ma tolgo l'avviso perchè è assolutamente senza senso Lusum scrivi!! 18:17, 7 feb 2008 (CET)Rispondi

Sono d'accordo con Lusum, però l'avviso "senzafonti" va lasciato: non c'è l'ombra di una fonte in questa voce. --Lucas 18:36, 7 feb 2008 (CET)Rispondi


E' passato un po' di tempo, sono tornato a leggere la voce per vedere se ci fosse qualche informazione su eventuali forum in cui chiedere lumi sulla proprieta' dei nomi e non dell'opera (tanto per fare un esempio, una cosa e' la proprieta' sul romanzo "Tarzan of the apes" ed un'altra e' la proprieta' del nome "Tarzan", quanto meno negli USA. Ecco, mi piacerebbe sapere come e' regolata la questione nella UE), ed ho notato che la voce "Il ruolo nella società" riporta "L'accesso pubblico alla letteratura, all'arte, alla musica, ai film, ecc., è essenziale per preservare e far progredire la nostra eredità culturale. Molti importanti lavori hanno beneficiato del potenziale creativo del pubblico dominio." Continuo ad affermare che questa frase mostra l'argomento in modo falsato. Da questa frase si ricava che le opere che non sono in pubblico dominio non permettono un progresso culturale, e questa e' una totale assurdita' perche' i riflessi culturali di un'opera si avviano immediatamente dopo la pubblicazione, visto che vengono "assimilati" da altri creativi e dai fruitori "semplici" (gli ascoltatori, i lettori, gli spettatori, il pubblico in generale). Un esempio lampante e' Superman, pubblicato nel 1938, da cui e' sorta immediatamente una industria produttiva ed un fenomeno culturale che ha segnato gli Stati Uniti d'America prima e il resto del mondo dopo (anche se forse in modo minore, anzi per meglio dire in modo differente), infatti gia' pochi mesi dopo gli epigoni erano vari decine, centinaia se contiamo tutto quel che e' stato creato sino ad ora (The Steranko History of Comics 1, editore Supergraphics, 1970, ISBN 0-517-50188-0... tanto per citarne uno, ma basta leggere un qualunque saggio sulla stoira del Fumetto statunitense o mondiale per avere il dato). Il discorso vale per qualunque argomento e qualunque settore artistico (musica, cinema, etc), l'influenza e' immediata, non si e' dovuto aspettare l'ingresso nel pubblico dominio affinche' un'opera facesse progredire la cultura e la societa' (che poi si dovrebbe anche discutere del fatto che sia un progresso o un passo indietro, e che quindi non sia il caso di parlare di influenza culturale). Le opere della letteratura gotica non ha influenzato la narrativa, il teatro, il cinema, il fumetto, etc dopo l'ingresso nel pubblico dominio, le correnti artistiche nella pittura (sceglietene una a caso, dall'espressionismo al cubismo al futurismo all'astrattismo etc) si sono influenzate in concatenazione o a vicenda in un breve intervallo di tempo, altro che 75 anni dalla morte dell'autore!!! Mi spiace ma il concetto espresso dalla prima frase non e' corretto ed e' fuorviante, ed andrebbe cancellata. In quella frase si pone una falsa sinonimia tra "l'accesso pubblico" (ossia la fruizione, che e' data dalla pubblicazione) ed il "pubblico dominio" (che e' la possibilita' per chiunque di pubblicare senza pagare). E' ovvio che la fruizione e' "essenziale per preservare e far progredire la nostra eredità culturale", ma e' falso che lo sia il pubblico dominio, perche' la sua assenza non impedisce la pubblicazione e quindi la fruizione Il pubblico dominio (ossia la possibilita' di non pagare per pubblicare un'opera) non ha "potenziale creativo", che sta nell'opera, sia che l'editore paghi o non paghi per pubblicarla. Dracula e' un'icona conosciuta a livello mondiale e che ha determinato l'interesse per il vampirismo da subito, non c'e' stato bisogno del pubblico dominio, ed e' anche interessante che e' una figura derivata, non e' il primo vampiro della letteratura, per cui oltre che un esempio di eccezionale influenza culturale generata e' anche un esempio di una influenza culturale assimilata (sempre nel breve periodo, come dissi prima per Superman). Aspetto quindi una cancellazione, per non dover tornare a leggere anche quella iperbole gratuita che e' la frase "molti importanti lavori". Infine mi scuso per la mia ignoranza sul modo di consentire che mi si possa scrivere, io inserisco qui sotto il mio indirizzo e-mail, per favore spiegatemi se e' corretto (ho visto che nel precedente intervento e' stato rimosso, ma io non ho problemi a renderlo pubblico) o cosa avrei dovuto fare. Grazie. Daniele Tomasi - danieletomasi@gmail.com - 31 Agosto 2009

(l'indirizzo e-mail era stato oscurato a scopo cautelativo, per far si che non ti fosse inviato spam; gli spammer traggono gli indirizzi facilmente scandagliando le nostre pagine) Dato che concordo, ho rimosso la sezione, tutta senza fonti e palesemente non neutrale (non che il resto della voce stia meglio, ma questi passaggi erano inaccettabili).--Trixt (msg) 22:20, 31 ago 2009 (CEST)Rispondi
come sa anche l'editore daniele tomasi, un editore può esimersi dal pubblicare opere di cui ha i diritti ( perché non commercialmente interessante, per censurarlo, per svariati motivi ), così come pure può legalmente impedire l'uso derivato di una sua opera o porre dei costi tali da risultare impossibile l'utilizzo. Ora la parte tolta non é POV, ma é semplicemente frutto di buon senso. Per questo ripristino la parte rimossa Lusum scrivi!! 23:50, 31 ago 2009 (CEST)Rispondi
Ovviamente é stata riformulata togliendo le parti senza fonti e alcuni POV Lusum scrivi!! 00:17, 1 set 2009 (CEST)Rispondi

Anche in questa forma, dove comunque alcune affermazioni sono invece corrette, il testo nella sezione "Il ruolo nella società" continua a contenere le stesse falsita' di prima: - si continua ad asserire che il pubblico dominio ha un "potenziale creativo" che non esiste dato che sta nell'opera e nella sua capacita' comunicativa; - si continua a dire che l'accesso libero e gratuito (oltretutto con un errore grammaticale passando dal singolare al plurale) e' indispensabile, come se senza di esso non ci sia stata preservazione e progresso culturale; - si continua a dire gratuitamente che "molti importanti lavori" avrebbero usufruito di questo potenziale creativo e non si cita alcunche'. Le mie motivazioni sono le stesse del mio intervento precedente, che non e' stato assolutamente invalidato da alcuna affermazione: il fatto che un editore possa determinare una censura (quindi che esista la possibilita', non la automatica effettuazione) non significa che tutti i pregi attribuiti gratuitamente (e quindi POV, che lo si voglia ammettere o no) al PubblicoDominio e che ho "smontato" nel mio intervento precedente siano reali. Inoltre si e' aggiunto anche che un editore effettua una operazione censoria se non fa utilizzare una sua proprieta' in opere derivate: questa e' proprio una assurdita', e basta un esempio: secondo questo concetto non e' giusto che l'editore dei romanzi di James Bond (tanto per dirne una, ma ci potete mettere il commissario Montalbano o chi volete) o chi ne detiene la proprieta' (che puo' essere il suo creatore se non li ha ceduti) impedisca che una parte di un romanzo o un suo personaggio vengano utilizzati in creazioni altrui. Secondo questo concetto io posso prendere un personaggio (continuiamo con Montalbano) ed utilizzarlo in un romanzo e stravolgerlo perche' questa e' una espressione di progresso culturale!!! Assurdo! Ribadisco, la sezione e' fuorviante in questa forma, propongo questa molto meno di parte: "Il pubblico dominio e' sicuramente utile in alcuni casi in cui delle opere dell'espressione umana subiscono delle limitazioni alla loro diffusione; ad esempio quando, tramite l'uso del copyright, l'accesso ad un'opera venga ostacolato per i motivi più disparati, ad esempio l'editore si esime dal pubblicare un opera per motivi economici o per bloccarne la diffusione perche non e' concorde con i suoi contenuti. La cessazione dei diritti di proprieta' consente di rimediare a questi casi censori. Bisogna inoltre far notare che spesso, anche a breve distanza di tempo, è impossibile risalire ai titolari di un'opera (ad esempio scritti pubblicati da persone morte senza eredi) per cui il ruolo del pubblico dominio è essenziale per preservare queste opere consentendone la diffusione. Le opere antiche o di popoli estinti, inoltre, hanno perso ogni forma di titolarità che non si identifichi nell'umanità." Voglio sottolineare che anch'io ho un POV sull'argomento, che non e' espresso da quanto sopra scritto tra virgolette, essendo una forma neutra, un testo in cui si comunica una possibilita' realistica di danno alla cultura. Invece, lasciandola cosi' com'e' ora, ripeto, e' espressione di un concetto di parte, e' fuorviante, e' falsa. Riguardo al sottolineare la mia attivita', io sono editore e creativo al contempo, essendo editore di me stesso e basta (sinora), e forse e' per questo che non ho la stessa opinione di Lusum. Senza approfondire troppo ora, ma disponibile ad esporla piu' in dettaglio in seguito, la mia opinione contraria al PubblicoDominio IMPOSTO (e non al pubblico dominio in toto) e' proprio perche' lo considero un favoreggiamento ad editori che non vogliono pagare diritti. A me, piccolo editore, conviene che un'opera sia in pubblicodominio, non pago i diritti a nessuno, la riprendo tal quale e la reimpagino, spendo solo per la tipografia o per i CD/DVD e ne ho TUTTI i vantaggi economici. Lo trovo immorale. Ma ora non mi importa che questo punto di vista sia espresso nella pagina di Wikipedia, mi ineterssa che pero' non avvenga il contrario, ossia osannare il Pubblico dominio attribuendogli pregi e vantaggi che non ha. Daniele Tomasi - danieletomasi@gmail.com - 1 Settembre 2009

visto che per lei

«secondo questo concetto io posso prendere un personaggio (continuiamo con Montalbano) ed utilizzarlo in un romanzo e stravolgerlo perche' questa e' una espressione di progresso culturale!!! Assurdo!»

lo riutilizzare parti di opere altrui é

«immorale»

, tralasciando il pubblico dominio, non riesco a capire cosa ci faccia su wikipedia. Nella sua riformulazione ha riutilizzato frasi mie e di molti altri contributori. Mi permetto di farle notare che é proprio sulla copia, sul lavoro collaborativo e sul riutilizzo di parti già scritte che si basa wikipedia. Quanto al pubblico dominio imposto: se lei avesse dovuto pagare i diritti da qui all'alba dei tempi ( parole, frasi fatte, concetti, insomma la cultura ) probabilmente non avrebbe scritto una riga. Oltretutto wiki ha utilizzato molte parti di opere in pubblico dominio, wikisource praticamente solo quelle e non mi pare sia "immorale". Lusum scrivi!! 12:35, 1 set 2009 (CEST)Rispondi

Ludum, sta asserendo che Wikipedia e' un'opera d'arte? Io ho lavorato per 15 anni come ricercatore in ambito universitario, nella ricerca ambientale, che come ogni ricerca e' basata sulle ricerche precedenti e che si citano in continuazione in pubblicazioni successive, anche con estratti parziali, e OVVIAMENTE nessun editore impedisce che siano citate e riportati estratti. E questo non e' assolutamente legato al pubblico dominio, perche' le pubblicazioni scientifiche vengono poste in vendita dall'editore. Al contempo nessuno oserebbe ripubblicare una pubblicazione tale e quale perche' sarebbe insensato, visto che e' disponibile sul mercato, e perche' ingiusto verso chi ne detiene la proprieta' di riproduzione. Se qualcuno mette a disposizione i suoi scritti e li rende immediatamente di pubblico dominio lo fa di propria volonta', non perche' la legge lo impone dopo 75 anni dal suo decesso. Su questa forma volontaria di pubblico dominio, che e' lo stesso di Wikipedia, io sono favorevolissimo. Sono favorevole anche al pubblico dominio su opere di cui non esistono proprietari, sia che siano tradizione popolare sia per la loro antica generazione. Ma sono contrario ad una legge che imponga di eliminare la proprieta' da qualcosa che l'autore potrebbe volere venga gestita economicamente dai suoi discendenti. E sono contrario al giustificarla dicendo che questo impedirebbe il progresso culturale, che e' una cialtronaggine, dato che sarebbe solo favoreggiamento di editori che non vogliono pagare il lavoro altrui, anche se ereditato. Per cui non c'e' alcuna contraddizione tra quanto faccio e quanto dico, e se ho utilizzato delle frasi della formulazione e' perche' sono le sole parti che ritengo eque e non di parte. E questo, se rilegge il mio intervento, l'ho anche detto nelle prime righe. Io non ho mai cancellato nulla dalla voce perche' non ritengo che unilateralmente lo debba fare un singolo, casomai, come e' successo, qualcun altro che legga i vari interventi presenti nella discussione e quindi intervenga in base a quel che ritiene giusto, altrimenti si continuerebbe al rimbalzo "togli/metti" tra me e lei. Ritengo di aver contribuito suggerendo un testo che, contrariamente a quello che critico, non sia di parte ne' verso la mia opinione ne' verso la sua, ora lascio giudicare agli altri, non a lei o a me. Saluti. Daniele Tomasi - danieletomasi@gmail.com - 1 Settembre 2009

in wikipedia ci sono testi di opere in pubblico dominio come ad esempio le voci dell'enciclopedia britannica del 1882. Storicamente il copyright é nato come l'eccezione al pubblico dominio, non viceversa, tanto é vero che una volta il copyright durava 14 anni dalla pubblicazione dell'opera ( prima legge del copyright statunitense ). E' il copyright ad essere "strano" non il pubblico dominio. Ribadisco wiki é composta sia di testi volontariamente immessi, sia da testi "per legge" divenuti di pubblico dominio. Lusum scrivi!! 14:51, 1 set 2009 (CEST)Rispondi
le ricordo che tutto quello che scrive é sotto CC-by-SA, e potrebbe essere rielaborata nei modi più disparati, incluso lo sfruttamento commerciale. Lei sta contribuendo nel modo che ritiene "poco adatto" Lusum scrivi!! 14:54, 1 set 2009 (CEST)Rispondi

Lei evidentemente non ha letto quello che ho scritto: ho spontaneamente inserito il mio pensiero qui, e quindi coerentemente con quello che ho scritto nel precedente intervento ho volontariamente inserito un mio scritto in pubblico dominio. In ogni caso, lei sta tendendo a far diventare questa discussione incentrata sul mio comportamento, che credo non sia di interesse alcuno. Non mi importa del suo giudizio sul copyright e sul pubblico dominio, mi importa che Wikipedia sia una enciclopedia che esprima posizioni equilibrate. La sezione a cui lei ha contribuito non lo e', e' faziosa e fuorviante. Questo rende Wikipedia, fosse anche solo per un milionesimo della sua composizione, faziosa e fuorviante. Daniele Tomasi - danieletomasi@gmail.com - 1 Settembre 2009

non é questione di essere faziosa, la questione é semplice, come fa wikipedia ad essere contraria al pubblico dominio quando vive anche di pubblico dominio? :E wikisource vive solo di pubblico dominio? Lusum scrivi!! 17:22, 1 set 2009 (CEST)Rispondi

Wikipedia non deve essere contraria, deve esprimere in modo equo una informazione, e in quella sezione non lo fa, per colpa di chi l'ha scritta. Daniele Tomasi - danieletomasi@gmail.com - 1 Settembre 2009

(intervento personale) Wikipedia é nata per diffondere la cultura libera, nascendo da movimenti come il software libero nati a causa di leggi sulla proprietà intellettuali sempre più restrittive e ponendosene come alternativa. Lessig, il creatore della licenza che utilizziamo é stato colui che più si é battuto contro il Sonny Bono act per il prolungamento della durata del copyright. Lusum scrivi!! 19:55, 1 set 2009 (CEST)Rispondi
detto questo chiudo qui.. Lusum scrivi!! 19:58, 1 set 2009 (CEST)Rispondi
Tu chiudi pure, ma intanto abbiamo nella voce la pubblicazione del pensiero di Lusum e non della realtà. Non sto qui a spiegarti come un'opera con licenza CC-BY-SA (che è sempre protetta da copyright, solo che l'autore ha ceduto alcuni diritti), sia più libera di un'opera nel pubblico dominio, perché tanto è fiato sprecato, hai già scolpito il tuo pensiero. Va beh, prima o poi qualcuno si occuperà di anche di questa voce.--Trixt (msg) 20:57, 1 set 2009 (CEST)Rispondi
ho inteso solo salvaguardare i pilastri di wiki e mi sono lasciato prendere dalla discussione. Se una parte terza vuole metterci le mani nessun problema. Lusum scrivi!! 21:40, 1 set 2009 (CEST)Rispondi

Salvaguardare i pilastri di Miki? Come se io la stessi attaccando ? Lei se lo e' sognato, come chiunque puo' vedere da tutte le sue e le mie affermazioni. Quello che io ho messo in dubbio e' la sua equita' nell'esporre un parte dell'argomento "Pubblico dominio". Se va a vedere qui http://it.wikipedia.org/wiki/Aiuto:NPOV alla sezione "Neutralita' e fonti" ci sono proprio le caratteristiche corrispondenti alla sezione "Il ruolo nella società": uso di giudizi, valutazioni, comparazioni, graduazioni di valore, commenti, deduzioni, superlativi, espressione del suo punto di vista, e due sezioni prima, in "Esempi e raccomandazioni" al punto 2 viene scritto "Una voce non conterrà mai giudizi perentori del tipo: "il capitalismo è il male del nostro tempo", perché, indipendentemente dalle idee di un soggetto e da quanto consenso può raccogliere intorno a sé, in Wikipedia devono essere presenti solo voci che seriamente, oggettivamente e lealmente descrivano la realtà dei fatti e delle situazioni, senza giudizi storiografici e col supporto di fonti autorevoli e dati attendibili." Ho proposto una alternativa al suo testo POV che e' neutrale perche' non lo rovescia ma semplicemente parte dal suo testo e ne elimina gli assolutismi che sono di parte. Spero che anche altri e non solo Trix si leggano tutta la discussione, prendendo visione delle mie e delle sue affermazioni e decidano non chi appoggiare perche' d'accordo col mio o suo POV, ma quale delle due forme sia neutrale nell'esposizione dei fatti. Considerando quanto scritto in una delle citazioni che ho ripreso dalla pagina di aiuto, ossia "... in Wikipedia devono essere presenti solo voci che seriamente, oggettivamente e lealmente descrivano la realtà dei fatti e delle situazioni, senza giudizi storiografici e col supporto di fonti autorevoli e dati attendibili." faccio notare che in nessuna delle due forme, quella di Lusum e quella mia, c'e' il supporto di fonti autorevoli, pero' solo una delle due corrisponde a "oggettivamente e lealmente descrivano la realtà dei fatti e delle situazioni." Saluti. Daniele Tomasi - danieletomasi@gmail.com - 2 Settembre 2009

Se possiamo gentilmente calmarci tutti, forse rusciamo a rendere buona questa voce, ciò che dovrebbe essere per i wikipediani un ben "partecipato" interesse. Ho rollbaccato le aggiunte successive alla rimozione di Trixt perché ciò che era uscito dalla porta stava rientrando dalla finestra. Se ci sono fonti, usiamo quelle. --Fantasma (msg) 02:37, 2 set 2009 (CEST) PS: Wikipedia stessa è la migliore possibile dimostrazione dell'utilità sociale del PD, o comunque delle licenze libere; non serve mettere "sotto pressione" la voce, basta mostrare cosa si è potuto costruire senza il copyright di lucro.Rispondi

Io sono calmissimo, basta leggere i miei interventi con tono calmo e diventa lampante. ^_^ Faccio solo notare una cosa riguardo al P.s.: il fatto che il PD possa esser utile ed abbia permesso di costruire ottime cose e' innegabile, ma non corrisponde al concetto espresso dallo scritto che criticavo, dove si affermava una iperbole che estremizzava il concetto (tipo "se i violenti sono tutti uomini, allora tutti gli uomini sono violenti"), ossia che senza il PD non fosse possibile costruire ottime cose, che il PD e' indispensabile, cosa negabile e che ho cercato di esprimere in questo dibattito. A presto. Daniele Tomasi - danieletomasi@gmail.com - 2 Settembre 2009

  1. "tutti" vuol dire "tutti", non soltanto "alcuni"; comprende perciò, ad esempio, anche me; anche se a me nella foga, senza certo volerlo, non è scappato alcun giudizio di cialtronaggine a proposito dell'opinione dell'interlocutore. Leggendolo con calma infatti io non me ne sono irritato, perché quello che mi interessa non è l'opinione dell'utente, ma solo che la voce sia corretta (ed attualmente non lo è). Ma non mi sorprendo che i toni, non per questo legittimamente, si elevino. Ma a toni bassi si lavora meglio e statisticamente la voce esce migliore.
  2. Il mio PS era infatti rivolto a chi sta per diversa foga trasfondendo in voce quella passione che, chi più chi meno, tutti condividiamo o non saremmo qui. --Fantasma (msg) 03:22, 2 set 2009 (CEST)Rispondi

No, no, era proprio voluta, ma non era da intendersi cosi'. Riporto la mia frase intera "Ma sono contrario ad una legge che imponga di eliminare la proprieta' da qualcosa che l'autore potrebbe volere venga gestita economicamente dai suoi discendenti. E sono contrario al giustificarla dicendo che questo impedirebbe il progresso culturale, che e' una cialtronaggine, dato che sarebbe solo favoreggiamento di editori che non vogliono pagare il lavoro altrui, anche se ereditato." E' una sottigliezza ma e' importante: non ho affermato che e' l'opinione opposta alla mia ad essere una cialtroneria, ma lo e' una specifico concetto che vorrebbe giustificarla e che e' volutamente falso (perche' siano falsi l'ho esposto nei miei primi due interventi lunghi). La cialtronaggine e' da riferirsi a quegli editori e a chi CONSCIAMENTE li appoggia che sanno quale tornaconto ne avrebbero. Non era quindi riferita a Lusum (non do' per scontato che voglia appoggiare qualche editore, non conoscendolo ne sapendo chi sia), mi spiace che sia stata recepita cosi' e sicuramente andava specificata meglio, ma era voluta. E scritta con calma estrema !!! ^_^ A presto. Daniele Tomasi - danieletomasi@gmail.com - 2 Settembre 2009

La posizione di molti fra i sostenitori del PD ha, e non è un mistero, molti punti in comune con quella rappresentata, ad esempio a proposito proprio della trasmissibilità successoria. Che poi faccia comodo anche a qualche editore non è la ragione per cui questa posizione è - diciamo così - abbastanza diffusa in questa comunità. Ad ogni modo, stiamo appunto voltando pagina, quindi cambiamo argomento.
La strutturazione attuale della voce ricalca quella della non memorabile versione inglese, aggiungendovi forzature che quella al momento non ha (o non ha più). Dato che come ovvio questa voce ha per WP una discreta importanza, qualsiasi aiuto è gradito. Anticipata gratitudine a chi vorrà migliorarla :-) --Fantasma (msg) 04:41, 2 set 2009 (CEST)Rispondi

Sezione tratta da un sito IMSPL ( licenza GFDL) modifica

Sul sito IMSLP (che è rilasciato con licenza GFDL) c'è una disamina approfondita dei vari diritti nazionali in tema di Pubblico Dominio. L'originale si trova alla pagina http://imslp.org/wiki/Pubblico_dominio#Copyright_statunitense_per_opere_pre-1923

Il lavoro, a mio giudizio pregevole, è nato da esigenze in campo musicale e meriterebbe una più approfondita revisione su questa voce per considerarla valida anche negli altri campi--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 08:18, 17 lug 2008 (CEST)Rispondi

In realtà bastava leggerlo per togliere almeno quelle frasi che con Wikipedia non c'entravano affatto - vedi mio edit in voce. E comunque non vedo un apporto di fonti degno di questo nome. --84.15.44.154 (msg) 10:55, 9 giu 2009 (CEST)Rispondi

Ho trovato un interessante articolo, sulla wikipedia inglese a proposito del giorno del dominio pubblico, e mi sono affrettato a tradurla e ad inserirla, anche perchè in questo 2012 abbiamo qui in Italia numerose celebrazioni per questo giorno, non ritenevo necessario creare un'intera nuova voce. Spero potrà essere un valido contributo a questa voce, intanto, buon 2012 a tutti!! Life'n'death (msg) 16:19, 1 gen 2012 (CET)Rispondi

Dominio pubblico modifica

Non ho mai capito quali fonti abbiamo per parlare di pubblico dominio invece che di dominio pubblico come sembrerebbe logico in italiano: lo statuto di Europeana è una fonte piuttosto autorevole che usa dominio pubblico, però non so se l'autorevolezza valga anche per le scelte linguistiche, dato che non c'è scritto chi l'abbia tradotto in italiano e in certi passaggi la traduzione m'è parsa un po' frettolosa (ma non nel titolo, di sicuro). --Nemo 11:37, 15 mag 2010 (CEST)Rispondi

Aggiornamento modifica

Mi piacerebbe capire se le tabelle del PD sono aggiornate ad adesso (2010), dato che si parla del 1937 (per cui presumo siano state fatte nel 2008). Dato però che ci sono alcune date fisse per motivi a me oscuri (1923), chiedo qui prima di aggiornare io stesso... --Aubrey McFato 11:20, 29 set 2010 (CEST)Rispondi

Pubblico Dominio Antiscadenza modifica

Dato che nel Pubblico Dominio non ricadono solo le opere dai diritti d'autore scaduti, bensì anche quelle opere di autori che rinunciano volontariamente ai diritti d'autore, propongo di menzionare nel capitolo "Diniego di interesse", dove si parla solo di inventori, anche quegli autori di opere letterarie (se ne cominciano a vedere solo da poco) sostenitori del cosiddetto PDA (Pubblico Dominio Antiscadenza) promosso dal progetto Anticopyrightpedia (come penso sarebbe giusto menzionarlo anche nella voce anticopyright)

In definitiva il PDA (Pubblico Dominio Antiscadenza) viene così definito per differenziarlo dal normale PD delle opere di autori dai diritti scaduti, ed è in pratica annoverabile come una sorta di anticopyright (non è pertanto un semplice no-copyright), dal momento che gli autori aderenti al progetto rilasciano le proprie opere in PD come protesta contro la proprietà intellettuale.

Due sono per ora gli autori che hanno rilasciato il proprio libro autoprodotto in PDA:

  • Nudo ma felice - L'autore Nudo ma felice rinuncia volontariamente ai diritti d'autore donando la propria opera "Incontri nudi ma felici" al Pubblico Dominio Antiscadenza come azione anticopyright contro la proprietà intellettuale. Sperimenta modalità di esistenza condivise e porta in viaggio costante con se stesso un laboratorio a ciel aperto di Permacultura.
  • Rosella Federigi di origine labronica, laureata in filosofia, ha pubblicato "D'istanti di versi" il primo libro anticopyright all'insegna del PDA del progetto Anticopyrightpedia (all rights renounced) ed è autrice di poesie e testi critici sulle sperimentazioni inerenti il rapporto arte-scienza.

Mentre altri sostenitori del progetto sono:


Scusate ma secondo me in questa sezione si è andati oltre, cosa serve scrivere un intero capitolo su sta cosa? Sembra più pubblicità che altro, bastava un accenno, una menzione con link. Dato che sono casi senza rilevanza pratica (è un semplice pubblico dominio, come quello con scadenza di termini), propongo un ridimensionamento di questa parte, snellendo parecchio il paragrafo. --Elninopanza (msg) 20:37, 22 ott 2013 (CEST)Rispondi
Il PDA è una nuova visione del Pubblico Dominio in Italia che vede già diversi autori aderenti e sostenitori al progetto: non è affatto una cosa irrilevante, edè un PD molto differente da quello normale perché all'insegna dell'anticopyright, ma un anticopyright non pirata ma che si realizza attraverso la "rinuncia volontaria ai diritti d'autore" (all rights renounced). In pratica il PDA rappresenta il PD degli autori viventi: non è legale perché fino ad oggi la legge non lo prevede in quanto la legge difende il copyright in tutte le sue forme, ma non è neanche illegale perché la pratica della rinuncia volontaria ai diritti d'autore è consentita e normalmente esercitata, per cui diciamo che il PDA è semplicemente "lecito" o se volete "possibile". All'utente Laurentius che aveva cancellato il paragrafo adducendo come ragione "voce non enciclopedica" dico che non ne capisco le ragioni: è ovvio che non è "ancora" una voce enciclopedica per essere quello del PDA (Pubblico Dominio Antiscadenza) un progetto relativamente nuovo (la sua nascita risale al 2010), tuttavia è pubblicamente riconosciuto e propagandato a più riprese anche dalla stampa http://www.anticopyrightpedia.org/?p=5708 a ancora qui http://www.anticopyrightpedia.org/?p=5556 e i libri (autoprodotti e rilegati a mano) degli autori che hanno pubblicato sotto questa "antilicenza" sono provvisti di Codice SBN del Sistema Bibliotecario Nazionale (vedi ad esempio il libro "D'istanti di versi" di Rosella Federigi che è sia in catalogo OPAC http://opacsol.comune.livorno.it/SebinaOpac/Opac?action=search&thAutEnteDesc=Federigi%2C+Rosella&startat=0 che nella rete di BIBLIOLANDIA http://bibliolandia.comperio.it/opac/detail/view/bibliolandia:catalog:458046) per cui sono testi consultabili presso le biblioteche pubbliche. Secondo me il PDA, oltre ad essere un paragrafo del PD, meriterebbe una voce apposita. --Alias mimmo (msg) 15:08, 14 mar 2014 (CET)Rispondi
Vedo che ti rendi conto anche te che «è ovvio che non è "ancora" una voce enciclopedica per essere quello del PDA (Pubblico Dominio Antiscadenza) un progetto relativamente nuovo». Magari è anche una buona idea, eh. Ma finché non avrà una diffusione significativa (e due autori *non* lo sono), non ha senso parlarne su Wikipedia. - Laurentius(rispondimi) 12:53, 15 mar 2014 (CET)Rispondi
Erano solo 2 autori all'epoca in cui fu aggiunto il pezzo alla voce PD (circa 1 anno fa), mentre ora gli autori aderenti al progetto che hanno pubblicato la loro opera in PDA sono al momento in 15 di cui 10 appaiono qui: http://www.anticopyrightpedia.org/forum/viewforum.php?f=16&sid=6d982228fadfa84d0c8bbae088c8bf37 e altri 5 che hanno partecipato al 1° libro anticopyright AA.VV. li trovi nella descrizione del testo qui: http://www.anticopyrightpedia.org/forum/viewtopic.php?f=16&t=433 per cui credo che il PDA si meriti di essere citato nella voce PD. --Alias mimmo (msg) 11:52, 17 mar 2014 (CET)Rispondi

Il testo è stato purgato del materiale promozionale e dell'animazione. Rivolgo un caldo invito alla serietà, sapendo che può essere colto e che pertanto non c'è ragione di non coglierlo. Grazie anticipatamente per la cortesia -- g · ℵ (msg) 19:22, 14 mar 2014 (CET)Rispondi

Ciao Gianfranco, la serietà consiste nel discutere le voci modificandole non nel cancellarle, soprattutto quando ci sono fondate motivazioni a sostegno: quella che chiami animazione non è qualcosa di pubblicitario ma semplicemente il logo ufficiale del progetto e il capitolo non è affatto materiale promozionale bensì informazione. Ora per dimostrarti che ho raccolto il tuo invito, vado a modificare il capitolo togliendo delle cose che possono sembrare promozionali, però ti prego di non cancellarlo più e di discutere le eventuali modifiche che intendi proporre, con molto senso civico e collaborativo. Ti ringrazio e ti invio un caro saluto. --Alias mimmo (msg) 19:41, 14 mar 2014 (CET)Rispondi
no, no, calma: i tuoi edit sono già stati rollbaccati più volte, la tua voce è stata cancellata, sai perfettamente che non è materiale adatto per Wikipedia. Hai tutto ben chiaro. Fermati qui. Te lo chiedo amichevolmente, ma fermamente. O ti fermi o vieni fermato, e non sarebbe piacevole per nessuno -- g · ℵ (msg) 19:58, 14 mar 2014 (CET)Rispondi

PDA è un'iniziativa a sostegno del rilascio delle proprie opere nel pubblico dominio. Questa è tutt'altro che un'idea nuova, tant'è che nella categoria PD-user su Commons (contenente i file rilasciati in PD dagli utenti) ci sono in questo momento 235.310 file, e commons:Category:CC-Zero arriva a 519.699. In questo contesto, PDA è un'iniziativa meritoria ma di rilevanza minima. Vi auguro buona fortuna, ma non ha senso descriverlo in questa voce. - Laurentius(rispondimi) 13:41, 15 mar 2014 (CET)Rispondi

Ciao Laurentius, ormai agisci per "partito preso" il che non è un bell'agire, smentendo quanto appena scritto da Gianfranco nella mia pagina di utente, riguardo il fatto che non ci sarebbero prevenuti in Wikipedia. Ti dico subito che non condivido i tuoi metodi di confronto: secondo me prima si discute e poi semmai si revisiona o si cancella -:) Dato l'accaduto, non mi viene più voglia di scrivere nulla; cmq dimostri anche una certa incompetenza in materia, perché tanto per dirne una, hai citato 2 "licenze" che rientrano nella normativa del PD anglosassone (quindi, in quanto licenze legali, agiscono a difesa del copyright) che in Italia sono del tutto inapplicabili: la nostra differente normativa è basata sull'irrinunciabilità del diritto morale di paternità, mentre viceversa, nel PD anglosassone queste licenze hanno valore giuridico dal momento che chi intende rilasciare un'opera in PD è "obbligato" a rinunciare alla paternità della stessa. In Italia il PD esiste SOLO per le opere di autori che sono morti da oltre 70 anni e l'estensione del PD alle opere di autori viventi non è prevista, ed ecco perché il PDA non è affatto una cosa, come dici tu, irrilevante o non originale: tutte quelle numerose opere che tu dici rilasciate in PD tramite le licenze che hai citato, avranno forse valore per i paesi anglosassoni (ma dubito anche questo se fatte da italiani non soggetti alle loro normative) ma non certo per noi in Italia. Il PDA, mettendo in luce questo limite e contrastando questa assoluta strenue difesa del copyright da parte della giurisprudenza italiana, agisce con altrettanta determinazione da "antilicenza" e quindi da anticopyright dimostrando, con la rinuncia volontaria (e non rinuncia "obbligata" come in USA) che gli autori aderenti al progetto PDA sono totalmente disinteressati e contrari alla proprietà intelletuale e quindi sono per una vera libera cultura. Purtroppo c'è molta miopia nella voce PD nel senso che è del tutto inadeguato a descrivere il PD italiano che, praticamente, non viene neanche in considerazione, generando poi quei fraintendimenti in cui sei caduto anche tu, delle licenze anglosassoni (aggiungo per la cronaca che è notizia di solo pochi giorni fa la pubblicazione della Decreto legislativo 21.02.2014 n° 22, G.U. 11.03.2014 col quale viene esteso il diritto d'autore, ben inteso quello in vita non quello dopo morto, da 50 a 70 anni). Detto questo chiudo qui la mia "breve" collaborazione e auguro a tutti (te compreso -:)) un buon proseguimento. --Alias mimmo (msg) 15:56, 15 mar 2014 (CET)Rispondi
Non agisco per partito preso, agisco dopo essermi preso il tempo di informarmi sulla questione, prima del mio primo intervento di qualche settimana fa. Per inciso, che non in tutti i paesi esista la possibilità di rilasciare un'opera nel pubblico dominio è ben noto, infatti il template PD-Utente riporta che Nei casi in cui questo non sia legalmente possibile: Garantisco a chiunque il diritto di utilizzare, modificare e riprodurre quest'opera, con ogni scopo o finalità e senza alcuna condizione a meno che tale utilizzo non sia in contrasto con la normativa dello Stato di riferimento, mentre la CC0 è pensata appositamente per affrontare questo problema: essenzialmente è un "pubblico dominio" scritto in maniera legalmente solida, anche per le giurisdizioni in cui non è possibile rilasciare davvero nel pubblico dominio. - Laurentius(rispondimi) 16:36, 15 mar 2014 (CET)Rispondi
Quello che dici è palesemente falso e un inutile tentativo per giustificarti, perché si sa bene che entrambe le licenze non possono superare i limiti della giurisdizione di un paese sovrano (ci mancherebbe altro!) e la cosa, tra l'altro, è chiaramente indicata nelle clausole stesse. Quindi non solo non ti sei ben informato prima di agire (come sostieni in modo arrogante di aver fatto), ma non sai neanche ammettere un errore (bis peccat qui crimen negat) e tra le altre cose hai offeso anche l'ottimo lavoro di sintesi del tuo collega Gianfranco. Spero solo che ci sia un giudizioso amministratore in ascolto, disposto a ovviare al "mal tolto" ripristinando le parti erroneamente cancellate (fossi in te lo farei da me per dimostrare la buona fede) -:) --Alias mimmo (msg) 17:14, 15 mar 2014 (CET)Rispondi
Mah. - Laurentius(rispondimi) 17:26, 15 mar 2014 (CET)Rispondi
Ah ah ah... Questa proprio non me l'aspettavo: non per mancare di rispetto, ma un amministratore (Phantomas) che ripristina le cancellazioni di chi riesce a rispondere solo "Mah" ad una discussione e tra l'altro senza dare le proprie motivazioni... altro che buon senso!--Alias mimmo (msg) 10:20, 17 mar 2014 (CET)Rispondi
Le mie motivazioni le ho già esposte. Il PDA è chiaramente non enciclopedico (e che siano 2 o 15 gli autori cambia poco, sono comunque pochissimi). Sulle altre questioni, secondo me sbagli, ma non è questo il posto dove discuterne. - Laurentius(rispondimi) 17:21, 17 mar 2014 (CET)Rispondi

Open Source e Software Libero modifica

Nella voce si trattano i termini Open Source Software e Free Software come sinonimi. Questo e' sbagliato: mentre l'Open Source e' strettamente inerente al discorso della proprieta' intellettuale, quindi piu' pertinente alla voce, il discorso del Free Software riguarda la licenza d'uso, che poco ha a che vedere con la proprieta' intellettuale. Quindi un software puo' avere il codice sorgente aperto e distribuito con esso, pero' potrebbe essere comunque necessario pagare per poterlo utilizzare, quindi non il software sarebbe open ma non free

la frase linka alle due voci, non credo che possiamo metterci a fare questa disamina qui, perché questa è la voce sul PD, non sui software; credo che sia sufficiente per ora linkare alle voci di dettaglio -- g · ℵ (msg) 19:25, 14 mar 2014 (CET)Rispondi

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Aggiornamento tabelle? modifica

Le tabelle non sembrano aggiornate. In teoria dovremmo essere al 1952 come anno limite in Europa, ma sembra che siano aggiornate al 1945. Qualcuno ha maggiori informazioni? Vanno aggiornate? --GiovanniFresca (msg) 12:44, 23 giu 2022 (CEST)Rispondi

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