Ercole dei Fedeli, nato Salomone da Sesso ed anche noto come Ercole da Ferrara, dei Fidelis, de Fedeli o de Fedelis, (circa 1465 – tra il 1504 e il 1521) è stato un orafo e incisore italiano.

Else e lame incise da Ercole dei Fedeli, 1509

Biografia modifica

Nato e cresciuto da famiglia di tradizione ebraica, lavorò come orefice a Ferrara, tra cui per Eleonora d'Aragona. Dopo la sua conversione forzata al cristianesimo tra marzo e novembre 1491,[1] assunse il nome di "Ercole dei Fedeli", sposò una donna di nome Eleonora e ebbe diversi figli.[2]

Nel 1504 è registrato per l'ultima volta come collaboratore di Isabella d'Este, moglie di Francesco II Gonzaga e duchessa di Mantova. Una petizione del 1521, promossa dalla moglie e dai figli, pur non nominandolo fa sembrare probabile che fosse già morto.[3]

Opere modifica

É noto principalmente come incisore di spade, più che altro perché sono rimaste poche altre sue opere. Le sue incisioni sono caratterizzate dall'inquadratura di archi architettonici, da un grande senso del movimento nelle scene figurative e da un tratto molto leggero e tecnicamente impeccabile.

Charles Émile Yriarte e alcuni studiosi successivi gli attribuirono quasi tutte le cinquedee italiane del suo periodo, anche se oggi l'attribuzione appare dubbia. Le opere oggi a lui attribuite con una certo grado di certezza sono:

Note modifica

  1. ^ (EN) Revealed: How the Jewish Star of Italy’s Renaissance Was Forced to Convert to Christianity, in Haaretz. URL consultato il 17 maggio 2022.
  2. ^ Tamar Herzig, A convert's tale art, crime, and Jewish apostasy in Renaissance Italy, 2019, ISBN 0-674-24255-6, OCLC 1141945745. URL consultato il 17 maggio 2022.
  3. ^ Alberto Maria Ghisalberti e Istituto della Enciclopedia italiana, Dizionario biografico degli Italiani, 1960-2020, ISBN 978-88-12-00032-6, OCLC 883370. URL consultato il 17 maggio 2022.

Collegamenti esterni modifica