Emma (romanzo)

romanzo scritto da Jane Austen
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Emma è un romanzo della scrittrice inglese Jane Austen, pubblicato per la prima volta anonimo nel 1815. Tema fondamentale del romanzo è il fraintendimento in amore. La protagonista Emma Woodhouse è descritta nel paragrafo di apertura del libro come bella, intelligente e ricca. Prima di iniziare a scrivere il libro, la Austen scriverà: "Sto per descrivere un'eroina che non potrà piacere a nessuno, fuorché a me stessa".

Emma
Titolo originaleEmma
Frontespizio della prima edizione
AutoreJane Austen
1ª ed. originale1815
GenereRomanzo
Lingua originaleinglese
ProtagonistiEmma Woodhouse
CoprotagonistiSignor Knightley
Altri personaggiHarriet Smith, Signor Elton, Frank Churchill, Signora Weston, Signorina Bates, Jane Fairfax

Trama modifica

«Emma Woodhouse, bella, intelligente e ricca, con una casa confortevole e un carattere allegro, sembrava riunire in sé il meglio che la vita può offrire, e aveva quasi raggiunto i ventun anni senza subire alcun dolore o grave dispiacere.»

Emma è una giovane donna dell'Inghilterra della Reggenza. Orfana di madre, vive con suo padre Mr. Woodhouse, un ipocondriaco che si occupa principalmente della propria salute e della propria sicurezza e di quella di chi ama. Amico di Emma e suo critico è Mr. Knightley, suo vicino, il cui fratello minore è cognato di Emma in quanto marito di Isabella, sorella di lei. Il romanzo si apre con le nozze della signorina Taylor, governante di Emma, sua amica e confidente. Emma, che ha presentato la signorina Taylor al suo futuro marito, Mr. Weston, ritiene di avere il merito della loro unione, il che Mr. Knightley smentisce perché i due anche se presentati da Emma hanno scelto da soli di sposarsi, e ha tutte le intenzioni di combinare un altro matrimonio appena ne capiterà l'occasione.

Nonostante il deciso parere contrario di Mr. Knightley, Emma tenta di combinare l'unione fra la sua nuova amica, Harriet Smith (una dolce ragazza di diciassette anni, descritta come la figlia naturale di qualcuno) con Mr. Elton, il vicario del villaggio. Per combinare questo matrimonio indurrà Harriet a rifiutare la proposta di matrimonio di Mr. Martin, un rispettabile giovane agricoltore. Il suo piano salta quando scopre che Mr. Elton, che in fondo è un arrampicatore sociale, vuole sposare Emma e non, come entrambe avevano sperato, la povera e socialmente inferiore Harriet. Dopo che Emma rifiuta la sua proposta di matrimonio, Mr. Elton parte per Bath. Harriet si immagina triste e sconsolata dopo aver scoperto quanto accaduto, nonostante Emma faccia del suo meglio per convincerla che Mr. Elton (che nel corso della storia si scoprirà essere molto arrogante e pomposo) sia inferiore ad entrambe, proprio a causa della sua arroganza.

 
Mr Woodhouse, Mr. Knightley ed Emma (Chris Hammond, 1898)

Uno sviluppo interessante per Emma è l'arrivo ad Highbury di Frank Churchill, figliastro della signora Weston, che non ha mai conosciuto finora, ma per il quale ha un vago interesse, instillato anche dai coniugi Weston, i quali spererebbero in una loro unione. Mr. Elton ritorna al villaggio portando con sé la moglie, una donna superficiale e presuntuosa che cerca di entrare in tutti i modi nella cerchia sociale cui Emma appartiene, nonostante le due donne si detestino a vicenda. Ritorna al villaggio in questo periodo anche Jane Fairfax, bella e riservata nipote di Miss Bates, una donna decaduta ed estremamente loquace.

Jane, che ha un grande talento musicale, è l'orgoglio e la gioia di Miss Bates e di sua madre. Emma invidia a Jane questo suo talento musicale, e ha un senso di insofferenza nei suoi confronti, perché considera freddezza la riservatezza di Jane. Jane ha vissuto con la zia Miss Bates e con la nonna fino all'età di nove anni, quando il Colonnello Campbell, vecchio amico e collega di suo padre (un ufficiale morto in battaglia), l'ha accolta in casa sua, dove è cresciuta diventando molto amica della figlia del Colonnello e ricevendo un'elevata educazione, che le sarebbe stata negata se avesse continuato a vivere con Miss Bates, viste le ristrette condizioni economiche della zia. A seguito del matrimonio della figlia del Colonnello, Jane ritorna dai suoi parenti per riposarsi prima di iniziare a cercare lavoro come istitutrice.

Nel suo entusiasmo per trovare un difetto nella perfezione di Jane, ma anche per trovare qualcosa che la diverta e la distragga, Emma indulge alla fantasia, instillata anche da Frank Churchill, che Jane sia innamorata del marito della figlia del Colonnello Campbell, Mr. Dixon, e che per questa ragione sia tornata da Miss Bates, invece di andare a trovare la coppia appena sposata in Irlanda. Questo sospetto viene notevolmente ingigantito quando Jane riceve in dono un nuovo pianoforte da un anonimo e misterioso benefattore.

Emma prova simpatia per Frank Churchill, e per un po' crede di esserne innamorata perché egli le rivolge delle attenzioni e perché molte persone dicono che insieme sono una coppia perfetta. Successivamente, quando capisce che non lo ama, Emma decide di far sì che Frank si fidanzi con Harriet, credendo che questa ne sia innamorata perché Frank ha salvato Harriet da una banda di zingari accampati nelle vicinanze del villaggio. Contemporaneamente Mrs. Weston confida ad Emma di avere la sensazione che Mr Knightley sia innamorato di Jane. Emma non ci crede e dichiara immediatamente che non vuole che Mr. Knightley si sposi, perché così sarebbe il nipotino Henry ad ereditare i beni della famiglia Knightley. Quando Mr. Knightley, durante la gita a Box Hill rimprovera Emma per un insulto sconveniente a Miss Bates, Emma inizia a rendersi conto di alcuni errori commessi finora e cerca di porre rimedio a quanto fatto.

All'improvviso si scopre che Jane e Frank erano segretamente fidanzati da circa un anno ed Emma rimane scossa e sorpresa da tale notizia, non perché sia sentimentalmente coinvolta da Frank, ma solo perché pensa che Harriet ne soffrirà. La presa di coscienza più grande per Emma avviene quando Harriet le confida di essere innamorata di Mr. Knightley e pensa di essere ricambiata. La gelosia apre finalmente gli occhi ad Emma e la fa rendere conto di una cosa: è innamorata di Mr. Knightley e lo vuole per sé. Poco dopo questi avvenimenti e dopo aver temporaneamente allontanato Harriet, Emma riceve la proposta di matrimonio da parte di Mr. Knightley, il quale non si era ancora deciso a questo passo perché convinto che Emma fosse innamorata di Frank. Harriet, invece, allontanatasi da Emma e dai progetti matrimoniali che aveva per lei, si riconcilia con Mr. Martin e ne accetta la proposta di matrimonio. Il romanzo si conclude col matrimonio di Emma, che segue a quello di Harriet e precede quello di Jane e Frank.

Personaggi principali modifica

Emma Woodhouse, la protagonista della storia, è una giovane donna bellissima, intelligente, 'un poco' viziata. Sua madre morì quando lei era ancora piccola. Emma è la padrona di casa da quando sua sorella maggiore si è sposata. Ella viene descritta come una donna compassionevole verso i poveri, ma che, allo stesso tempo, possiede un forte senso delle classi sociali. Notevoli sono, inoltre, il suo affetto e la sua pazienza nei confronti del padre ipocondriaco. Sebbene sia una donna giudiziosa, Emma commette alcuni errori piuttosto seri, imputabili principalmente alla sua inesperienza e alla convinzione di essere sempre nel giusto. Malgrado si sia ripromessa di non sposarsi, le piace molto combinare matrimoni per gli altri. Nel romanzo ella si innamora di Frank Churchill, ma il sentimento per l'uomo svanisce in fretta.

George Knightley è il vicino nonché miglior amico di Emma. Egli è un uomo di 37 anni. Rappresenta l'unico personaggio che guarda con occhio critico Emma. Mr. Knightley è il proprietario della tenuta di Donwell Abbey, che ha al suo interno vasti terreni e aziende agricole. Egli è il fratello maggiore di Mr. John Knightley, il marito di Isabella, sorella maggiore di Emma; è un uomo riflessivo, consapevole di come gli altri reagiscono alle parole e agli eventi. Mr. Knightley, ad esempio, si arrabbia con Emma perché convince Harriet a respingere il signor Martin, un agricoltore della tenuta di Donwell; egli mette in guardia Emma a non combinare il matrimonio tra Harriet e il signor Elton, sapendo che il signor Elton cerca solo una sposa ricca. Inoltre, Egli è l'unico a sospettare che Frank Churchill abbia una storia in segreto con Jane Fairfax.

Mr. Frank Churchill è il figlio del signor Weston, nato dal suo primo matrimonio. Egli è un giovane affabile di 23 anni, che riesce a farsi apprezzare da tutti. Solo Mr. Knightley lo vede come un immaturo, perché non è riuscito ad andare a visitare il padre per tanto tempo. Dopo la morte della madre, è stato cresciuto da una ricca zia nella tenuta di famiglia a Enscombe e ne ha assunto il cognome non appena ha raggiunto la maggiore età. Suo zio era il fratello di sua madre. A Frank piacciono la danza e la musica ed egli vuole vivere la sua vita al massimo, ma teme che la zia possa vietargli il matrimonio e nasconde il legame che ha con Jane Fairfax. Quindi egli finge e manipola gli altri personaggi al fine di assicurarsi che il suo legame con Jane resti segreto.

Jane Fairfax è un'orfana, la cui unica famiglia è composta dalla zia, Miss Bates, e dalla nonna, Mrs. Bates. Lei è una donna bella, intelligente ed elegante. Ha la stessa età di Emma, è una ragazza ben istruita e di talento, sa cantare e suonare il pianoforte; e lei è l'unica persona per cui Emma prova invidia, anche se Emma la considera fredda e non riesce a vederla come amica. Un amico del defunto padre, il colonnello Campbell, avverte verso di lei un forte affetto e le ha voluto assicurare una buona educazione. Jane non ha molto denaro e la sua prospettiva è quella di diventare una governante - una prospettiva che a lei non piace. Inoltre, il suo fidanzamento in segreto va contro i suoi principi e le dà fastidio.

Harriet Smith, è una giovane amica di Emma, che ha appena diciassette anni quando si apre il racconto. È una ragazza bella ma non sofisticata. Ella è stata educata in una scuola vicina, dove ha incontrato le sorelle del signor Martin. Emma prende sotto la sua ala protettiva Harriet, e lei diventa oggetto di vari tentativi di Emma di combinarle un matrimonio. Nell'ultimo capitolo si scopre che lei è la figlia naturale di un commerciante per bene, anche se non è un "gentleman". Alla fine, Harriet e il signor Martin si sposano. E ora, la più saggia Emma approva l'unione.

Philip Elton è un giovane vicario di bell'aspetto, ben educato, e ambizioso. All'inizio del racconto ha 27 anni e non è sposato. Emma vuole che lui sposi Harriet; tuttavia egli aspira a garantirsi la mano di Emma per ottenere la dote della ragazza. Mr. Elton mostra la sua natura venale quando sposa un'altra donna più modesta di Emma, dopo il rifiuto di quest'ultima.

Critica e temi modifica

Emma è il primo personaggio della Austen a non avere problemi economici, e per questo, come Emma stessa dice ad Harriet, non ha nessuna intenzione di pensare al matrimonio. Questa è la differenza fondamentale rispetto alle altre opere della scrittrice, in cui il matrimonio è il tema principale. Le ampie risorse economiche di cui può disporre Emma sono una delle differenze fondamentali con i precedenti romanzi della Austen, come ad esempio Ragione e sentimento e Orgoglio e pregiudizio, e rendono il libro più leggero e scorrevole. In contrapposizione alla situazione di Emma è, invece, quella di Jane Fairfax, il cui futuro è estremamente incerto, o quantomeno si pensa debba essere incerto, in quanto destinata a dover lavorare per vivere.

 
Il New Monthly Magazine (1º febbraio 1816)

Emma, inoltre, rispetto ad altri personaggi della scrittrice, è stranamente immune dall'amore romantico e dal desiderio. Contrariamente a quanto capita ad esempio a Elizabeth Bennet o a Marianne Dashwood, che incappano in una serie di uomini sbagliati prima di trovare quello giusto, Emma non mostra alcun interesse sentimentale per gli uomini che incontra. È enormemente sorpresa e alquanto disgustata quando Mr. Elton le dichiara il suo amore e la sua infatuazione per Frank Churchill è estremamente lontana dall'amore romantico. Da notare anche come Emma non comprenda il reale amore fra Harriet e Mr. Martin, intendendo lei stessa il matrimonio solo in termini economici o di posizione sociale. Solo quando Harriet le confiderà la sua infatuazione per Mr. Knightley, Emma scoprirà quali sono i reali sentimenti che prova.

Oltre a queste due fondamentali differenze rispetto alle altre protagoniste dei romanzi della Austen, Emma ha anche degli aspetti in comune con le altre protagoniste della scrittrice, in particolar modo con Elizabeth Bennet e con Anne Elliot. Emma è una giovane donna intelligente che ha poco da fare e con nessuna particolare caratteristica che le permetta di cambiare la routine giornaliera. Benché la sua sia una famiglia affettuosa, la sua vita di tutti i giorni è poco varia e ha poche conoscenze della sua età, quando inizia il racconto. La particolare determinazione di Emma nel voler combinare matrimoni può essere interpretata come una protesta nei confronti della vita noiosa che conduce, mentre il suo rifiuto di sposarsi è dettato dal non voler perdere la posizione sociale e l'indipendenza di cui gode nella casa paterna. Emma non vuole sposarsi neanche avendo sotto gli occhi l'esempio di Miss Bates, che viene rappresentata come una donna senza particolari attrattive che fa di tutto pur di ingraziarsi le persone che la circondano, perché è sicura che la situazione di Miss Bates sia deprecabile soltanto in quanto povera e zitella, mentre Emma sarà una ricca zitella. Alla fine del romanzo Emma si sposa, legandosi a un uomo molto più grande di lei, di cui apprezza l'amore e riconosce la superiorità rispetto a tutti gli altri uomini della sua cerchia. Emma sceglie quindi di vivere comodamente, senza perdere i privilegi cui era stata abituata nella casa paterna, rinunciando però a quel briciolo di vitalità caratteristica della gioventù, che vive soltanto nella breve parentesi in cui entra in contatto con i suoi coetanei Jane Fairfax e Frank Churchill.

Il romanzo ricorda inoltre il genere di romanzo molto frequente nel Settecento, denominato "Quixotic Novel", in cui il personaggio principale, molto spesso una giovane donna, ha una visione di ciò che la circonda che non corrisponde in pieno alla realtà e viene solitamente redenta dall'eroe maschile. Questo genere letterario prende il nome dal romanzo The Female Quixote della scrittrice Charlotte Ramsay Lennox.

Adattamenti cinematografici e televisivi modifica

Traduzioni italiane modifica

  • Emma, traduzione di Vittoria Tedeschi, Roma, La caravella, 1945.
  • Emma, traduzione di Mario Praz, Milano, Garzanti, 1951.
  • Emma, traduzione di Bruno Maffi, Milano, Rizzoli, 1954.
  • La famiglia Woodhouse, a cura di Dante Virgili, Capitol, Bologna 1959
  • Emma, trad. di Clara Brusasca, Bietti, Milano 1963
  • Emma, trad. di Vittoria Comucci, Fabbri, Milano 1967
  • Emma, traduzione di Alberto Salvadeo, Sesto San Giovanni (Milano), Peruzzo, 1986.
  • Emma, traduzione di Sandra Petrignani, Roma, Theoria, 1996. - Einaudi, Torino, 2012.
  • Emma, traduzione di Pietro Meneghelli, Roma, Newton Compton, 1996.
  • Emma, traduzione di Anna Luisa Zazo, Collana Oscar classici, Milano, Mondadori, 2002.
  • La famiglia Woodhouse, collana Classici, traduzione di Sara Donegà, Firenze, Barbès, 2009.
  • Emma, traduzione di Giorgio Borroni, Siena, Barbera, 2009.
  • Emma, traduzione di Giuseppe Ierolli, jausten.it, 2012.
  • Emma, traduzione di e cura di Bruno Amato, Collana Universale Economica.I Classici, Milano, Feltrinelli, 2017.
  • Emma, traduzione di Alessandro Ceni, Collana Passepartout, Firenze, Demetra-Giunti, 2017.

Bibliografia modifica

  • J.E. Austen Leigh, A Memoir of Jane Austen, Oxford, Chapman, 1926.
  • Elaine Kauvar, Jane Austen and The Female Quixote, in Studies in the novel, Spring, 1970, pp. 211-20.
  • M. Kirkham, Jane Austen, Feminism and Fiction, Brighton, The Harvester Press, 1983, pp. 139-43.
  • Marroni, Francesco (a cura di), Dalla parte di Jane Austen, Pescara, Tracce, 1994.
  • Dorothea Barrett, Romanticismo e antiromanticismo nella narrativa femminile, in F. Marenco (a cura di), Storia della civiltà letteraria inglese, Torino, UTET, 1996.
  • B. Battaglia, La zitella illetterata, parodia e ironia nei romanzi di Jane Austen, Ravenna, Longo, 1983, pp. 199-232.
  • Marroni, Francesco and Gloria Lauri-Lucente (eds.), Jane Austen's Emma. Revisitations and Critical Contexts, Roma, Aracne, 2011.
  • Marianna D'Ezio, “‘Musing on the Difference of Woman's Destiny': Reconsidering Emma's ‘Happy’ Ending", in Jane Austen's Emma. Revisitations and Critical Contexts, edited by Francesco Marroni and Gloria Lauri-Lucente, Roma, Aracne, 2011, pp. 169–183
  • M.Butler, "Emma" e di G.Gustice, A Norton Critical Edition, Norton&Company, New York-London 2012, pp. 385–396

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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