Discussioni utente:MM/archivio6

Ultimo commento: 18 anni fa, lasciato da Ediedi in merito all'argomento Foligno e Barnocchi

Articoli nei nomi dei comuni francesi modifica

Ciao Marina. Due cose a) mi sono accorto che quando viene spostata una pagina il software non riconosce più le indicazioni per il corretto ordinamento alfabetico della categorie. Quindi se Baleine è categorizzata come Baleine, dopo lo spostamento a La Baleine finirà sotto la L. Il "trucco consiste nell'aggiungere "|Baleine" solo dopo lo spostamento; se fosse già presente allora occorre eliminare le categorie, salvare, reintrodurle e risalvare. 2) Io e Retaggio stiamo sistemando gli articoli davanti ai nomi e per avere sott'occhio la situazione, quando completiamo un dipartimento segnamo un OK vicino al nome del dipartimento nella la lista che si trova in Progetto:Amministrazioni/Comuni francesi. Ti adegueresti anche tu a questa prassi? Ciao --TierrayLibertad 13:40, ott 1, 2005 (CEST)

Sì, credo che ci siamo capiti. Comunque, se vuoi avere un esempio pratico di come faccio io guarda la cronologia di La Ville-du-Bois. Intanto sto sistemando l'ordinamento dei comuni del dipartimento della Manica --TierrayLibertad 13:49, ott 1, 2005 (CEST)
Sì, il problema si presenta per ogni spostamento (anche per l'accento quindi). Per ora ne faccio un po'. Poi sicuramente mi stufo prima di finire. Per cui dacci cmq un'occhiata alla fine --TierrayLibertad 13:54, ott 1, 2005 (CEST)

In che categoria? modifica

Ciao MM in che categoria metteresti questo articolo? Dittico di Stilcone --Lotho2 20:06, ott 2, 2005 (CEST)

ok fatto Che ne dici del articolo? --Lotho2 23:32, ott 4, 2005 (CEST)

Hai ragione va bene. Posso anche aggiungere un aggancio a Caludiano con il suo panegirico De Consulatu Stilichonis che ne dici?--Lotho2 22:43, ott 5, 2005 (CEST)

Telamoni da aiutare > da cancellare modifica

Hai fatto benissimo, mi era sfuggito (leggasi: non avevo controllato :P) che esistesse già la voce. Ciao, Salvatore Ingala (dimmelo) 20:13, ott 2, 2005 (CEST)

Ciao MM

avevo già segnalato qui a Snowdog i vandalismi sulla voce effettuando un rollback ancora prima di quello da te effettuato. Credo tu abbia la voce in watchlist ma mi chiedo se non sia comunque il caso di bloccare la pagina come suggerivo a Snow. Ciao e grazie -- Pap3rinik (..chiedi ad Archimede) 10:29, ott 7, 2005 (CEST)

Oooopss!!! Per eccesso di autorevolezza :-) mi ero autoconvinto (senza controllare) tu fossi admin (potrei sempre proporti per il ruolo, però... ;-)) Ciao e scusa il misunderstanding -- Pap3rinik (..chiedi ad Archimede..) 20:33, ott 8, 2005 (CEST)

Immagini in Edicola modifica

No, no, fai pure, anzi scusa ma prima per la fretta non avevo letto tutto l'articolo e non me ne ero reso conto. Fai pure tutte le altre modifiche che ritieni necssarie. Grazie per gli auguri, shaka 14:45, ott 8, 2005 (CEST)

Aiutino? modifica

Dopo un paio di giorni oggi ho dato un'occhiata al bar, ne ho ricavato un po' di frustrazione e il bisogno di una lustrazione: hai tempo di darmi una mano? :P

A parte gli scherzi: ho sistemato i redirect e riscritto l'articolo su Lustro e lustrazione, consultando un paio di fonti che avevo qui sottomano, però l'articolo è tuttora meno che minimo: ho pensato che se tu avessi tempo/voglia/varie_ed_eventuali di dargli un'occhiata... Credo di aver cassato il riferimento alla suovetaurilia: è un rito che avveniva durante le lustrazioni? Di quella ho reminescenze liceali, ma delle lustrazioni proprio no. Vabbè, a presto! --Fede (msg) 18:02, ott 8, 2005 (CEST)

Wow, grazie a te! --Fede (msg) 19:59, ott 8, 2005 (CEST)
PS. Vista la penuria di admin, che ne pensi di una candidatura?

scusa puoi dare un'occhiota qua stile e vedere se la parte archeologica è corretta. grazie Enne 13:20, ott 9, 2005 (CEST)

allora ricapititoliamo

  • 1 cito: Onestamente sono perplessa. Il concetto è denso di significati e credo che sia impossibile darne conto in un paragrafo e dato che si tratta di un concetto più legato alla storia dell'arte lascerei fuori l'archeologia.

e

cito:Non mi sembra assolutamente vero, comunque, che questa "moda" o "stile", o persino "tipo", che dir si voglia, non sia in archeologia "studiato nella sua storia": la cosa non mi suona corretta, visto che la ricostruzione storica (a partire dai dati materiali) è l'oggetto degli studi archeologici.

1 Perfettamente d'accordo sul fatto che riguardi più la storia dell'arte, però l'archologia a parte gli sconfinamenti, tratta di civiltà che bene o male hanno creato degli stili anche se noi ne conosciamo pochissimo e quello che sappiamo lo sappiamo più da fonti indirette che da opere prime. Dello stile da quello che ne so in archeologia si tende a parlare di stile come di un tratto sintomatico, come ad esempio le caratteristiche non estetiche di un manufatto tipo un manico o un beccuccio di una forma particolare, utile per datare un reperto, ora s'è questo lo stile propio dell'archeologia questo motivo riccorrente non ha in sè delle qualità cioè un valore che permette di riconoscere la visione del mondo propia dell'artista o di un epoca (che da un manico e un beccuccio non credo che si ricavi la visione del mondo), ora in storia dell'arte lo stile ha delle qualità e viene studiato nella sua evoluzione, in archeologia, per carità si studiano i cambiamenti storici delle varie tipologie, ma non hanno dentro di loro un significato specifico, capace di definire valori sociali, morali e religiosi sia di un individuo che di un'intera società.

Ps è il ma che l'ho messo troppo presto nell'articolo

  • 2 cito: Certamente l'archeologia sconfina anche nella storia dell'arte, o comprende anche aspetti storico-artistici, ma nei suoi aspetti più peculiari, si potrebbe dire più "archeologici", si occupa di oggetti "prodotti in serie" (compatibilmente a quanto questo può essere vero per una produzione comunque artigianale).

2 Oddio su questo anche lo storia dell'arte è una storia delle cose prodotte dall'uomo, che hanno maggior valore "estetico" e meno valore "utilitario", mentre da quello che ne posso capire in archeologia, i repeterti il più delle volte hanno valore utilitario, visto che abbondiamo di cocci e di pochissimi affreschi. Nel Medievo e nel Rinascimento buona parte delle opere d'arte era di artigianato specializzato, ma sempre artigianato, non credo che il prodotto in serie sia un discrimine.

  • 3 cito:Le forme di tali oggetti dipendono da motivi sia estetici che funzionali: dal punto di vista estetico forse bisognerebbe dire che seguono delle "mode", più che degli stili, che variano nel tempo e nello spazio e la cui definizione è oggetto di studio.

3 Mode, non credo visto che la serie da lei prodotta cambia troppo in fretta, credo che il termine serie, inteso come una successione concatenata di opere prime e replicazioni, tutte distribuite nel tempo e identificabili come prime e tarde, possa andare bene sia per l'acheologia che per la storia dell'arte

  • 4 cito: Non ho approfondito il concetto di "stile" e non so se quanto sopra può rientrarvi. Mi pare che in senso archeologico si tenda maggiormente a parlare di "tipologia" di un oggetto quando questo non abbia qualche aspetto che lo possa far rientrare nella storia dell'arte (nella misura in cui cioè la sua forma è determinata da considerazioni funzionali più che estetiche). Così le forme delle anfore (contenitori da trasporto) sono tipi e non stili. Al contrario, le pitture dei vasi greci sono suddivise per stili e sull base di considerazioni stilistiche i vasi sono attribuiti a questo o quell'altro pittore: direi tuttavia che questi studi rientrano per l'appunto più nella "storia dell'arte" (antica / greco-romana /classica) che nell'"archeologia". Altre categorie di materiali "stanno in mezzo" tra questi due esempi.

4 quindi in archeologia si oscilla e il concetto di stile va bene per diciamo aspetti "artistici" e quindi concludendo dall'articolo è meglio eliminare la parte archeologica.

Grazie Enne 16:08, ott 9, 2005 (CEST) ps io so più prolisso



1) cito:Probabilmente nessun oggetto fabbricato dall'uomo è del tutto privo di valenze estetiche, per quanto elementari o rudimentali.

1oddio sulla cartaigenica ch'avrei da ridire comunque dico che il suo valore estetico è minore di quello utilitaristico, ora un vaso serve prima di tutto per tenerci l'acqua per i fiori, il valore estetico è dato dalla forma ora se sto vaso ha la forma di un cilindro il valore estetico è minore mentre se ha la forma di un corno dell'abbondanza fatto come si deve allora il valore estetico è maggiore di quello utilitaristico

2 cito:In casi in cui di una particolare civiltà ci siano pervenuti, per dire, solo i beccucci dei vasi, la ricostruzione del modo di pensare potrebbe essere solo altamente ipotetica e indiziaria: tuttavia qualcosa si può ricavare anche da quelli e dalla trasformazione della forma, definita per mezzo della classificazione tipologica, mentre somiglianze e differenze potrebbero illuminare i rapporti intrattenuti con altre civiltà contemporanee e confinanti.

2Per carità la trasformazione della forma dei beccucci è utile come sintomo, mi spiego se il beccuccio sta su vuol dire che il manufatto appartiene a un dato periodo se il beccuccio sta giù vuol dire che il manufatto appartiene a un altro periodo, ora prendiamo un quadro se troviamo una figura umana in piedi bella dritta e proporzionata, appartiene a un periodo se invece vediamo una figura umana tutta serpentinata cioè dalle forme allungate appartiene un altro, adesso qual'è la differenza, che beccuccio in sè è per sè non ha qualità non ha significati, non esprime un peculiare visione del mondo, ma è un tipologia adottato da una civiltà in un dato momento per motivi che variano dagli accidenti sociali, alle mode, ai materiali, ecc..., mentre la diverso forma assunta dalla forma umana in sè e per sè può esprimere la visione del mondo di una società, la prima quella del rinascimento con l'uomo misura di tutte le cose, che agisce in un mondo misurabile ecc..., la secondo diciamo un'epoca un'epoca della crisi, in cui l'uomo non è più misura di niente ecc... questo è più di un sintomo, lo stile propiamente detto ha tempi lunghi e riesce a trasmettere significati che una società o un individuo ha voluto apposta mostrare, mentre il sintomo non viene fatto volontariamente è più un indizio

3Nel caso in cui, invece, della civiltà in questione siano pervenute anche statue, templi, opere letterarie e filosofiche, ecc., ovviamente le informazioni ricavabili dalla forma dei beccucci dei vasi diventerebbero solo una goccia nel mare, un piccolo tassello in più di conoscenza (che non è detto comunque sia del tutto inutile). Per spiegarmi meglio senza essere prolissa ti rimando a questo esempio (si tratta di un testo introduttivo allo studio della decorazione architettonica romana nel mio sito personale e chiedo scusa per l'autocitazione, ma almeno evito di essere ancora più prolissa).

3 no che scusa, comunque il beccuccio non è irrilevante come sintomo, quello che credo, forse non sono sicuro, è che visto che delle civiltà greco romana possediamo circa il 3% delle loro opere artistiche, parlare di stile non ha senso.

4 Direi che la qualità artistica o il valore estetico di un oggetto non è qualcosa che o c'è o non c'è (logica binaria), ma piuttosto qualcosa che è presente in ogni oggetto fabbricato dall'uomo, in grado diverso, a seconda delle intenzioni, più o meno consapevoli, e delle condizioni di chi lo produce. Per questo trovo difficile definire cosa sia "opera d'arte" e cosa no. I due esempi dell'anfora e del vaso greco sono più o meno ai due estremi di questa scala progressiva.

4 dipende si può dire che opera d'arte è tutto ciò che viene conservato, (oddio l'urinatoio di duchamp, pone problemi ma quello è un fatto di musealizzazione), comunque come prima: l'intesità del valorie artistico e del valore utilitaristico cambia a seconda degli oggetti

3) In certi casi si può parlare tranquillamente di mode: per alcune categorie di manufatti i cui cambiamenti formali hanno potuto essere ricostruiti abbastanza dettagliatamente per l'abbondanza degli oggetti, i cambiamenti permettono di datare l'oggetto al decennio. Del resto basta pensare che uno dei criteri di datazione dei ritratti romani è il tipo di acconciatura, che seguiva la moda (non saprei come altro chiamarla) della corte di Roma. I cambiamenti non sono forse così frenetici come quelli che ci sembra di sperimentare ora, ma può anche essere che la distanza sfumi differenze di dettaglio che sarebbero state fondamentali all'epoca.

3Si ma questi cambiamenti formali sono dettati dalla moda? ora i ritratti che cambiano acconciaturo secondo il gusto bene, ma non cambia la forma del ritratto o cambia anche la forma con l'acconciatura? mi spiego se in un dato periodo con la moda dei capelli a cipolla i volti, le pose, gli occhi sono in un dato modo in un'altro con l'acconciatura con le trecce la forma del ritratto cioè lo stile di chi ha prodotto l'opera cambia o bene o male è lo stesso ma cambia l'acconciatura, vedi questo è un sintomo utilizzato per la datazione, questo non è stile è un strumento in più per la datazione preziossissimo usato anche in storia dell'arte, ma non ci dà la visione del mondo di un artista o di un gruppo

4) ecco: sulle conclusioni mi pare che siamo d'accordo (chissà perché abbiamo scritto tanto per concludere questo, eh? :-)

Per il fatto che non so come si utilizzza lo stile in archeologia e da quello che ho capito lo stile non viene usato molto, per la datazione si va tra tipologia, carbonio e cambiamenti formali racchiusi in piccole serie

quindi è giusto togliere la parte archeologica dall'articolo stile

ciao Enne 19:00, ott 9, 2005 (CEST)


ps dal sito

Il significato della decorazione

Spesso, inoltre, la decorazione è portatrice di un significato ideologico. Questo appare più evidente nel caso dei fregi figurati, che, insieme ai rilievi, alle sculture, alle iscrizioni, compongono nella loro collocazione all'interno di un edificio o di un complesso monumentale, un vero e proprio "discorso", fatto di elementi simbolici, di cui va ricostruito il significato, carico del messaggio propagandistico del committente. Anche la semplice e talvolta "inconsapevole" scelta di una "moda" decorativa piuttosto che di un'altra, ci permette di indagare comunque la mentalità, la cultura e i gusti del committente e la sua posizione all'interno della società in cui viveva.

qui per esempio parli di iconografia e di significati simboloci che con lo stile poco c'entrano visto che lo stile tratta di forme, certo l'iconologia è importante ma non è stile


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1.1 Carta igienica. Anche la carta igienica potrebbe essere esaminata da un punto di vista estetico: hai presente quella stampata a fiorellini? perché ci mettono i fiorellini sopra (evidentemente un costo aggiuntivo nella produzione)? perché la gente se la compra? Se queste domande ce le ponessimo rispetto ad una popolazione antica invece che rispetto a quella di cui noi stessi facciamo parte, staremmo facendo uno studio che abbia lo scopo di ricostruire un tassello del modo di pensare di una certa cultura....


  • infatti solo che la carta igeniche ha valore più utilitaristico che estetico, perchè ci mettono i fiorellini? per farla comprare, perchè ci mettono dumbo? perchè se i bambini passano vicino al banco del supermercato dicono mamma compre questa, è un modo di pensare di una cultura, però ciò non porta avanti una visione del mondo, il nostro mondo non è solo pubblicità, questo casomai è un sintomo di una visone del mondo più profonda ch'è la società di massa, ora rapportandolo alle società "archeologiche" possiamo ricavare dai singoli sintomi un tassello e non una visione del mondo che invece lo stile può dare.

1.2 Beccucci dei vasi e figure umane: se funzionalmente la cosa non è diversa, la scelta di conformare il beccuccio all'insù o all'ingiù è una scelta estetica: si tratta di capire, anche in questo caso, perché sia stata fatta (anche se non è detto che ci si arrivi). Secondo me senza questo "chiedersi perché" lo studio archeologico si ridurrebbe a qualcosa di simile al collezionismo di francobolli (con tutto il rispetto per i filatelici). La raffigurazione della forma umana è sicuramente più "densa di significato" e offre una maggiore quantità di dati, quando c'è, ma si tratta sempre di un più/meno e non di un si/no (imho). Ma sono d'accordo che un'opera d'arte è anche intenzionalmente tale e che il problema estetico e di significato o di espressione viene posto consapevolmente dall'artista.

  • il problema è che il beccuccio ci dà un tessello (importantissimo e da cui si può ricavare tutto) mentre lo stile ci dà una visione del mondo

1.3 Poche opere > impossibilità di definire uno stile. Sono d'accordo che si tratti di un'appossimazione (da discutere quanto approssimata) del tutto che ci è perduto. Manca il colore, mancano soprattutto certe categorie di opere rispetto ad altre che ne sono il riflesso (le statue in bronzo vs. le copie in marmo; le tavole dipinte vs. la pittura vascolare). Compito dell'archeologia (in senso lato; e vale con differenze per qualsiasi epoca tranne quella contemporanea), è di darci informazioni su ciò che è andato perduto della produzione artistica (e si serve per farlo anche di strumenti "storico-artistici" come i paragoni stilistici). Compito della storia dell'arte è capire questo tutto servendosi delle opere rimaste e della ricostruzione più o meno ipotetica di quanto è andato perduto. Ma è solo un aspetto della questione dell'intreccio tra le due discipline, almeno credo, e sto usando delle definizioni di esse molto "personali".

  • si su per giù è così

Non so se ho inteso bene poi l'osservazione sull'arte classica: dici che non ne possiamo definire gli "stili"? Con tutti i limiti del caso mi pare che i duecento e rotti anni di studi sul tema a qualcosa in questo senso abbiano invece portato. Come distinguiamo Picasso da Mirò (assolutamente presi a caso), distinguiamo Prassitele da Lisippo.

  • si però di Prassitele e Lisippo abbiamo una serie di opere che ci permette di vedere l'evoluzione del loro stile, vederne le differenze e metterli nel flusso della storia, mentre per certi periodo o per i pittori graci, non abbiamo delle serie, quindi i duecento anni possono essere modificati facilmente da un pescatore siciliano, che invece di tirare su pesce tira fuori una statua, oppure da un ritravamente eccezionale di affreschi di apelle, credo che bene o male ne sappiamo tantissimo ma credo che siano ancora molto aperti i giochi, più di quanto non siano per gli studi moderni o contemporanei, che oscillano in modo incredibile ma bene o male si sono assestati

3) Si, per l'acconciatura si tratta più di un fatto come potrebbe essere il tipo di vestiario per datare un dipinto, un elemento esterno rispetto allo "stile" . Però ci sono cambiamenti formali che hanno a che fare con il "gusto" del "pubblico" prevalente in un certo contesto. E probabilmente si percepiscono meglio in opere di "alto artigianato" che nelle opere d'arte vere e proprie, ma a ben guardare si nota nelle une e nelle altre cambiamenti nella stessa direzione. Io la cosa la vedo nella decorazione architettonica (che è scultura di elementi ripetitivi applicati all'architettura, e non parlo dei fregi, che fanno parte a pieno titolo della storia della scultura, ma proprio delle modanature decorate), la cui evoluzione stilistica si svolge parallelamente a quella riscontrabile nelle statue contemporanee (se ti interessasse puoi leggere un esempio qui in particolare il confronto tra una serie di architravi che coprono circa un secolo di evoluzione stilistica).

  • Perche per poter usare il metodo stilistico dobbiamo avere una serie corposa di opere, ora per gli architravi ce li abbiamo, abbiamo anche fonti letterarie e quant'altro e quindi bene, mentre, faccio un esmpio, per la pittura greca non abbiamo quasi niente e dobbiamo utilizzare per la datazione e la ricostruzione storica tutti i mezzi utili, ma in minor grado il metodo stilistico

4) Non so se l'articolo di cui sopra risponda pienamente alla tua domanda su cosa sia lo stile in archeologia. Mi spiace ancora autocitarmi, ma mi riesce più facile cercare la definizione prendendo spunto da qualcosa che conosco bene. Penso in realtà che le questioni che l'articolo si pone e il modo in cui sono trattate non siano concettualmente diverse dal discorso che si potrebbe fare parlando di un confronto tra lo stile di Cimabue e di Giotto. Ho però la sensazione che, soprattutto nella sua parte finale, sia un articolo di storia dell'arte romana più che un articolo di archeologia, anche se chi studia queste cose si definisce se stesso e quello che fa nell'ambito dell'archeologia.

E sulle conclusioni siamo sempre comunque d'accordo :-)

  • Si l'archeologia, usa tante cose, il metodo stilistico lo usa quando ha una corposa serie di opere, credo che non è diverso da quello usato dalla storia dell'arte, niente di più e niente di meno.

Ciao Enne 11:15, ott 10, 2005 (CEST)

Epitoma di Vegezio e collegamento a Machiavelli. modifica

Ciao MM Nel articolo sull' opera di Vegezio ha tolto il collegamento al macchiavelli.

non e' meglio lasciarlo? --Lotho2 11:06, ott 11, 2005 (CEST)

aurelio Vittore modifica

Ciao MM Ho visto lo stub di Aurelio Vittore con le tue conoscienze potresti facilmente implemetarlo. che dici? --Lotho2 15:03, ott 11, 2005 (CEST)

Template: località sat modifica

Da quel che ho capito, ha levato una intestazione opzionale inutile e anzi sgradevole se si accedeva al progetto satellitare. Praticamente aggiungeva sempre "località degli USA" anche per le altre località, come ha riportato lui nell'esempio di Sligo.

Cmq pare funzioni, quindi lo lascerei com'è :). Kanchelskis   talk 10:53, ott 12, 2005 (CEST)

Mauro Campagnoli modifica

Cara Marina, condividendo il tuo punto di vista e le tue osservazioni, ho apportato le modifiche da te proposte all'articolo relativo alle mie ricerche scientifiche e alla mia biografia, intregrandole con alcune (minime) precisazioni derivanti dalla prima versione dell'articolo (che era preso sostanzialmente dal mio sito internet personale).
Come hai suggerito, sarebbe auspicabile scrivere e/o sviluppare alcuni articoli di argomento antropologico (per esempio sui Pigmei, di cui per ora manca anche un articolo generale), ma purtroppo in questo periodo sono impegnato in diversi progetti di ricerca in Africa, e quello che manca è il tempo, come puoi immaginare.
Cordiali saluti. M.C.

To the 5 Boroughs modifica

Si, ci stanno lavorando due ragazzi. Hanno fatto un pasticcio perchè non hanno messo gli asterischi e si sono dimenticati di specificare di che è l'album. Lo riprenderanno in mano mercoledì 26, perchè mercoledì prossimo hanno l'incontro di educazione sessuale. Pensi che si possa attendere o qualcuno ne chiederà la cancellazione? Mi piacerebbe che fossero loro a fare il lavoro così imparano come si fa, ma piuttosto che venga cancellato metto io gli asterischi e mi faccio dire il nome del gruppo; poi, fra 15 giorni, loro possono magari aggiungere qualche informazione. Dammi un consiglio. Ciao, --Nihil 12:57, ott 12, 2005 (CEST)

Ti ringrazio del consiglio, ma ho preferito sistemarlo io a livello di stub.
Il template WIPscuola non mi sembra adeguato in questo caso perchè 15 giorni di attesa, e quindi di articolo bloccato in una forma scorretta, mi sembrano troppi. Sono d'accordo anch'io che i ragazzi non vanno troppo protetti, ma rischiare una cancellazione quando si erano dati da fare per reperire le informazioni (tieni conto che hanno deciso da soli l'argomento e da soli hanno dato un'occhiata ad altri articoli su album e fatto le ricerche; questi stessi due ragazzi si orientano molto peggio quando si tratta di materie scolastiche), mi sembrava troppo punitivo. Inoltre un articolo cancellato, se rinserito, è da cancellazione immediata.
Inoltre, per compilare un template film, simile al template musica, alcuni ragazzi fra i più brillanti della classe, l'anno scorso, hanno impiegato 4 o 5 lezioni con il mio aiuto; tabelle e template sono belli e utili, ma non così intuitivi per ragazzi di 13 anni. A dire la verità mi devo muovere con attenzione anch'io a 50. :-)
Ciao, --Nihil 17:16, ott 13, 2005 (CEST)

i Decio Mure sono tre? modifica

ciao MM

Ho abozzato un articolo su Publio Decio Mure ma sono 3! mi dai una dritta? --Lotho2 00:37, ott 14, 2005 (CEST)

Vorrei in consiglio modifica

Secondo te, era meglio che mettessi il tag, cancellazione immediata? in riferimento a qui.
E poi ho un altro dubbio, ho fatto male a togliere il tag articolo da controllare?
Ossia chiedo, se togliere un tag messo da un amministratore è un vandalismo?
E infine quando metto il tag da cancellare, va in voto automaticamente? o lo dovevo aggiungere io personalmente a mano?
Quando riconosco un errore che ho fatto, cerco di rimediare ma a volte sembra che il mio rimedio sia stato peggiore dell'errore. Per favore, è da poco che partecipo alla vita di gruppo e grazie. Ciao
--Roger (dimmi) 08:44, ott 14, 2005 (CEST)

Roma in vetrina! modifica

Ho segnalato Roma per l'inserimento tra gli articoli in vetrina. Visto che sei uno degli utenti che ha più collaborato all'articolo te lo segnalo, in modo da poter migliore ulteriormente l'articolo e poter "esporlo" in vetrina come merita!

Ciao, shaka 12:53, ott 14, 2005 (CEST)

Per tua informazione, guarda qui. Il tuo ragionamento era corretto!. Ciao, Gac 06:57, ott 15, 2005 (CEST)

Con(fusione) modifica

Hai ragione tu. Ciao --Madaki 11:54, ott 17, 2005 (CEST)

Ciao, anch'io mi sono chiesto se era il caso di indicare la violazione di copyright o meno. Nelle istruzioni ho letto che gli articoli devono essere ... esplicitamente licenziati ai termini della GNU FDL o di una licenza compatibile.... A prima vista non mi è parso che questo sia il caso di questo tipo di licenza e quindi l'ho oscurata per precauzione. Però non sono un esperto, perciò ora chiedo a bar se qualcuno ne sa di più. bye DanGarb 10:50, ott 18, 2005 (CEST)

Praetor urbanus modifica

Letto il tuo msg. Non conoscevo la voce Pretore (storia romana) (che brutto nome... lo si sarebbe potuto chiamare praetor, con il termine originario e a nessuno sarebbe venuto in mente di confonderlo :D). Vado a leggere e se del caso a unire. :-) --Papesatan 20:58, ott 18, 2005 (CEST)

Re Rosacroce modifica

Ciao MM,
mi devi scusare, ma sono appena accorto che la risposta che ti avevo scritto appena letto il tuo msg non c'è proprio in questa pagina. (l'ho scritta e poi non salvata: bug o primi segni dell'età? ;) ) Cmq c'era scritto più o meno quello che poi ho scritto nella disc. dell'articolo. Oltre a un Come stai? che riaggiungo adesso. :) --MarcoK (msg) 00:37, ott 24, 2005 (CEST)

Ciao Marina, quando metti gli avvisi su una pagina utente non usare il comando subst. Con le ultime modifiche del software questo comando ha l'effetto collaterale di inserire le pagine "avvisate" nella Categoria:Template di avviso :-( ary29 14:29, ott 24, 2005 (CEST)

Sì, basta togliere subst:. In effetti in Wikipedia:Sospette violazioni di copyright fino a ieri c'era ancora l'indicazione di usare subst:, ma è stata corretta. Se trovi qualche altra pagina di servizio non aggiornata, puoi correggerla :-) Buona giornata, ary29 09:05, ott 25, 2005 (CEST)

testo cancellato modifica

Hai fatto bene a dirmelo perchè non c'ero arrivato... grazie. Torno alle poppate del pupo!!! --OrsoBruno 08:35, ott 27, 2005 (CEST)

Qui ho lasciato un dubbio sulla grafia di una parola del titolo di un documento scritto in italiano non recente, parola che potrebbe essere trascritta non correttamente. Ciao, M/ 12:05, ott 29, 2005 (CEST)

Grazie per l'indicazione, il typo c'era... mancava la "r" :-) Ciao, M/ 12:16, ott 29, 2005 (CEST)

Basta metterla {{unverified}} se non arriveranno chiarimenti la si cancella. --Snowdog 20:10, ott 30, 2005 (CET)

perdono, modifica

Marina! non lo farò più e grazie a te :-) ma.... Marietta non è una variante di Marina, giusto?--Al Pereira 08:50, ott 31, 2005 (CET)

Ho tolto Marietta. Mana e Manà sono belle ma sarebbero contributi originali, aspettiamo che entrino nell'uso comune... Mentre per Marilla dì ai tuoi cognati che si sbagliano perché è diminutivo di Maria:

http://www.saoluiz.com.br/mamaebebe/letra_escolhida.asp?id=M
(anch'io sapevo 18 giugno... ma allora perché una muore vergine o martire se poi viene scavalcata da una semplice beata?) --Al Pereira 09:42, ott 31, 2005 (CET)

La voce Santa Marina mi offre l'occasione per rimediare e chiudere il cerchio: Brava MM --Al Pereira 13:37, ott 31, 2005 (CET)

Cancellazioni modifica

Non ho detto che quelle sono le sue intenzioni. Ho detto che quella è l'impressione che ha fatto a me. Ognuno poi avrà le sue di sensazioni, però obiettivamente la situazione mi pare, a dir poco, assurda (anche perché non si tratta di un utente registratosi ieri) --TierrayLibertad 19:52, ott 31, 2005 (CET)

Scusami ma mi ero perso la tua risposta (la mia pagina di discussione è particolarmente frenquentata nell'ultima mezz'ora). Mi dispiace di averti messo a disagio e me ne scuso. Non era ovviamente mia intenzione, ma - come ho scritto anche ad M7 - il suo comportamento mi ha particolarmente colpito (in negativo) per la sua esperienza. Se quelle due voci le avesse inserite un nuovo utente mi sarei limitato a chiedere la cancellazione. Beh, forse ho sbagliato a scriverle in quella pagina, non lo so. Spero comunque che sia chiaro, sia a te che agli altri (M7 compreso), che non l'ho fatto per fare polemica ma solo perché lo ritengo un comportamento grave --TierrayLibertad 20:34, ott 31, 2005 (CET)

LP e EP modifica

Non è proprio come dici. Anche se può essere considerata come un'anteprima, sono 2 CD completamente diversi. La mia firma da ad una en.wiki? mi sembra molto strano --Bouncey2k {scrivimi}

I matematici si moltiplicano modifica

Era un copia incolla in cui mi sono dimenticato di fare una sostituzione. Grazie della segnalazione. Ora è ok. Buon fine settimana --TierrayLibertad 19:47, 12 novembre 2005 (CET)

Se Fine della storia va sintetizzato, ripulito, cambiato di titolo e, forse, spostato all'interno di altre voci, allora il tuo -1 dovrebbe essere un +1 o sbaglio? In fondo si vota per l'articolo m'è ;) --il cancellatore compulsivo TierrayLibertad 20:57, 12 nov 2005 (CET)Rispondi

Vuoto non Vuoto... modifica

Grazie per la dritta. --Luka (parlami) 18:31, 13 nov 2005 (CET)Rispondi

Cavallo scalzo modifica

Sei intervenuto nel talk su Cavallo scalzo e mi scuso se ho risposto in stile non-wiki (troppo lungo! Prolisso!). Tieni conto che sto in it.wiki da pochissimo e ne sto assorbendo pian piano filosofia e stile. Bene, riguardo al cavallo scalzo: sto attuando una "introduzione di massa" del knowledge (NON "teorie originali", ma storia e argomenti del Barefoot movement, minoritario ma consolidato e in rapida diffusione in tutto il mondo). Sto quindi operando su numerose pagine (in parte tradotte, in parte originali, e operando parallelamente su en.wiki). Ho chiesto al bar il tutoring di qualche wikipediano esperto e convinto degli argomenti dell'equitazione tradizionale, e ha risposto Frieda in persona. Mi sono scontrato con un problema che penso molto comune:

Quanto spesso, e quanto, il punto di vista "maggioritario" è NPOV?

Spero che prima o poi qualcuno toglierà il bollino non-NPOV dalla pagina in questione (certo non lo farò io, che sono, sull'argomento, un entusiasta poco NPOV)--Alex brollo 08:36, 15 nov 2005 (CET)Rispondi

Domenici modifica

Non volevo rolbaccare così tanto, ho sistemato, grazie. --Snowdog 23:39, 15 nov 2005 (CET)Rispondi

Strategós modifica

Ciao MM, ho cambiato io la parola "stratega" in "stratego" in Guerre persiane, ma anche in tutte le altre voci relative alla storia greca. L'ho constatato in più fonti autorevoli (fra cui Luciano Canfora): sarebbe forma da preferire "stratego" quando si parla della figura istituzionale vigente in Grecia, se invece ci si riferisce a un esperto in strategia militare in generale allora sarebbe da usarsi "stratega". Non sei d'accordo? Hai altre informazioni?

Comunque potrebbe essere meglio fare Cimone (ateniese), o anche solo Cimone, e fare un elenco in Cimone (disambigua) (il comune ha pochissimi abitanti). Che ne pensi? --Cosoleto 19:40, 16 nov 2005 (CET)Rispondi

Beh, "stratego" è solo il significante principale in tutti i dizionari (Devoto-Oli, Zingarelli, Garzanti, De Mauro)... Puoi verificare tu stessa on line qui e qui, su old.demauroparavia.it (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2008).. :) Io sto preparando Storia greca e nei testi trovo soltanto la forma "stratego". --Cosoleto 22:36, 16 nov 2005 (CET)Rispondi
Serianni dice di stratega che dipende da una falsa ricostruzione, favorita da altri grecismi in -a e da parole di origine latina come auriga e collega. Mi spiace che non ti aggrada (sarà per te un po' come per me sentire ministra o pompiera) e se ti interessi di archeologia greca nemmeno lo cambio. Però consigliami riguardo a quel Cimone (stratego), dici che si può cambiare come ho descritto sopra, spostandolo a Cimone? --Cosoleto 23:19, 16 nov 2005 (CET)Rispondi
Grazie mille per il parere. Vedrò di intervenire eventualmente quando ci sarà effettivamente una voce sull'uomo politico ateniese. Ciao, --Cosoleto 23:53, 16 nov 2005 (CET)Rispondi


ci penso io modifica

ciao ho visto il tuo intervento nella Lista di cori, non ti preoccupare, tengo tutto io sott'occhio, quelli intanto sono i trenta cori (non professionisti ovviamente) più rappresentativi in Italia in questo momento. adesso io parto per una serie di concerti in polonia e rep ceca, ma dura dieci giorni e poi torno. ciao Wldi

Matematici italiani e non modifica

Cari Cruccone, MM e TierrayLibertad, segnalo di avere abbastanza completato la trasformazione delle pagine dedicate ai matematici, costruendo pagine per iniziali con italiani e non ([[matematici A], B, ... ) e pagine più nascoste nelle quali collocare informazioni raccolte occasionalmente per non lasciarle sparpagliate o in files personali (Progetto:Matematica/Matematici A da conoscere meglio, B, ...). I matematici sui quali si hanno notizie consistenti e facilmente reperibili su Web, per i quali molti potrebbero scrivere facilmente uno stub li pongo nelle Matematic X; gli altri nelle Prestub Matematici X. Il trasferimento da una MX ad una PMX e viceversa può essere reso agevole e la drammatica votazione secondo i crismi dovrebbe essere non tanto rilevante e necessaria. Le 8 pagine Matematici A-C, Matematici italiani A-C, ... possono essere proposte per la cancellazione. Potrebbe esserci qualche perdita di decisione precedente per interventi nel periodo di coesistenza dei due gruppi di pagine. Per questo ho salvato una copia ASCII di quelle di prima maniera; purtroppo se questi giorni Wikipedia fosse meno inefficiente sarebbe tutto più facile. Almit39 16:51, 18 nov 2005 (CET)Rispondi

ClubTI modifica

Cara Marina,
ho fatto due piccole aggiunte alla voce ClubTI. Vedo però che hai richiesto di metterlo in categoria "Da controllare"; io credo che abbia un proprio spazio dignitoso nella categoria "Associazioni Informatiche" (insieme alla Federazione, che ho aggiunto) come si fa a togliere la nota iniziale "da controllare" ?

--lucasmil 19:47, 19 nov 2005 (CET)Rispondi

Cara modifica

Vede per cortezia la mia "lettera" nella discusione del articolo (voce) Argentina d'oggi.
ADDENDA: veo esa escultura muy abstracta a la que le has añadido el texto "esto es lo que sé de mí (io)" y a la segunda ilustración: "esto es lo que no sé de mí". Bueno...te reconoces y reconocerás en el prójimo (l'altro) y quizás te estés encontrando en tus hallazgos arqueológicos (el pasado nos dice y dicta nuestro ser -essere- y nuestro presente). Soy antropólogo de la rama antropología simbólica, aunque para laurearme en antropología debí estudiar bastante arqueología, ¡Una arqueóloga en Italia!: ¡Tiene todos los repertos y relictos allí...desde los Homo Grimaldi, pasando por Haltstadt, La Tène, Vilanova, los rasena ecc! ¿Qué tal hacer arqueología -como lo hicieron Ambrozetti e Imbelloni en Argentina per essempio?.
Un baccione.
--200.125.110.99 08:48, 20 nov 2005 (CET)(ditto il Gaucho).Rispondi


Ciao modifica

Sí, hacer, practicar, la arqueología seriamente siempre es un gran esfuerzo (un grosso laboro aquí decimos, lo sé por haber estado laburando con Ana María Lorandi, Anette Aguerre, y por conocer los trabajos de Aschero hechos en il mio paese)...,que tengais a Pompeya (Pompei) o al Colosseo a la vista seguramente os da igualmente mucho esfuerzo. Y percibo que realizas muy en serio el trabajo de arqueóloga, la arqueología propiamente es trabajo y arte.
En cuanto a la percepción de las distancias, en efecto: soy nacido en San Miguel de Tucumán y estoy viviendo en Buenos Aires...la distancia entre ambos sítios es superior a 1100 Km, sé que el yacimiento de Halltstadt se ubica -si mal no recuerdo- en la Germania y -si no me equivoco- La Tène en la Suisse Romande, pero desde la perspectiva de un argentino (aunque sea antropólogo) las distancias (en kilómetros, no así las culturales, y menos aún las temporales) de esos yacimientos son pequeñas, y recuerdo sus nexos con los celtas (celtii) que en cierta ocasión llegaron a ocupar la Roma.
Bien, como decimos los "argentos" (argentini): Chau ( = Ciao -se pronuncia exactamente igual-) e tante grazie per la tua lettera.
--200.125.110.99 21:48, 20 nov 2005 (CET) Gaucho.Rispondi
E adesso ricordo bene che si scribe Hallstadt e non Altstat, e che Hallstadt è in L'Austria.
Salute per Vuoi Marina.


Cavallo scalzo: lavori in corso modifica

Giusto per comunicarti (come primo lettore della pagina "Cavallo scalzo") che sto lavorando duramente sull'argomento... vedi Barefoot movement, Ferro di cavallo, Pareggio e ferratura, e altre minori. Al momento la più completa è la prima: se ti interessa, una tua occhiata mi farebbe piacere! --Alex brollo 17:04, 22 nov 2005 (CET)Rispondi

Sbirciatina modifica

...sulla via del ritorno dal maniscalco, potresti dare anche un'occhiata alla voce Francesco Bussone? Il testo e' verosimile, ma l'anonimo contributore originario non appare affidabilissimo (cfr. cronologia di Adelchi) e non si sa mai... Grazie! --Fede (msg) 19:53, 22 nov 2005 (CET)Rispondi

Foro di Nerva modifica

Avendo aggiunto una quarta immagine (un'incisione di Piranesi) del Foro di Nerva, ho creato su commons la nuova voce.

Potresti scegliere quale immagine conservare su commons:Roma e togliere la altre due?

Ovviamente potresti ampliare la voce Foro di Nerva

-))

--Carlomorino 11:59, 23 nov 2005 (CET)Rispondi

Barnocchi modifica

caro utente MM non c'è alcuna violazione in quanto, come già dichiarato, io sono l'autore dell'articolo.

Barnocchi modifica

Come già detto, ho più volte dichiarato di essere l'autore di quell'articolo e sul copyright io sono rigoroso quanto te... Quindi sinceramente non capiscol'atteggiamento. Inoltre alcune tue correzioni erano inesatte. Ciao.--Ediedi 08:57, 30 nov 2005 (CET)Rispondi

Foligno modifica

Non avevi motivato la cancellazione, bisogna sempre farlo. Sì, messo come curiosità mi pare che va bene. Però scrivendo "51130 abitanti" bisognerebe dire a quale data... Io credo che invece di andare in scontro dovremmo collaborare, non credi? Come dici tu è stata solo una coincidenza, ma potrai capire che mi sono sentito sotto attacco... e comunque la mia reazione è stata pacata e secondo le regole--Ediedi 09:08, 30 nov 2005 (CET)Rispondi

Foligno e Barnocchi modifica

Non ho capito dov'è il problema...--Ediedi 14:32, 30 nov 2005 (CET)Rispondi

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