Girolamo Borgia

umanista e storico italiano

Girolamo Borgia o Borgio (Senise, 1475Napoli, 1550 circa) è stato un umanista e storico italiano.

Biografia modifica

Sembra che l'esatto cognome della famiglia fosse Borgio e che pertanto non vi fosse alcuna relazione di parentela con i Borgia, anche se comune era l'origine spagnola: un ramo dei Borgio venne in Italia nel 1421 al seguito dell'aragonese Alfonso il Magnanimo che li fece stabilire a Senise, forse per esercitare un controllo nei confronti dei feudatari del luogo, i potenti Sanseverino.

Qui nacque nel 1475 Girolamo che, fedele come tutta la famiglia alla causa spagnola, combatté contro i Francesi di Carlo VIII nel 1495, al comando di Gonzalo de Córdoba. Ma le sue ambizioni avevano un carattere letterario: trasferitosi a Napoli, divenne allievo di Giovanni Pontano, maestro di quell'Accademia che un giorno assumerà il suo nome.

Girolamo aveva appena scritto una biografia di Lucrezio, destinata a qualche fortuna, quando fu ripreso dalla passione delle armi e della politica: messosi al servizio di Bartolomeo d'Alviano, protagonista nel 1503 della vittoria del Garigliano, lo seguì a Venezia e a Pordenone, quando il capitano di ventura passò al soldo della Repubblica veneta.

Affascinato dalla figura dell'Alviano, che ai suoi occhi sembrava rappresentare il modello dell'eroe che prende in mano i destini dell'Italia riscattandone un onore per tanto tempo calpestato - immagine che sembrava confermarsi in quel tempo, in cui la Repubblica veneziana pareva voler rappresentare la forza unificante di un'importante parte della penisola - il Borgia cominciò a scrivere l'opera cui attese tutta la vita, quella biografia dell'Alviano che, per le circostanze del fallimento del suo protagonista, muterà indirizzo e si allargherà a comprendere tutto il periodo della storia d'Italia dal 1494 al 1547, le Historiae de bellis italicis, rimaste inedite.

Il 9 maggio 1509 il disastro di Agnadello segnò infatti la fine delle ambizioni veneziane e dell'Alviano, che fu ferito e catturato dai Francesi, mentre Girolamo Borgia, che prese parte alla battaglia, trovò scampo nella fuga e si rifugiò a Napoli, dove tornò a dar credito alla politica spagnola, illudendosi che la condizione di Vicereame spagnolo del Regno di Napoli fosse solo provvisoria e che un Regno napoletano, una volta riguadagnata l'indipendenza, avrebbe potuto esercitare un ruolo da protagonista nelle vicende italiane. Legatosi alla famiglia d'Avalos, divenne intanto precettore di Alfonso ma nel 1513, alla notizia del ritorno in Italia dell'Alviano, al servizio della Francia, ora alleata di Venezia contro la Spagna, lasciò nuovamente Napoli per unirsi al condottiero, che lo incaricò di tenere i contatti con la corte francese. Tutto fu però inutile per le riaccese speranze del Borgia perché nell'ottobre del 1515, un mese dopo il trionfo di Melegnano a cui diede un contribuito fondamentale, Bartolomeo morì dopo breve malattia.

Il Borgia riprese la via di Napoli, dopo una rapida sosta a Roma dettata dalla speranza di ottenere qualche beneficio da Leone X. La delusione per la definitiva unione di Napoli alla corona spagnola, lo spinsero ancora per breve tempo nella Roma di Clemente VII: nel 1526 tornava definitivamente a Napoli.

Precettore di Luis, figlio del viceré Pedro de Toledo, nel 1535 e vescovo di Massa Lubrense nel 1544 - non è documentato quando egli sia passato allo stato ecclesiastico - Girolamo Borgia proseguì la stesura delle sue Historiae che si concludono nel 1547 con la morte di Francesco I. Le fonti del Borgia sono la Historia de bello italico di Bernardo Rucellai, del quale copia estesi brani, e le Historiae aetatis suae di Paolo Giovio. A sua volta, i ventun libri delle Historiae furono tenuti presenti dal Guicciardini, che ne trasse delle schede utili alla scrittura della sua Storia d'Italia.

Bibliografia modifica

  • M. de Nichilo, Dal Pontano al Giovio: l'Historia di Girolamo Borgia, in «La storiografia umanistica. Convegno internazionale di studi», Messina, 22-25 ottobre 1987, Messina 1992
  • M. de Nichilo, Un coetaneo dei Gaurico: Girolamo Borgia, in «I Gaurico e il Rinascimento meridionale». Atti del Convegno di studi, Montecorvino Rovella, 10-12 aprile 1988, Salerno 1992
  • M. de Nichilo, Un plagio annunciato: Girolamo Borgia e il "De bello italico" di Bernardo Rucellai, in «La memoria e la città. Scritture storiche tra Medioevo ed Età Moderna», Bologna 1995
  • M. de Nichilo, Girolamo Borgia, Guicciardini, Machiavelli. Nifo e la caduta degli Aragonesi, in «Filologia umanistica. Per Gianvito Resta», Padova 1997
  • M. de Nichilo, Preliminari per l'edizione della Historia di Girolamo Borgia, in «Confini dell'Umanesimo letterario. Studi in onore di Francesco Tateo», Roma 2002
  • A. Scognamiglio, Girolamo Borgia e la sua raccolta lirica manoscritta, in «Bollettino del Centro di Studi Vichiani», XXXIII, 2003
  • E, Valeri, Carlo V e le guerre d'Italia nelle Historiae di Girolamo Borgia (1525-1530), in «L'Italia di Carlo V. Guerra, religione e politica nel primo Cinquecento», Atti del Convegno internazionale di studi, Roma, 5-7 aprile 2001, Roma 2003
  • E. Valeri, Italia dilacerata. Girolamo Borgia nella cultura storica del Rinascimento, Milano 2007 ISBN 978-88-464-8559-5
  • E. Valeri, La «libertà d'Italia» nelle Historiae di Girolamo Borgia (1494-1547), in «L'Italia dell'inquisitore. Storia e geografia dell'Italia del Cinquecento nella Descrittione di Leandro Alberti», Bologna 2007
  • C. Corfiati, Sulle egloghe latine di Girolamo Borgia: Gallicana, in «Bulletin Hispanique», 119, n. 2, 2017, pp. 477-494
  • C. Corfiati, Un'elegia per l'Italia. Girolamo Borgia e la battaglia di Pavia, in «RR roma nel rinascimento» 2017, pp. 347-373
  • C. Corfiati, La Tragica elegia del Borgia?, in Roma, Napoli e altri viaggi. Per Mauro de Nichilo, Bari, Cacucci, 2017, pp. 167-176
  • C. Corfiati, Sul sepolcro di Petrarca: Girolamo Borgia e Laura, in Contexto latino y vulgar de Garsilaso en Nápoles: Redes de relaciones de humanistas y poetas (Manuscritos, Cartas, Academias), eds Eugenia Fosalba-Gáldrik de la Torre Ávalos, Bern-Berlin-Bruxelles-New York-Oxford-Warszawa-Wien, Peter Lang, 2018, pp. 51-78
  • C. Corfiati, Galateo nei versi ‘bucolici’ di Girolamo Borgia, in Antonio Galateo dalla Iapigia all'Europa, Atti del Convegno Internazionale di Studi nel V Centenario dalla morte di Antonio Galateo (Galatone-Nardò-Gallipoli-Lecce, 15-18 novembre 2017), Lecce, Milella, 2019, pp. 445-461
  • C. Corfiati, Tristano Caracciolo, Girolamo Borgia e gli Aragonesi, in La Corona d'Aragona e l'Italia, Atti del XX Congresso della Corona d'Aragona, Roma-Napoli 4-8 ottobre 2017, a cura di Guido D'Agostino, Salvatore Fodale, Anna Maria Oliva, Davide Passerini, Francesco Senatore, Roma, Istituto Storico Italiano per il Medioevo, 2020, pp. 1175-1189

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Controllo di autoritàVIAF (EN6847106 · ISNI (EN0000 0000 5049 1064 · SBN CNCV001910 · CERL cnp02157474 · LCCN (ENn2007064791 · GND (DE119235773 · BNE (ESXX5538614 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n2007064791
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