Giuseppe De Martini

Giuseppe De Martini (Thiesi, 1912Mali Scindeli, 8 marzo 1941) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.

Giuseppe De Martini
NascitaThiesi, 1912
MorteMali Scindeli, 8 marzo 1941
Cause della morteMorto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
CorpoAlpini
Reparto9º Reggimento alpini
Anni di servizio1934-1941
GradoTenente in servizio permanente effettivo
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneInvasione dell'Albania
Campagna italiana di Grecia
Decorazionivedi qui
Studi militariRegia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria di Modena
dati tratti da Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941)[1]
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Biografia modifica

Nacque a Thiesi, provincia di Sassari, nel 1912, figlio di Giovanni e Paola Spano.[2][3] Conseguì la maturità classica presso il Liceo di Sassari, e poi iniziò a frequentare la Regia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria di Modena uscendone nell'ottobre 1934 con il grado di sottotenente dell'arma di fanteria assegnato agli alpini.[3] Frequentata la Scuola di applicazione a Parma fu destinato a prestare servizio presso il battaglione alpini "Vicenza" del 9º Reggimento alpini dove conseguiva la promozione a tenente dal 1º ottobre 1936. Tre anni più tardi, al comando della 61ª Compagnia, partì per l'Albania sbarcando a Durazzo il 14 aprile 1939, nel corso delle operazioni per l'occupazione del Paese.[3] Rimasto in Albania, dopo l'inizio della guerra con la Grecia, si distinse nel corso delle operazioni belliche, tanto da venire decorato con una medaglia d'argento al valor militare.[3] Cadde in combattimento a Mali Scindeli l'8 marzo 1941, e fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[4]

Onorificenze modifica

«Comandante di una compagnia alpina da lui forgiata e temprata ad ogni prova, in lunghi mesi di una dura campagna di guerra dava ammirevole esempio di cosciente ardimento e di non comune abilità di comando. In un’azione per la riconquista di importante quota, visto che un reparto di fanteria trovava notevoli difficoltà nel vincere la resistenza avversaria, di iniziativa scattava all’attacco con pochi superstiti dell’eroica sua compagnia ed occupava la posizione, catturando numerose armi. Rimaneva poi imperterrito sotto violento fuoco di mortai nemici, stroncando un tentativo di contrattacco. Ferito, dopo pochi giorni di cure, fuggiva dall’ospedale per rientrare, ancora non ben guarito, al reparto. Successivamente, nella fase più delicata e difficile di una dura battaglia, ancora una volta, di propria iniziativa, si poneva alla testa del reparto, trascinandolo d’impeto in un furioso contrattacco sulle impervie posizioni nemiche e nel corso di tale azione decedeva durante una cruenta mischia notturna. Mali Scindeli (Fronte greco), 28 ottobre 1940 - 8 marzo 1941.[5]»
— Regio Decreto 2 febbraio 1943.[6]
«Fronte greco, 1940-1941

Note modifica

Annotazioni modifica

Fonti modifica

  1. ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare 1965, p.588.
  2. ^ Combattenti Liberazione.
  3. ^ a b c d Bianchi, Cattaneo 2011, p.288.
  4. ^ Bianchi, Cattaneo 2011, p.287.
  5. ^ De Martini Giuseppe, su quirinale.it, Presidenza della Repubblica Italiana. URL consultato il 19 luglio 2020.
  6. ^ Registrato alla Corte dei conti addì 12 marzo 1943, registro n.11 guerra, foglio 37.

Bibliografia modifica

  • Andrea Bianchi e Mariolina Cattaneo, I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Labaro, Associazione Nazionale Alpini, 2011, ISBN 978-88-902153-1-5.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 588.

Collegamenti esterni modifica