Echinocactus grusonii
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Echinocactus grusonii | |
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Esemplari dell'Orto botanico di Palermo | |
Stato di conservazione | |
In pericolo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantæ |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Caryophyllidae |
Ordine | Caryophyllales |
Famiglia | Cactaceae |
Sottofamiglia | Cactoideae |
Tribù | Cacteae |
Genere | Echinocactus |
Specie | E. grusonii |
Nomenclatura binomiale | |
Echinocactus grusonii Hildm., 1886 | |
Sinonimi | |
Echinocactus corynacanthus | |
Nomi comuni | |
Cuscino della suocera |
Echinocactus grusonii Hildm., 1886, noto come cuscino della suocera[2] o grusone[2], è una pianta appartenente alla famiglia delle Cactaceae, endemica del Messico centro-orientale.[1][3]
Il nome della pianta deriva dal greco antico: ἐχῖνος, ekhînos («riccio»), per via delle numerosissime spine che ricoprono il fusto. Essa possiede anche un veleno urticante
DescrizioneModifica
Ha fusto grossolanamente cilindrico o globoso, che si appiattisce verso l'apice; in condizioni ottimali può raggiungere i 90 cm di diametro. È una pianta xerofila cioè adattata ai climi aridi: infatti il fusto è verde per svolgere la fotosintesi clorofilliana e le foglie sono trasformate in spine per non disperdere acqua. Le costolature sono ornate da areole ricoperte da peluria giallastra, da 8-10 spine radiali e 3-5 spine centrali. Le spine sempre gialle oro o bianche (nelle varietà albina).
I fiori sono prodotti solo dalle piante adulte (oltre i quindici anni di vita); sono cotonosi, a forma di imbuto, di colore giallo-verde, e possono raggiungere una lunghezza di 5–7 cm.
Distribuzione e habitatModifica
È nativa delle zone desertiche del Messico.
La maggior parte degli Echinocactus tollera bene il freddo, a volte fino a −7 °C.
Questa specie si propaga facilmente attraverso semi, raggiungendo circa 10 cm di diametro dopo il primo o secondo anno dalla semina.
Le piante del genere Echinocactus come quelle di Ferocactus vanno coltivate in pieno sole, avendo l'avvertenza in primavera di esporle gradualmente alla luce diretta del sole per evitare scottature.
ConservazioneModifica
La Lista rossa IUCN classifica Echinocactus grusonii come specie in pericolo di estinzione (Endangered).[1]
Galleria d'immaginiModifica
NoteModifica
- ^ a b c (EN) Guadalupe Martínez, J., Sánchez , E. & Gómez-Hinostrosa, C., 2013, Echinocactus grusonii, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ a b Cuscino della suocera - Echinocactus grusonii, su giardinaggio.it. URL consultato l'8 marzo 2019.
- ^ (EN) Echinocactus grusonii, su The Plant List. URL consultato il 29 giugno 2014.
BibliografiaModifica
- (EN) Anderson, E.F., The Cactus Family, Portland, Timber Press, 2001.
- (EN) Hunt, D., CITES Cactaceae Checklist, 2nd ed., Royal Botanic Gardens, Kew and International Organization for Succulent Plant Study (IOS), 1999.
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Echinocactus grusonii
- Wikispecies contiene informazioni su Echinocactus grusonii
Collegamenti esterniModifica
- Informazioni sugli Echinocactus, su giardinaggio.it.
- Scheda illustrata sugli Echinocactus, su cactusedintorni.com.