Faido

comune del canton Ticino, Svizzera

Faido (in tedesco Feit o Pfaid, desueti[1], in dialetto ticinese Faid) è un comune svizzero di 2 908 abitanti del Canton Ticino, e capoluogo del distretto di Leventina, parte della Regione Tre Valli. Nel 2006 ha inglobato i comuni soppressi di Calonico, Chiggiogna e Rossura, nel 2012 quelli di Anzonico, Calpiogna, Campello, Cavagnago, Chironico, Mairengo e Osco e nel 2016 quello di Sobrio. Faido, anticamente scritto Fajdo, con pronuncia della J come “gi” dolce o la “j” pronunciata in francese, mentre sotto il dominio Urano, a lingua tedesca, la j viene pronunciata “i”, da cui si è poi adeguata la pronuncia alla scrittura italiana diventando l'attuale Faido. Fajdo significava “faggeto”; piante autoctone che si trovano ancora a crescita spontanea nella zona, ma che abbondavano prima che la valle fosse piantumata, già prima dell'Ottocento, a pini, abeti e larici a scopo principalmente edilizio.

Faido
comune
Faido – Stemma
Faido – Veduta
Faido – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
Cantone Ticino
DistrettoLeventina
Amministrazione
SindacoCorrado Nastasi
Lingue ufficialiItaliano
Territorio
Coordinate46°29′N 8°48′E / 46.483333°N 8.8°E46.483333; 8.8 (Faido)
Altitudine711 e 1 352 m s.l.m.
Superficie132,7 km²
Abitanti2 908 (2015)
Densità21,91 ab./km²
Frazionivedi elenco
Comuni confinantiAcquarossa, Blenio, Bodio, Dalpe, Giornico, Lavizzara, Prato Leventina, Quinto, Serravalle, Verzasca
Altre informazioni
Cod. postale6746, 6747, 6748, 6749, 6760, 6763, 6764,
Prefisso091
Fuso orarioUTC+1
Codice OFS5072
TargaTI
Nome abitantifaidesi
CircoloFaido
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svizzera
Faido
Faido
Faido – Mappa
Faido – Mappa
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

 
La cascata della Piumogna a Faido

Posto in Val Leventina, gode di un buon soleggiamento con un numero moderato di precipitazioni annue[senza fonte].

Origini del nome modifica

Il nome è con molta probabilità derivato dal dialetto Faètt ("faggeto") e dall'antico nome tedesco Pfaid[senza fonte].

Storia modifica

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:

Abitanti censiti[3]

Geografia antropica modifica

Frazioni modifica

Amministrazione modifica

Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del comune. Presidente dell'ufficio patriziale: Edo Tagliabue; presidente dell'ufficio patriziale di Molare: Alessandro De Maria; presidente dell'ufficio patriziale della degagna di Tarnolgio in Piano: Mauro Lentini; presidente dell'ufficio patriziale della degagna di Chinchengo: Claudio D'Alessandri[senza fonte].

Note modifica

  1. ^ a b c d e f Mario Fransioli, Faido, in Dizionario storico della Svizzera, 12 gennaio 2017. URL consultato il 9 settembre 2017.
  2. ^ Cascata della Piumogna | ticino.ch, su ticino.ch. URL consultato il 19 agosto 2023.
  3. ^ Dizionario storico della Svizzera

Bibliografia modifica

  • Johann Rudolf Rahn, I monumenti artistici del medio evo nel Cantone Ticino, traduzione di Eligio Pometta, Bellinzona, Tipo-Litografia di Carlo Salvioni, 1894. p. 96-98.
  • Siro Borrani, Il Ticino Sacro. Memorie religiose della Svizzera Italiana raccolte dal sacerdote Siro Borrani prevosto di Losone, Tip. e Libreria Cattolica di Giovanni Grassi, Lugano 1896.
  • Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 223, 298, 327, 402.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Lugano-Porza 1980, 103.
  • Emilio Motta, Effemeridi ticinesi, ristampa, Edizioni Metà Luna, Giubiasco 1991.
  • Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
  • Luciano Vaccaro, Giuseppe Chiesi, Fabrizio Panzera, Terre del Ticino. Diocesi di Lugano, Editrice La Scuola, Brescia 2003, 12, 18, 82, 84, 92, 128, 149, 150, 241, 253, 258nota, 277nota, 319, 320, 329, 407, 437.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 130.
  • Marina Bernasconi Reusser, Monumenti storici e documenti d'archivio. I «Materiali e Documenti Ticinesi» (MDT) quali fonti per la storia e le ricerche sull'architettura e l'arte medievale delle Tre Valli, in Archivio Storico Ticinese, seconda serie, 148, Casagrande, Bellinzona 2010, 215 nota, 223, 225, 232, 241.

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Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN167425583 · LCCN (ENn84036177 · GND (DE4236639-2 · J9U (ENHE987007557492405171 · WorldCat Identities (ENlccn-n84036177
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