Elżbieta Czyżewska

attrice polacca

Elżbieta Justyna Czyżewska (Varsavia, 14 maggio 1938New York, 17 giugno 2010) è stata un'attrice polacca.

Elżbieta Justyna Czyżewska

Biografia

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Elżbieta Czyżewska nasce il 14 maggio 1938 a Varsavia. Suo padre Jan muore durante la seconda guerra mondiale. A causa dei problemi di alcolismo di sua madre, la sarta Jadwiga Gimpel, la piccola Elżbieta trascorre parte della sua infanzia in un orfanotrofio a Konstancin-Jeziorna, nel voivodato della Masovia[1].

Nel 1959 sposa il regista Jerzy Skolimowski[2]. Nel 1960 si diploma all’Accademia di Teatro di Stato a Varsavia[3] e rifiuta di sottoporsi a un intervento chirurgico per ridurre le dimensioni del suo seno, come consigliatole dal preside al fine di interpretare ruoli principali nel teatro romantico[4]. Nel 1965 divorzia da Skolimowski e il 13 giugno dello stesso anno sposa David Halberstam, corrispondente del New York Times. Il marito, vincitore un anno prima del Premio Pulitzer per i suoi lavori sulla Guerra del Vietnam, diviene persona non grata dopo un articolo su Władysław Gomułka[5][6]. I due lasciano la Polonia per gli Stati Uniti e divorziano poi nel 1977.

Dopo aver lasciato la Polonia il 22 aprile 1968, Czyżewska vi fa ritorno il 16 dicembre per un breve periodo per recitare nel film Tutto in vendita di Andrzej Wajda[6].

Muore il 17 giugno 2010 a New York, all'età di 72 anni, per un carcinoma dell'esofago[7][8].

Filmografia parziale

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Riconoscimenti

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Czyżewska ha ricevuto l’Obie Award nel 1990 per la sua interpretazione in Crowbar.

  1. ^ Kienzler, p. 115.
  2. ^ Kienzler, p. 121.
  3. ^ Kienzler, p. 117.
  4. ^ (EN) Joanna R. Clark, Elzbieta Czyzewska: the Actor as a Rebel, su Polish Culture (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
  5. ^ Kienzler, p. 130.
  6. ^ a b (EN) Ronald Bergan, Elzbieta Czyzewska obituary, in The Guardian, 7 luglio 2010. URL consultato il 10 ottobre 2023.
  7. ^ Kienzler, p. 150.
  8. ^ (EN) Bruce Weber, Elzbieta Czyzewska, Polish Actress Unwelcome in Her Own Country, Dies at 72, in The New York Times, 18 giugno 2010. URL consultato il 10 ottobre 2023.

Bibliografia

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  • (PL) Iwona Kienzler, Uwodzicielki, skandalistki i seksbomby PRL, Varsavia, Bellona, 2015, OCLC 924831975.

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN102178473 · ISNI (EN0000 0000 7845 2817 · SBN TO0V708307 · LCCN (ENno2001080652 · GND (DE1034035347 · BNF (FRcb14593600t (data)