Giancarlo Serafini

politico italiano

Giancarlo Serafini (Rivoli, 2 marzo 1941) è un politico italiano.

Giancarlo Serafini

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato29 aprile 2008 –
13 ottobre 2022
LegislaturaXVI, XVII, XVIII
Gruppo
parlamentare
XVI:
- Il Popolo della Libertà

XVII-XVIII:
- Forza Italia

CircoscrizioneLombardia
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoForza Italia (dal 2013)
In precedenza:
FI (1995-2009)
PdL (2009-2013)
ProfessioneSindacalista

Biografia modifica

Nato a Rivoli (Torino), ma vive a Milano.

Sindacalista e capo carpentiere nei cantieri dell'Edilnord di Silvio Berlusconi a Milano 2 negli anni settanta e ottanta,[1] è stato segretario generale della FENEAL-UIL (edilizia). Successivamente consigliere di amministrazione dell'INAIL e di UNIPOL Assicurazioni. Nel 1994 ha patteggiato la pena per corruzione per il periodo in cui era consigliere dell'Inail.[2]

Attività politica modifica

Entra in Forza Italia nel 1995 e dalle elezioni politiche del 1996 è responsabile del comitato elettorale di Silvio Berlusconi per il collegio Milano-1.

Dal 2000 al 2004 è assessore ai sistemi informativi, economato e provveditorato della Provincia di Milano, nella giunta guidata da Ombretta Colli. Sempre dal 2004 è membro del Consiglio nazionale di Forza Italia.

Dopo non aver conseguito l'elezione nel 2000, dal 2005 al 2010 è Consigliere regionale della Lombardia, eletto nel listino bloccato del candidato presidente Roberto Formigoni. A partire dal 2005 è anche vice coordinatore regionale di Forza Italia in Lombardia.

Elezione a senatore modifica

Alle elezioni politiche del 2008 viene eletto al Senato della Repubblica, nelle liste del Popolo della Libertà nella circoscrizione Lombardia. Nel 2011 diventa tesoriere di Arcore sostituendo nell'incarico il ragionier Giuseppe Spinelli.[1] Viene rieletto senatore anche alle elezioni del 2013.

Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività del Popolo della Libertà, aderisce a Forza Italia.[3]

Alle elezioni politiche del 2018 è nuovamente eletto senatore, nelle liste di Forza Italia.

Nel dicembre 2019 è tra i 64 firmatari (di cui 41 di Forza Italia) per il referendum confermativo sul taglio dei parlamentari: pochi mesi prima i senatori berlusconiani avevano disertato l'aula in occasione della votazione sulla riforma costituzionale.[4]

Non è ricandidato alle elezioni politiche del 2022.

Note modifica

  1. ^ a b Basta Spinelli, su lettera43.it, 27 maggio 2011. URL consultato il 5 gennaio 2019.
  2. ^ Martina Castiglioni, Parlamento, commissioni a delinquere: 1 poltrona su 10 a condannati e indagati, su ilfattoquotidiano.it, 22 dicembre 2014. URL consultato il 5 gennaio 2019.
  3. ^ L'addio al Pdl (in frantumi), rinasce Forza Italia
  4. ^ Taglio parlamentari, Forza Italia guida la coalizione dei salva-poltrone. Firmano per il referendum pure 7 Pd, 3 M5S e due renziani, su ilfattoquotidiano.it, 18 dicembre 2019. URL consultato il 21 dicembre 2019.

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