Difenil disolfuro

composto chimico
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Il difenil disolfuro è un composto chimico con formula (C6H5S)2. Questo materiale cristallino incolore è spesso abbreviato con la formula Ph2S2. È uno dei disolfuri organici più comunemente riscontrati nella sintesi organica. Una lieve contaminazione col tiofenolo è responsabile dell'odore sgradevole associato a questo composto.

Difenil disolfuro
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC12H10S2
Numero CAS882-33-7
Numero EINECS212-926-4
PubChem13436
SMILES
c1ccc(cc1)SSc2ccccc2
Proprietà chimico-fisiche
Solubilità in acquainsolubile
Temperatura di fusionetra i 61 °C e i 62 °C
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
irritante
Frasi H315 - 319 - 335 [1]
Consigli P261 - 264 - 271 - 273 - 280 - 302+352 - 304+340 - 305+351+338 - 312 - 321 - 332+313 - 337+313 - 362 - 391

Preparazione e struttura modifica

Il difenil disolfuro viene solitamente preparato dall'ossidazione del tiofenolo:

 

Il perossido di idrogeno può anche essere usato come ossidante[2]. Il difenil disolfuro viene preparato raramente in laboratorio perché è poco costoso e il precursore ha un odore sgradevole.

Come la maggior parte dei disolfuri organici, il nucleo C–S–S–C del difenil disolfuro è non-planare con un angolo diedro che si avvicina a 85°[3].

Reazioni modifica

Il difenil disolfuro è utilizzato principalmente nella sintesi organica come fonte del sostituente PhS[4]. Una tipica reazione comporta la formazione di composti carbonilici PhS-sostituiti attraverso l'enolato:

 

Riduzione modifica

Il difenil disolfuro subisce una riduzione, una reazione caratteristica dei disolfuri:

 

Anche i reagenti idruro come il boroidruro di sodio (NaBH4) e il trietilboroidruro di litio possono essere usati come riducenti. I sali PhSM sono fonti del potente nucleofilo PhS. La maggior parte degli alogenuri alchilici converte il difenil disolfuro in tioeteri con la formula generale RSPh. Analogamente, la protonazione di MSPh dà tiofenolo:

 

Clorazione modifica

Il difenil disolfuro reagisce con il cloro per dare cloruro di fenilsulfenil (PhSCl). Questa specie è alquanto difficile da isolare, quindi di solito viene generata in situ.

Catalizzatore per la fotoisomerizzazione degli alcheni modifica

Il difenil disolfuro catalizza l'isomerizzazione cis-trans degli alcheni sotto irraggiamento UV[5].

Ossidazione modifica

L'ossidazione del difenil disolfuro con tetracetato di piombo (Pb(OAc)4) in metanolo fornisce l'estere solfinito PhS(O)OMe[6]

Note modifica

  1. ^ (EN) Diphenyl disulfide, su pubchem.ncbi.nlm.nih.gov. URL consultato il 13 dicembre 2021.
  2. ^ (EN) Ravikumar, K.S., Kesavan, V., Crousse, B., Bonnet-Delpon, D. e Bégué, J.P., Mild and Selective Oxidation of Sulfur Compounds in Trifluoroethanol: Diphenyl Disulfide and Methyl Phenyl Sulfoxide, vol. 80, 12 dicembre 2003, p. 184.
  3. ^ (EN) T. Shimizu, H. Isono, M. Yasui, F. Iwasaki e N. Kamigata, Solid State Optical Activity of Dichalcogenides: Isolation by Chiral Crystallization and Determination of Absolute Configuration, in Org. Lett., vol. 3, 2001, p. 3639, DOI:10.1021/ol010172g, PMID 11700101.
  4. ^ (EN) Byers, J.H., Diphenyl Disulfide, in Encyclopedia of Reagents for Organic Synthesis, New York, J. Wiley & Sons, 2004, DOI:10.1002/047084289X..
  5. ^ (EN) Thalmann, A., Oertle, K. e Gerlach, H., Ricinelaidic Acid Lactone, in Org. Synth., vol. 63, 1985, DOI:10.15227/orgsyn.063.0192.
  6. ^ (EN) Field, L. e Locke, J.M., Methyl Benzenesulfinate, in Org. Synth., vol. 46, n. 62, 1966, DOI:10.15227/orgsyn.046.0062.

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